Un mare di idee per il tuo viaggio
Immergersi nel mare dell’Argentario
Obbligatorio andare al Giglio e Giannutri ma anche alle tante cale disseminate su un percorso situato lungo le rotte degli uccelli migratori. Sicuramente da visitare Talamone e Ansedonia.
Una volta sbarcati nel porto di Livorno o in quello di Civitavecchia, dopo un comodo e rilassante viaggio a bordo delle navi del Gruppo Grimaldi, avrete davvero l’imbarazzo della scelta nell’itinerario della vostra vacanza. Da Civitavecchia, in meno di un’ora, potete infatti raggiungere Roma e assaporare così il fascino della Città Eterna. Livorno, invece, è la porta della Toscana e da qui è comodissimo spostarsi verso le città d’arte (Pisa, Firenze, Siena, Lucca, etc.) o le tante cittadine ricche di storia. Ma incastonato proprio tra Livorno e Civitavecchia c’è un piccolo paradiso che si affaccia sul Tirreno e che merita assolutamente di essere conosciuto. Pertanto ve lo suggeriamo come meta per un soggiorno anche breve ma che si rivelerà indimenticabile: è l’Argentario, un lembo di terra che si trova all’estremità meridionale della Toscana (in provincia di Grosseto) con le sue due isole, Il Giglio e Giannutri, caratterizzato da un mare cristallino, da una costa ricca di cale e spiagge e da una meravigliosa laguna. L’Argentario, in origine, era un’isola, ma l’azione delle correnti marine lo ha poi unito alla terraferma e visitare questo territorio, ne siamo certi, sarà un’esperienza stupenda.
Per prima cosa, è facilmente raggiungibile dai due porti serviti dalle navi Grimaldi. Ci sono i mezzi pubblici, a cominciare dalla linea ferroviaria tirrenica, mentre se preferite servirvi di un mezzo privato calcolate che utilizzando la Strada Statale 1 Aurelia/E 80 impiegherete meno di un’ora e mezza per arrivare a Monte Argentario partendo da Civitavecchia (85 chilometri il percorso più veloce) e poco più di due ore, invece, se vi mettete in viaggio da ord, cioè da Livorno, sempre transitando sulla Strada Statale Aurelia (180 chilometri). L’Argentario si presenta come un promontorio bagnato, come già detto, dalle acque del mar Tirreno e della Laguna di Orbetello ed è amministrato dal comune di Monte Argentario. Il punto più alto raggiunge i 635 metri sulla vetta del monte Telegrafo, i due centri abitati sono Porto Ercole e Porto Santo Stefano e il nostro soggiorno parte proprio da qui. Sul lato meridionale del promontorio troviamo infatti il vecchio borgo marinaro di Porto Ercole, con lunghi trascorsi sotto il dominio spagnolo. Bisogna salire un poco, fino alle mura della fortezza spagnola da cui si dipanano vicoli, viuzze, piazzette affacciate sul mare e scalinate. Il borgo è chiuso al traffico, ed è molto suggestivo camminare respirando ancora l’atmosfera di un vecchio paese di pescatori. La zona nuova si trova invece più in basso ed è caratterizzata dal famoso porto turistico circondato da bar e ristoranti alla moda: mondanità e volti noti del mondo dello spettacolo e dello sport la fanno da padroni. Porto Santo Stefano, sede del Comune di Monte Argentario e del porto da dove partono i collegamenti per le isole del Giglio e di Giannutri, è l’altro borgo marinaro del promontorio: merita sicuramente di essere visitato e vi consigliamo una passeggiata sul lungomare al tramonto, una cena nei tanti locali caratteristici e, perché no, una visita all’Acquario del Mediterraneo che è aperto tutto l’anno il venerdì, il sabato e la domenica.
Per gli amanti della natura, è assolutamente da non perdere una visita alla Laguna di Orbetello. Si tratta di una zona umida di importanza internazionale per la sua grandissima biodiversità, particolarmente fortunata perché è situata lungo le rotte degli uccelli migratori. Nelle sue acque, ricche di varietà di pesce, si possono osservare l’airone bianco, quello cenerino, il falco pescatore e soprattutto i fenicotteri. Consigliatissima la visita alla rocca di Talamone (con vista mare mozzafiato), che si trova prima dell’Argentario se si arriva da Livorno, e quella ad Ansedonia dove si trovano le rovine della città romana di Cosa. Ma all’Argentario si va soprattutto per il mare: le acque che lambiscono questo tratto di costa sono limpidissime e soprattutto la zona non è stata ancora presa d’assalto dal turismo di massa. Quindi si può ancora godere di un mare immerso nella natura. Quasi un obbligo, piacevole, andare alle spiagge della Giannella e della Feniglia, che delimitano la Laguna di Orbetello rispettivamente a nord e a sud e la separano dal mare due ampie spiagge sabbiose, comode anche per chi ha bambini. Nella zona ci sono pure degli stabilimenti balneari.
Per chi preferisce fare una bella camminata, godendo anche dei profumi della macchia mediterranea, basta allontanarsi da Porto Santo Stefano e seguire la strada panoramica: da qui potrete raggiungere Cala Grande, formata da tre spiagge che non sono mai troppo affollate. Ancora più avanti, ma sempre comoda da raggiungere grazie ai sentieri in parte ombreggiati, c’è Cala Piccola: anche qui potrete fare un bagno strepitoso. Dalla parte di Porto Ercole c’è invece la Spiaggia Lunga. Ma per fare il bagno in un mare meraviglioso, all’Argentario c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Così come per la gastronomia: l’Argentario ha una ricca tradizione con piatti tipici e vini eccellenti.