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Trekking in Sardegna a febbraio: il Cammino delle 100 Torri vi aspetta!
Una delle forme di turismo più amate negli ultimi tempi è quello lento e il trekking ne è certamente parte integrante. Conoscere un nuovo luogo camminando per ore o addirittura per giorni, permette al turista di integrarsi nel territorio, scoprendone i lati più autentici e meno turistici, entrando in contatto con la popolazione locale e seguendo solo i ritmi della natura.
La Sardegna è una terra che si presta perfettamente al low turism e non a caso la rete sentieristica che la percorre in lungo e in largo si sta sviluppando sempre più. Tra i percorsi più famosi sull’isola ci sono il Selvaggio Blu, adatto ai camminatori più allenati e il Cammino delle 10 Torri, che circumnaviga letteralmente l’isola attraversando paesaggi selvaggi e spesso poco antropizzati, custodi di una bellezza rara e preziosa.
Cos’è il Cammino delle 100 Torri
Borghi costieri, paesaggi rurali, sentieri di montagna, macchia mediterranea, spiagge e soprattutto tante torrette di guardia costruite sulla costa: è questa la cornice paesaggistica che accompagna l’escursionista che sceglie di cimentarsi nel lunghissimo ma emozionante Cammino delle 100 Torri. Questo sentiero richiede una percorrenza in senso antiorario e si può partire da qualunque città presente lungo il periplo della Sardegna, tra cui Arbatax, Cagliari, Olbia e Porto Torres, che sono tutti porti di arrivo dei traghetti per la Sardegna della compagnia navale Grimaldi Lines. Le offerte, anche last minute, non mancano e le tariffe competitive rendono il viaggio in questione una vera coccola dal rapporto qualità-prezzo davvero apprezzabile: ci sono ad esempio sconti per over 60, per i minori di 12 anni o per chi imbarca un camper o un automobile.
La nascita del Cammino delle 100 Torri si deve a un’omonima associazione che, nel 2013, decide di mappare la costa sarda, definendo una serie di tappe tenendo come punto di riferimento le centinaia di torri costiere presenti sull’isola. Si tratta in questo caso di costruzioni anche piuttosto antiche, alcune delle quali nate nel 750 durante la dominazione bizantina: la maggior parte delle torri però risale al 1507 e facevano parte della Reale Amministrazione delle Torri voluta da Filippo II re di Spagna.
Lungo il Cammino delle 100 Torri si incontrano torri de Armas, possenti e all’epoca ben equipaggiate anche con 4 cannoni pesanti, ci sono poi le senzillas, costruzioni più basse e dotate di soli 2 cannoni; le torrezillas fungevano invece da semplici torrette di osservazione, basse e sorvegliate da pochi armigeri.
Il lavoro fatto dall’Associazione che ha ideato il cammino è stato certosino, operando un censimento di tutte le fontane e sorgenti, così come le strutture ricettive per l’accoglienza dei camminatori.
Gli stessi sentieri del cammino, che non si allontanano quasi mai dalla costa, sono oggi ben delineati, con una segnaletica che si sta sviluppando sempre più con la collaborazione del CAI: si tratta di strade rurali e sterrate, con rarissimi tratti asfaltati, a sottolineare la bellezza selvaggia di quest’affascinante isola del Mediterraneo.
Il Cammino delle 100 Torri raggiunge una lunghezza complessiva di ben 1284 km, suddivisi in 8 sentieri principali: si può percorrere in massimo 2 mesi oppure a intervalli di tempo, sia a piedi, sia a cavallo, sia in bicicletta. I più avventurosi potranno anche seguire il cammino via mare, in canoa o in barca a vela, ammirando le bellezze della Sardegna da una prospettiva senza dubbio diversa ma non meno affascinante.
Si tratta di un’esperienza bella ma impegnativa ed è importante affrontarla ben preparati, sia fisicamente che mentalmente: occorre partire con scorte di acqua e di cibo energetico sufficienti a coprire tutta la tappa giornaliera.
