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Grotte Ipogee: tra natura incontaminata ed escursioni in battello
Incastonate tra mare e terra, le Grotte Ipogee sono avvolte in un fascino misterioso a causa della difficoltà intrinseca nel raggiungerle. Alla mistica atmosfera di questi luoghi sotterranei contribuisce l’azione del carsismo, un fenomeno diffuso quasi ovunque nel Bel Paese e nel Mediterraneo, che diviene evidente all’interno degli scenografici antri di origine naturale. All’interno di questo approfondimento potrai scoprire alcuni tra i migliori esempi di Grotte Ipogee nei pressi delle destinazioni italiane e straniere più rinomate raggiungibili in traghetto, ideali se vuoi concederti un’escursione lontano dalla ressa turistica esplorando una natura incontaminata.
Cosa sono e come si formano le Grotte Ipogee?
Sulle piccole e grandi isole che sorgono nel Mar Mediterraneo, il legame tra terra e mare ha dato vita a formazioni nascoste e suggestive. Sono soprattutto le rocce calcaree, che almeno in apparenza sembrano inscalfibili, a creare gli scenari più interessanti quando entrano in contatto con l’acqua. Sciolte da un liquido reso acido dall’aggiunta di anidride carbonica, le rocce attraversano un processo chimico noto come carsismo. Nel corso dei millenni il fenomeno modifica in maniera radicale la pietra, dando vita al carsismo ipogeo, ossia sotterraneo. Le grotte che rientrano in questa tipologia si formano quando l’acqua riesce a penetrare nel sottosuolo facendosi largo tra i buchi della roccia, avviando un lentissimo quanto inarrestabile meccanismo di corrosione che porta proprio alla creazione degli spazi cavernosi. Quelle che oggi consideriamo mete esclusive, riservate alle escursioni in battello o agli avventurosi speleologi, sono il frutto di un processo lunghissimo e affascinante, che parte da una semplice reazione chimica. Solo in seguito infatti le grotte possono aumentare di dimensione a causa dell’erosione provocata dal frangersi delle onde e dallo sbattimento di detriti che, a contatto con le rocce, provocano abrasioni e ulteriori fratture.
Un’escursione magica da Corfù: una suggestiva grotta sotterranea in Grecia
Chi desidera visitare alcuni esempi di Grotte Ipogee può approfittare delle tante escursioni organizzate nei pressi delle principali destinazioni del Mediterraneo. Una delle aree più incantevoli nelle quali il mare incontra piccoli lembi di terra emersi è indubbiamente quella ellenica. Gli appassionati delle vacanze in Grecia sanno quanto dietro ogni angolo si celino tesori nascosti, che raccontano di una civiltà antichissima e da sempre legata ai ritmi naturali. Questo connubio è particolarmente evidente nella zona di Corfù. Dopo aver raggiunto la città ellenica con i traghetti Brindisi-Corfù, è possibile prendere un battello per l’Epiro. Qui sorge una delle Grotte Ipogee più interessanti di un Paese disseminato di bellissimi antri carsici sotterranei. Anemotrypa è il nome dato a questa formazione situata nel sottosuolo di Pramata, località abbarbicata sulla catena montuosa Tzoumerka. Portato alla luce da due abitanti del paese, il groviglio di laghi e cascate sotterranee è un esempio di natura incontaminata che lascia senza parole. Gli scorci più memorabili si trovano nei pressi dello stagno con cristalli di quarzo, che riflette una luce blu intensa, la quale contrasta con le stalattiti del soffitto. La composizione prevalentemente calcarea della grotta crea una cornice bianca, intervallata dal lago grigio e da quello di ottone, le cui colorazioni derivano dalla presenza di minerali particolari date dall’incontro tra le sorgenti di Kuiassa e Klifkli.
