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La nuova vita delle «regine» del mare
“Cruise Roma” e “Cruise Barcelona” più belle, più grandi e più ecologiche tornano sulla rotta tra Italia, Sardegna e Spagna dopo un’operazione di allungamento che ha aumentato la capacità passeggeri e merci. Un nuovo ristorante, restyling delle aree comuni e altre 20 cabine e posti in poltrona. Più sicurezza nella navigazione.
Quando furono costruite, rispettivamente nel 2007 e 2008, erano i più grandi e lussuosi traghetti in servizio nel Mediterraneo. “Cruise Roma” e “Cruise Barcelona” furono destinati alla rotta che univa l’Italia alla Spagna. Nei mesi scorsi Grimaldi Lines ha di nuovo portato le due unità nei cantieri costruttori di Fincantieri per un’operazione che, tecnicamente va sotto il nome di “jumboizzazione”, di fatto è un allungamento che viene effettuato tagliando la parte centrale della nave ed inserendo un troncone di ben 29 metri di lunghezza. Le due “ammiraglie” della flotta Grimaldi sono state costruite nello stabilimento Fincantieri d Castellammare di Stabia e per il loro allungamento è stato scelto lo stabilimento di Palermo dello stesso gruppo cantieristico. Si tratta di un’operazione di chirurgia navale che richiede tecnica, esperienza ed infrastrutture adeguate. Ed i cantieri di Palermo sono specializzati in questo tipo di operazione.
“Cruise Roma” e “Cruise Barcellona” sono entrate nel cantiere siciliano rispettivamente il 16 gennaio ed il ………. e ne sono uscite dopo circa 10 e 9 settimane di lavori. Sono entrate lunghe 225 meri e con 54mila tonnellate di stazza e sono state consegnate con una nuova dimensione: 254 metri di lunghezza ed una stazza di 63mila tonnellate.
L’ospitalità a bordo. Le due unità continueranno ad operare sul servizio giornaliero (sei volte la settimana) che collega Civitavecchia con Porto Torres e Barcellona.
Che cosa ha comportato la trasformazione? Sicuramente un ampliamento delle capacità di carico sia passeggeri, fino a 3.500 passeggeri per nave, sia del carico, ora per 3.700 metri lineari destinati alle autovetture e mezzi pesanti. Ma ciò che sorprenderà il passeggero, che già aveva viaggiato su queste stesse navi, saranno i nuovi servizi di bordo. Il restyling delle aree pubbliche innanzitutto, un nuovo ristorante tematico, venti nuove cabine passeggeri per ulteriori 80 posti e complessivamente ben quattro sale poltrone per complessivi 450 posti a sedere. Il nuovo ristorante “Family self-service” avrà la possibilità di ospitare 270 passeggeri.
Inoltre, sono state implementate le necessarie dotazioni di sicurezza. Riferisce Pierluigi Marmo, New Buildings Project Manager del Gruppo Grimaldi: «Con l’operazione di allungamento abbiamo colto l’occasione per affiancare necessarie attività di riparazione e una serie di lavori di manutenzione straordinaria dei macchinari e degli impianti, dei ponti garage, dei ponti esposti, delle aree pubbliche ed altre cose che normalmente, durante l’esercizio della nave, risulta molto difficile realizzare».
Le «Cruise» per l’ambiente. Non è tutto finalizzato a dare maggiori possibilità di carico. L’operazione ha avuto anche e sopratutto un risvolto ecologico. Sotto il profilo tecnologico è stata prevista l’adozione di soluzioni d’avanguardia finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale ed al risparmio energetico. In particolare, sono stati installati quattro scrubber (se fossero state auto, per comprensione, si riferirebbe a marmitte catalitiche) per la depurazione dei gas di scarico ed un impianto di mega batterie a litio della capacità di oltre 5 Mwh per alimentare la nave durante la sosta nei porti e raggiungere così l’obiettivo perseguito dal Gruppo Grimaldi delle zero emissioni quando l’unità sosta in banchina.
«Il progetto di allungamento di una nave -spiega Andrew Toso, responsabile Merchant Marker Strategies and Sales di Fincantieri Services- si articola in diverse fasi ed è sicuramente equiparabile al progetto di una nave nuova. Con in più la difficoltà di progettare il troncone, che permette l’allungamento, ed i relativi impianti in modo da integrarli nella nave esistente, riducendo al minimo i problemi di interfaccia». Un’operazione molto complessa che richiede personale specializzato sia nella progettualità sia nella realizzazione.
Le ricadute occupazioni ed economiche. Il costo dell’operazione di allungamento e restyling delle due navi ha comportato per il Gruppo Grimaldi un investimento di oltre 80 milioni di euro. La complessità dell’operazione ha avuto notevoli ricadute sull’aspetto occupazionale. Da parte Grimaldi si è reso necessario stabilire a Palermo un nucleo operativo molto compatto e specializzato composto da una decina di dipendenti a cui si aggiungevano tra i 50 e 70 marittimi a seconda delle fasi di lavorazione. Per parte Fincantieri, invece, su ogni nave salivano giornalmente fino a 700 lavoratori: il numero era poi destinato a diminuire man mano che le attività venivano portate a termine.
Cosa lasciano a Palermo le operazioni condotte sulle “Cruise Roma” e “Cruise Barcelona”? Se negli ultimi trent’anni sono stati eseguiti ben trenta allungamenti di navi, quelli realizzati sui traghetti del Gruppo Grimaldi rappresentano un’evoluzione della specie. «Il salto di qualità -spiega Toso- avviene nel 2014 quando abbiamo iniziato l’ambiziosa serie di allungamenti su navi passeggeri. Negli ultimi cinque anni ne abbiamo realizzati sette. E le “Cruise” sono rispettivamente il sesto ed il settimo della serie». L’attività è importante e da riscontri positivi ed interessanti. «Il cantiere di Palermo è impegnato con commesse di questo tipo fino al 2020 e con previsione di tre navi da crociera», conferma Toso.