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Imperdibile la sfilata dei 3 Re Magi ad Alcoy
Un detto famoso recita “l’Epifania, tutte le feste porta via”, in riferimento alla festività del 6 gennaio che di fatto pone fine al periodo dell’Avvento, con annessi eventi celebrativi legati al Natale. In Italia però l’Epifania è legata soprattutto alla figura di una vecchina dall’aspetto inquietante che, in groppa alla sua scopa, viaggia nei cieli ed entra nelle case per riempire di dolci le calze dei bambini buoni e di carbone quelle dei monelli.
Dal punto di vista religioso in realtà l’Epifania corrisponde all’arrivo dei Re Magi nella stalla di Betlemme, per adorare il Gesù Bambino appena nato: questo evento assume una rilevanza molto importante in alcuni Paesi, tra i quali la Spagna, dove si svolgono cortei e sfilate che attirano visitatori da ogni dove. La sfilata dei Re Magi più lunga è a Siviglia, con tanto di carrozze sontuose che attraversano le vie della città andalusa; ci sono poi quella più popolare di Madrid sublimata dai fuochi d’artificio al Palacios de Cibeles e il suggestivo corteo di Elche, dove i Re d’Oriente sfilano tra le fiaccole accese alle porte delle case. Ma è la Cabalgata Reyes Magos di Alcoy l’evento più antico di tutta la Spagna, dichiarato non a caso festival di interesse nazionale.
L’attesa della Cabalgata Reyes Magos
Per vivere l’atmosfera magica di Alcoy, cittadina della provincia autonoma di Valencia, bisogna raggiungere la Spagna e il modo più piacevole per farlo è a bordo di una delle navi di Grimaldi Lines, veloci, tecnologiche e soprattutto sicure. Si può partire da Porto Torres oppure da Civitavecchia, dalla quale in particolare si possono imbarcare veicoli, tra automobili, camper e motociclette, così da poter raggiungere autonomamente Alcoy dal porto di Barcellona, distante poco più di 466 km.
La cittadina della provincia di Alicante è circondata dai monti della Sierra de Mariola e si caratterizza per il mix tra architetture medioevali e altre moderniste e avveniristiche figlie della Rivoluzione Industriale avvenuta in Spagna tra il XVIII e il XIX secolo. Ebbene, in questa cornice si svolge la scenografica e sentita Cabalgata Reyes Magos, che avviene ad Alcoy da 130 anni: la prima sfilata si svolse, infatti, nel lontano 1866, diffondendosi poi velocemente in Andalusia e in Catalogna.
I Re Magi furono quei sovrani orientali amanti di astronomia che avvistarono la stella cometa, mettendosi in marcia per trovare il luogo indicato dall’astro, sicuri di trovare il “re dei re”, al quale donare la mirra simbolo di mortalità, l’incenso dedicato all’adorazione della divinità e poi l’oro per il Re. Partirono separati e si unirono lungo il percorso, incontrarono Erode e proseguirono fino al lieto incontro.
I festeggiamenti di Alcoy iniziano il 31 dicembre con la sfilata dei pastoretes, che si svolge ininterrottamente dal 1889: al mattino dunque i bambini, vestiti da pastorelli, salgono su grandi carri decorati in maniera fantasiosa e attraversano le vie cittadine, accompagnati da gruppi di ballo folcloristici, lanciando caramelle e foglietti dove sono incisi i versi dell’Alleluia. La loro processione termina in Plaza España dove è allestita la natività, fermandosi per adorare il Bambinello.
La marcia di avvicinamento alla Cabalgata Reyes Magos vera e propria è la Burreta del 4 gennaio, che vede un emissario reale, assieme a paggi chiamati les negres, aggirarsi per le vie di Alcoy per annunciare l’imminnente arrivo dei Re Magi. Ad accompagnare l’emissario ci sono dei somarelli con tanto di cassette delle lettere, portate come se fossero bisacce, nelle quali i bambini possono inserire le loro richieste di dolciumi e balocchi. In altre parti del mondo, come in Italia, le letterine sono scritte al calduccio di casa e lasciate sul tavolo, con un pezzo di pane e un bicchiere di latte utili a sfamare la Befana, stanca e indolenzita durante il suo peregrinare notturno.