Ognuna di queste vie è attrezzata, con punti ristoro e strutture ricettive dove riposare tra una tappa e l’altra: ci sono alberghi e B&B, ma anche campeggi, in modo da avere un contatto con la natura ancora più profondo.
Questo cammino ha alcuni punti in comune con altri percorsi famosi, come la Via Francigena e soprattutto il Cammino di Santiago di Compostela, anch’essi dotati di segnaletica personalizzata e soprattutto di una credenziale. Si tratta di una sorta di passaporto che distingue il turista dal camminatore, riportando tutte le date e i timbri apposti nelle località visitate (dalle strutture dove si passa la notte, dalle parrocchie o dagli uffici comunali).
Cosa vedere lungo il Cammino delle 100 Torri
Una delle otto vie del Cammino delle 100 Torri è la Via degli Angeli, che collega la Torre della Scafa a Cagliari: si passa da Villasimius nel cuore della splendida Area Marina Protetta di Capo Carbonara, attraversando luoghi come la Spiaggia del Poetto e lo Stagno di Molentargius popolato da fenicotteri rosa, martin pescatore, germani reali e folaghe. Si cammina avendo come sfondo sempre il Golfo degli Angeli, il cui nome rievoca la leggenda secondo la quale gli angeli, dopo aver sconfitto il diavolo, chiesero a Dio come dono proprio questo angolo di Sicilia.
La Via Sarcapos si snoda lungo la costa del Sarrabus, ai piedi dei rilievi montuosi del Cardiga e del Massicio dei Sette Fratelli. Gli escursionisti si ritrovano ad attraversare pianure alluvionali e gli stagni Feraxi e Colostrai, ritrovandosi poi al cospetto di siti storici come la Domus de Jans presso la chiesetta di San Priamo nella località di San Vito, dalla quale si dice sgorghi una sorgente dai poteri miracolosi. Punto di arrivo della tappa è Tertenia e la sua bella torre di San Giovanni di Sarrala risalente al XVI secolo.
Altrettanto lunga e ben più impegnativa è la Via Ogliastra che, tra strade pastorali, sentieri dei carbonai, lecceti e pinete secolari, porta il camminatore a raggiungere alcune delle più belle baie di tutta l’isola: cala Goloritzé con la caratteristica guglia di Punta Caroddi, Cala Luna, Cala Gonone e Cala Sisine, tutte affacciate sul meraviglioso Golfo di Orosei. Questa ha il suo tratto più arduo nella scalata del Golgo, uno scenografico altopiano di basalto punteggiato qua e là da macchia mediterranea e ginepri.
La Via Gallura si insinua invece tra pietre granitiche e strettissimi fiordi, con vista sempre sull’Arcipelago della Maddalena e sull’Isola di Tavolara: si ha l’opportunità di visitare il Pozzo Sacro di Sa Testa nella città di Olbia, quello di Milis nel borgo di Golfo Aranci e la Fortezza di Monte Altura, per poi raggiungere Castelsardo, uno dei paesi più belli d’Italia affacciato sulla Costa Paradiso.
La Grotta di Nettuno nella Riserva di Capo Caccia, con limpido laghetto cristallino ipogeo e la Grotta dei Ricami sono i gioielli naturalistici che impreziosiscono la Via Catalana, il cui nome fa riferimento alla città di Alghero, dove si parla la lingua catalana.
La Via dei Giganti abbandona la Riviera del Corallo e accompagna l’escursionista alla scoperta delle vestigia delle antiche città di Cornus fondata dai Cartaginesi nel VII a.C., la fenicia Tharros e Neapolis.
Le altre due strade del Cammino delle 100 Torri sono la Via delle Miniere che permette di visitare il Parco Geominerario dichiarato Patrimonio dell’UNESCO e la Via del Martirio, che tocca i luoghi dove Sant’Efisio e Sant’Antìoco sono stati martirizzati.
Per cimentarsi nel Cammino delle 100 Torri, non serve altro che sbarcare sull’isola con le navi Grimaldi Lines: i nativi e i residenti in Sardegna potranno approfittare delle interessantissime offerte “Sardi Doc” messe a disposizione dalla compagnia navale.
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