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Gli scavi di Pompei ed Ercolano: come arrivare, cosa vedere, le differenze tra i due siti
Ercolano e Pompei sono due tra i siti archeologici di epoca romana eccezionalmente conservati, a una ventina di chilometri da Napoli. La visita mette a nudo il visitatore, di fronte alla sua fragilità: è un’esperienza visiva importante, ma anche introspettiva. Ercolano e Pompei, infatti, sono la prova che l’esistente è relativo e che le certezze materiali sono illusorie. Eppure questi due siti storici e archeologici sono, paradossalmente, pieni di vita.
Ercolano: fascino in miniatura
Soltanto un quarto del sito è stato portato alla luce, poiché la nuova città è stata costruita sopra la vecchia. I numeri di Ercolano sono ben lontani da quelli di Pompei (300 mila visitatori l’anno, contro i 3 milioni della concorrente): esplorare l’intera città antica richiede, di media, appena 3 ore.
La storia
Ercolano era un piccolo borgo agricolo e di pescatori (circa 4000 abitanti). Un tempo a vocazione balneare, attirò i ricchi romani. Nell’ottobre del 79 la città fu sepolta sotto 20 metri di cenere e pietre, in seguito all’ eruzione del Vesuvio che colpì l’intero Golfo di Napoli.
Ercolano era la città più vicina al Vesuvio: lo spesso strato di lava ha consentito un’ottima conservazione.
Cosa vedere
Una volta immersi in un tempo fermo a 19 secoli fa, sono 8 le tappe irrinunciabili di questo viaggio emozionante nel I secolo d.C.
- 1. Termini suburbani (terme suburbane)
Estremamente ben conservate, custodiscono intatte le vasche e i bellissimi mosaici a terra. - 2. La casa dei Cervi
È l’abitazione tra le più belle del sito, con mosaici su pavimenti e pareti, affreschi e un magnifico giardino (Peristilio) con vista sul mare (in epoca romana). - 3. La casa del Relievo di Telefo
È la seconda villa più grande della città, mostra dipinti intatti su pareti e colonne ben restaurate, che circondano l‘impluvium (bacino di raccolta dell’acqua piovana). - 4. Thermopolium (le taverne)
Queste piccole osterie sono ben conservate: le giare di terracotta (che ospitavano i piatti caldi) sono ancora al loro posto, integrate nel bancone. - 5. Casa del bel Cortile
Si raggiunge con una scala di pietra: è un po’ nascosta, ma offre una vista suggestiva e imperdibile. - 6. Casa di Nettuno e Anfitrite
Negozio estremamente ben conservato, rende ottima l’idea della struttura delle bancarelle dell’epoca: i pavimenti in legno sono stati ricostruiti dai resti rinvenuti durante gli scavi e sono conservate anche le anfore. - 7. Decumanus maximus
La via si trova in fondo al sito: è la più vicina alla città attuale. Raccoglie botteghe (con ancora pezzi di legno rinvenuti durante gli scavi) e persino iscrizioni sui muri ancora ben conservati. - 8. Casa del tramezzo di legno
Mostra un pannello di legno straordinariamente conservato che separava l’atrio dal tablino (dove il proprietario discuteva di affari con i suoi clienti), così come i resti di un letto.
Pompei: 12 ettari di storia
Ciò che rapisce è che il sito è circondato da modernità: si passa da un’auto moderna a una colonna romana. All’epoca del suo splendore, Pompei era un importante porto, anche se costruito su un promontorio roccioso. Il livello del mare, nel corso dei secoli, è sceso e la città si trova ora a diverse centinaia di metri dall’acqua.
La storia
La città di Pompei fu fondata nel VI secolo a.C., sulle rive del fiume Sarno. Vi vivevano circa 20 mila abitanti.
Nell’ottobre del 79 d.C. la città fu completamente sepolta sotto uno spesso strato di lava. Al momento dell’eruzione , molti edifici erano ancora in fase di ricostruzione. Il sito è rimasto sepolto per quasi 17 secoli: gli scavi, tuttora in corso, iniziarono nel 1748. A 2000 anni dalla sua violenta distruzione, la ricchezza della città è ancora visibile ovunque.
Cosa vedere
Pompei è accessibile da 3 ingressi: porta Marina (il principale), piazza Esedra e piazza Anfiteatro. La visita a Pompei richiede da 5 ore a più giorni e comprende 10 tappe irrinunciabili:
- 1. Anfiteatro
È uno dei più antichi anfiteatri romani, quasi intatto. Le sue dimensioni sono impressionanti: 20mila spettatori potevano assistere agli spettacoli dei gladiatori. - 2. Palestra grande
Qui si allenavano i gladiatori. Nelle vetrine sono esposti oggetti, generi alimentari e piante venuti alla luce durante gli scavi, che consentono di stabilire che la stagione in cui è avvenuta l’eruzione è l’inizio dell’autunno. - 3. Orto dei fuggiaschi
Conserva i corpi di persone che cercarono di sfuggire al disastro. È un ricordo molto commovente della tragedia. - 4. Casa dei casti amanti
Prende il nome dall’affresco rinvenuto al suo interno, che raffigura due amanti che si baciano. - 5. Casa di Menandro
È una delle più belle e grandi del sito: custodisce i resti di un magnifico bagno. - 6. Casa degli amanti
È l’unica casa a due piani di Pompei. - 7. Teatro piccolo
Poteva ospitare fino a mille spettatori, è estremamente ben conservato: vi si tenevano spettacoli musicali e mimi. - 8. Teatro grande
Il numero dei posti è ancora indicato su alcune gradinate. - 9. I bordelli
Sono nascosti tra i vicoli e riconoscibili per gli affreschi a sfondo erotico presenti sulle pareti. - 10. Foro
È una piazza rettangolare di 142×38 metri: il cuore politico e religioso della città. Vi si trovano i templi più famosi, come quello di Giove e Apollo, oltre alle grandi istituzioni economiche e politiche. Offre anche una bella panoramica del Vesuvio.
Ercolano e Pompei: come arrivare
Ercolano dista circa 15 Km da Napoli, Pompei quasi 25. Ci sono diverse opzioni per raggiungerle. In traghetto, dunque, è necessario raggiungere Napoli e poi scegliere la propria destinazione. Grimaldi Lines mette a disposizione due traghetti per Napoli, da Sicilia e Sardegna:
La nave Corfù parte ogni lunedì mercoledì e venerdì (arrivo il giorno successivo) alle 20.30
La nave parte dal capoluogo sardo ogni martedì, giovedì e domenica alle 19 (arrivo alle 10.00 del giorno successivo)
Su entrambe le tratte, Grimaldi offre una moltitudine di servizi a bordo: è possibile, inoltre, prenotare un posto ponte, poltrona o una sistemazione in cabina.
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