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Sardegna: Ponte del 25 Aprile
con l’imperdibile Magnalonga Dorgalese
Organizzata dall’Associazione Volo Sportivo Dorgali, la Magnalonga Dorgalese è un appuntamento che si rinnova annualmente. La passeggiata enogastronomica, tra la natura in fiore e i profumi della macchia mediterranea, unisce il piacere di gustare prelibati piatti della cucina tradizionale accompagnati da ottimi vini locali alla scoperta di splendidi e caratteristici paesaggi ricchi di storia. L’area, attraversata da sentieri di facile percorrenza che si snodano tra il mare e la montagna, conserva intatte diverse testimonianze della misteriosa ed affascinante civiltà dei nuraghi.
Percorrendo mulattiere e carrarecce si possono osservare villaggi, tombe dei giganti e torri facenti parte del patrimonio storico di Dorgali nonché alberi secolari e scenari mozzafiato unici nel loro genere. La camminata non troppo impegnativa, adatta anche alle famiglie con bambini, prevede inoltre l’attraversata di altorilievi scolpiti sul basalto e attribuiti all’Età del Rame.
Gli appassionati potranno effettuare delle soste presso i tanti mercatini artigianali dislocati lungo i quasi 9 chilometri di percorso e ammirare gli oggetti realizzati a mano dai maestri (ceramiche, tappeti, coltelli, lavorazione vetro, pietre e legno). Quest’anno, l’imperdibile Magnalonga Dorgalese avrà luogo nelle giornate che includono il Ponte del 25 Aprile, un’occasione perfetta per recarsi in Sardegna, scoprire le bellezze dell’isola lontani dalle folle e dal caldo estivo, potendo godere di un clima mite.
Come nasce la Magnalonga Dorgalese
L’evento, che mette insieme gli elementi più importanti del territorio sardo, ovvero la natura e l’enogastronomia, coinvolge ogni anno migliaia di partecipanti, tra cui numerosi turisti. La Magnalonga Dorgalese nasce nel 2013 da un gruppo di appassionati del luogo, amanti delle tranquille e rilassanti passeggiate in montagna e lungo i sentieri della costa, ma anche del buon cibo e del vino.
L’itinerario, costituito da 9 tappe, cambia di anno in anno per sorprendere i partecipanti e regalare qualcosa di unico ogni primavera. La passeggiata di quasi 9 chilometri è da intendersi come viaggio immersivo e affascinante nella natura, nella storia e, ovviamente, nella gastronomia del luogo. Noto anche come Magnalonga dei Nuraghi, l’evento è un susseguirsi armonioso di distese verdi coltivate o adibite al pascolo, alberi secolari ma soprattutto di testimonianze appartenenti all’Età Nuragica.
Ogni tappa rappresenta l’occasione perfetta per conoscere le eccellenze del settore agroalimentare che includono le prelibatezze della cucina tradizionale e i prestigiosi vini di produzione locale.
Le tappe della Magnalonga Dorgalese
La passeggiata si articola in più tappe (ogni anno sempre diverse), i cui punti salienti sono:
- le Tombe dei Giganti, sepolture collettive tipiche dell’Età nuragica. Il percorso include quattro di questi monumenti funerari, strutture imponenti realizzate con conci sagomati, incavi, dentelli e stele a davanzale. Tra tutte, però, solo la tomba di Biristeddi è quasi completamente integra e dà l’idea di maestosità e imponenza.
- Gli Altorilievi di Sa Icu, un’area archeologica costituita da ben 57 sculture, raffiguranti delle piramidi tronche di due o tre piani, parallelepipedi o strutture a pianta rettangolare anche complessa con vista sulla profonda valle del fiume Cedrino. Gli studiosi fanno risalire gli altorilievi all’Età del Rame. Non è ancora chiaro il significato di tali sculture, ma gli archeologi ipotizzano che possano trattarsi di aree di culto del periodo. I rilievi potrebbero essere la rappresentazione di diversi edifici sacri riprodotti dagli abitanti dei margini della valle.