La Cabalgata Reyes Magos di Alcoy
La notte tra il 5 gennaio e il 6 gennaio è dedicata all’attesissima Cabalgata Reyes Magos: Melchiorre, Baldassarre (che eccezionalmente sfila per secondo ed è chiamato dagli spagnoli anche el Rei negre) e Gaspare, scendono dalla collinetta di San Cristófol tutta suggestivamente illuminata, fanno dunque il loro ingresso ad Alcoy. Spesso i cittadini di Alcoy, di mattina, raggiungono questa altura per far visita ai Re Magi, prima dell’attesa processione serale.
Sui loro cammelli i Re d’Oriente attraversano strade ripide e costeggiano il verdeggiante parco della Glorieta, con gli antorcheros che, con in mano grosse torce, illuminano la loro strada verso Plaza España. Nel frattempo i paggi reali trasportano lunghe scale mobili, con le quali raggiungono i balconi cittadini per consegnare piccoli doni a tutti i bambini di Alcoy.
I Re Magi fermano la loro marcia al cospetto di Gesù Bambino nella stalla, scendono dalle loro cavalcature, porgono i loro doni e iniziano l’Adorazione, in un tripudio di stelle filanti e fuochi d’artificio, con le note del “Messia” di Georg Friedrich Hände che risuonano festose nell’aria.
Chi aspetta l’arrivo dei Re Magi in Plaza España, potrà in ogni caso godersi i canti tradizionali del Pregó del Tio Piam, gruppo di cantori tradizionali che allietano l’atmosfera con canti della tradizione più antica della cittadina di Alcoy.
Come ogni evento natalizio che si rispetta, in Spagna e in tutto il mondo, anche in occasione della Cabalgata Reyes Magos c’è una tipicità gastronomica di cui sono ghiotti grandi e piccini e si tratta del Roscòn de Reyes: si tratta di una sorta di pan brioche a forma di ciambella, preparata con burro, fiori d’arancio, lamelle di mandorle e tanta frutta candita, spesso anche farcito con panna montata per i palati più golosi. La tradizione vuole che all’interno dell’impasto sia nascosta una fava secca o una statuina, le quali porteranno fortuna a chi dovesse trovarli, diventando Re per tutto il giorno dell’Epifania.
Questo cibo tipico rimanda al pane consumato nella Roma antica nel corso dei Saturnali, banchetti organizzati in onore del dio Saturno: anche in questo caso si nascondeva una fava secca che, se veniva scovata da uno schiavo, dava la tanto agoniata libertà per un giorno. In ogni caso questo caratteristico pane si è anche diffuso nella Francia di Enrico III, noto come galette des Rois.
La Cabalgata Reyes Magos è solo uno dei motivi per i quali visitare Alcoy in occasione dell’Epifania o del Periodo dell’Avvento: basta visitare il sito di Grimaldi Lines e acquistare un biglietto on line per la Spagna, scegliendo la tratta, l’orario e i prezzi migliori per raggiungere la penisola iberica, viaggiando tra comodità e servizi come punti ristoro, negozi e centri benessere.
Ad Alcoy, infatti, durante il periodo dell’Avvento viene installato un caratteristico Mercat de Nadal presso il grande Parque de la Glorieta, tra le cui bancarelle è possibile acquistare ogni genere di leccornia e prodotti dell’artigianato, accompagnati da musiche natalizie, racconti a tema e spettacoli di marionette che allieteranno soprattutto i bambini. Questi ultimi sono organizzati soprattutto dalla Betlem de Tirisiti, una compagnia che aiuta a preservare i costumi e le tradizioni locali.
Immancabile una visita alla Casa de Nadal, un museo che permette ai visitatori di conoscere la festività del Natale tramite un emozionante percorso audio-visivo che rende la visita immersiva e coinvolgente.
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