Grotta di Nettuno: uno spettacolo ipogeo non lontano da Porto Torres
La Sardegna è un’isola dove la natura conserva un fascino selvaggio, che si unisce a tradizioni millenarie, tenute in vita e gelosamente tramandate dalla popolazione locale. Non stupisce che questa terra ricca di storia e bellezze paesaggistiche vanti alcuni degli esempi di Grotte Ipogee più straordinari del Bel Paese. Una delle più particolari è la Grotta di Nettuno, situata nei pressi di Alghero, facilmente raggiungibile dalla vicina Porto Torres, alla quale si arriva con i traghetti da Civitavecchia. Dal porto di Alghero è possibile imbarcarsi approfittando di una delle tante escursioni organizzate dal turismo locale per arrivare a destinazione via mare. Chi preferisce spostarsi via terra può percorrere la strada che parte dal promontorio di Capo Caccia e si conclude in prossimità della grotta, di fronte a un’imponente scala di 654 gradini. Alla grotta è legato il nome della divinità che, secondo la mitologia greca, regna sulle acque. Questo richiamo alle civiltà antiche e al ruolo predominante dell’elemento marino emerge in ogni angolo dei 4 chilometri di lunghezza della grotta, di cui solo qualche centinaio di metri può essere visitato, mentre il resto rimane appannaggio degli speleologi. Tuttavia, il percorso consente di rimanere estasiati di fronte alla bellezza dell’incontro tra stalattiti e stalagmiti e in particolare dal lago sotterraneo di acqua salata La Marmora.
Oltre il mare: le Grotte Ipogee della Sardegna nei pressi dei nuraghe
La Grotta di Su Mannau nella zona sud occidentale dell’isola è perfetta per scoprire l’incanto di una formazione ipogea senza allontanarsi molto da Cagliari. Il capoluogo di regione può essere raggiunto grazie alle tratte in partenza da Napoli, Civitavecchia e Palermo. Non sono molti i chilometri che separano la città dall’enorme grotta situata nel comune di Fluminimaggiore. L’origine di questo luogo spettacolare risale a ben 15 milioni di anni fa. Pur essendo lunga oltre 8 chilometri, ai visitatori è riservata una sezione di 500 metri. Semplice da visitare anche per famiglie con bambini, il percorso si articola attraverso passerelle facili da attraversare, lungo sale naturali intervallate dalla formazione di laghi sotterranei. La grotta non dista molto dalla costa e da alcuni dei luoghi meno battuti della Sardegna occidentale, tra cui la bellissima spiaggia di Cala Domestica. Al fascino degli elementi naturali con stalattiti e stalagmiti che svettano in altezza fino a superare i 10 metri si aggiunge l’importanza a livello storico. Nei pressi del varco d’ingresso della grotta sorgeva un tempio ipogeo nuragico, i cui ceri votivi dedicati all’adorazione dell’acqua possono essere ammirati all’interno della Sala Archeologica. Non lontano da qui è possibile visitare un altro complesso di Grotte Ipogee della Sardegna. Ci troviamo a Santadi, vicino a Sant’Antioco, un’altra destinazione da non perdere per chi vuole esplorare i resti della civiltà nuragica. Le Grotte Is Zuddas sono di dimensioni ridotte, ma vantano una peculiarità unica. All’interno della Sala delle Eccentriche i visitatori hanno la possibilità di ammirare lo spettacolo della natura, che nulla ha da invidiare all’ingegno umano. Le protagoniste sono le aragoniti eccentriche: tutt’oggi gli scienziati si interrogano sull’esatta composizione e sull’origine di questi ciuffi di cristallo bianco limpido. Tra gli altri angoli da non perdere dei 500 metri visitabili spicca una sala suggestiva, ossia quella dell’organo. Il nome deriva da una formazione a colonna, i cui i carsismi ricordano le canne dello strumento musicale. Il misticismo di questa cornice naturale è intrinsecamente legato anche alle tradizioni religiose, tanto che nel periodo natalizio proprio qui viene allestito uno spettacolare presepe.
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