- Il Villaggio nuragico di Serra Orrios, una settantina di capanne costruite in un’epoca molto antica della cultura nuragica. Oltre alla chiara presenza di edifici sacri di influenza micenea, è possibile ammirare un’area dalla superficie molto ampia che sembra rivelare un panorama di vita ricco e attivo. Gli archeologi pensano possa trattarsi di un luogo importante adibito agli scambi fra le genti del territorio. I reperti più significativi sono custoditi presso il Museo archeologico di Dorgali.
- Il Nuraghe Purgatoriu, una struttura complessa e imponente composta da quattro torri e un corridoio, ben visibili nonostante le pietre di crollo e la ricca vegetazione. Attorno al nuraghe si collocano un pozzo, delle capanne dalla pianta circolare (si suppone facciano parte di un villaggio) e i resti di tre tombe di giganti.
Come partecipare
L’Associazione Volo Sportivo Dorgali invita tutti coloro che desiderano partecipare alla Magnalonga Dorgalese, edizione 2024, ad acquistare per tempo il biglietto (gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni) presso i locali dell’associazione stessa o online. Sono inclusi la guida e un sacchetto con calice.
La passeggiata prevede più gruppi con partenza ogni 30 minuti, per cui, grazie al modulo di prenotazione sarà possibile scegliere l’orario più adatto alle proprie esigenze. Ogni tappa prevede una sosta per la degustazione dei prodotti tipici del territorio.
Alla Mangialonga dei Nuraghi possono partecipare tutti, comprese le famiglie con bimbi al seguito, tuttavia, non è consigliato portare il passeggino a causa del percorso non sempre lineare che si articola in carrarecce e mulattiere. L’Associazione raccomanda di adottare un abbigliamento consono all’evento, indossando scarpe da ginnastica o da trekking, un cappellino per riparare il capo dai raggi del sole e un K-way, nel caso in cui le condizioni meteo dovessero essere avverse.
Altri luoghi della Sardegna da visitare durante il Ponte del 25 Aprile
Il Ponte del 25 Aprile è l’occasione ideale per visitare la Sardegna e i suoi luoghi magici. Oltre all’imperdibile Magnalonga Dorgalese, è possibile accedere alle meravigliose spiagge selvagge, ventose dal fascino caraibico e alle tante cale che celano paesaggi rari e unici.
Prenota oggi stesso il tuo viaggio sui traghetti Grimaldi Lines e organizza le tue giornate partendo alla scoperta della città di Cagliari, con le sue cattedrali, le chiese, i palazzi storici e i paesaggi naturalistici. Il Parco di Molentargius, noto per la presenza dei fenicotteri rosa, si trova a pochi passi dal centro della capitale. Il percorso per arrivare alla Sella del Diavolo, invece, offrirà panorami unici sul Golfo di Cagliari.
La fine di Aprile è il periodo migliore per passeggiare nel Supramonte, tra i profumi e i colori della macchia mediterranea. Orgosolo, incastonata sui monti, è un paese dove arte e storia si intrecciano. Lungo le vie è possibile ammirare tanti murales che vale la pena immortalare in scatti fotografici.
Gli amanti del mare potranno concedersi qualche ora di relax (e, se si è fortunati, anche un bagno) tra le acque meravigliose di Cala Luna, una tra le più belle insenature della Sardegna e d’Italia. Poco distante da Orgosolo, al centro dell’isola, tra Barbagia e Ogliastra, si trova la Gola Gorropu, lo spettacolare canyon più profondo d’Europa. Di origine erosiva, racchiude un paesaggio selvaggio e pareti costituite da fossili che svelano la genesi sottomarina, risalente a diversi milioni di anni fa. Il Golfo di Orosei, invece, offre panorami mai uguali ed immensi. I sentieri sono percorribili a piedi o in bici e attraversano canyon, altopiani, pascoli verdi, cime impossibili da raggiungere, falesie, foreste secolari, grotte, spiagge e acque cristalline. L’area protetta (dal 1998) si estende su 74 mila ettari di territorio.
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