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Dicembre è il mese ideale per andare a Meteora
Ci sono categorie di turisti che, anche solo per cause di forza maggiore, viaggiano solo in estate, limitandosi dunque a visitare per lo più località costiere, vivendo la tipica vita da spiaggia. La Grecia, per via delle sue splendide e numerosissime isole, si presta perfettamente a questa tipologia di vacanza, come Santorini, Mykonos e Zante.
Ma in realtà il Paese ellenico ha da offrire molto di più, soprattutto dal punto di vista storico, archeologico e culturale: la Grecia custodisce, infatti, siti archeologici di immenso valore, come Micene, Epidauro, Cnosso e Delos. Ci sono poi località del nord della Grecia, nell’entroterra, che meriterebbero da sole il viaggio in questa terra tanto antica quanto leggendaria: tra questi vi è senza dubbio Meteora, un luogo che non può non lasciare a bocca aperta i visitatori, al cospetto di monasteri che sembrano essere stati catapultati letteralmente dal cielo, proprio come meteore scagliati da divinità mitologiche.
Le Meteore: storia e consigli
Raggiungere la Grecia in traghetto (i porti di Igoumenitsa o Corfù) è un modo piacevole di viaggiare, con Grimaldi Lines è anche sicuro e moderno: la flotta della compagnia navale mette a disposizione dei passeggeri navi confortevoli e sempre al passo con i tempi, a prezzi altamente competitivi. Visitando il sito si possono acquistare biglietti online, verificando personalmente le tariffe, gli orari e le tratte, così da pianificare un viaggio su misura.
Le Meteore distano, ad esempio, da Igoumenitsa poco meno di 190 km e si trovano nella Grecia settentrionale, a due passi dalla cittadina di Kalambaka, al limite della leggendaria Tessaglia, la terra della ricerca del vello d’oro da parte degli Argonauti e di Giasone e il teatro degli scontri tra gli dei dell’Olimpo e i Titani.
Dopo il Sacro Monte Athos, le Meteore rappresentano uno dei luoghi religiosi più importanti di tutto il Paese e sono state dichiarate Patrimonio dell’UNESCO: si capisce ben presto il motivo di questo riconoscimento, al cospetto di questi isolati monasteri costruiti in cima a pinnacoli in arenaria che, come colonne, punteggiano la Valle del Peneo, dando vita a un’atmosfera quasi onirica e fantastica.
Queste amene guglie sono state colonizzate, in tempi antichi, da eremiti in cerca di luoghi isolati dove pregare, fungendo però anche da rifugi pressoché inaccessibili per i cristiani in fuga dalla persecuzione ottomana. Col passare del tempo su questi luoghi di romitaggio, sono state costruite piccole cappelle, diventate dal XIV secolo in poi veri e propri monasteri e importanti luoghi di culto.
In passato si usavano grosse funi e carrucole per trasportare, in ampi cesti, monaci ma anche vettovaglie: oggi invece per raggiungere le Meteore si utilizzano irti sentieri, lunghe scalinate e ponticelli sospesi nel vuoto, in percorsi in ogni caso sicuri, protetti e mai esposti, adoperabili anche dai bambini.
In origine i monasteri erano 24, ma solo 6 di questi sono stati recuperati e sono oggi abitati da monaci, con le attività di culto greco-ortodosso che si svolgono regolarmente in un’atmosfera mistica davvero incredibile.
Il mese di dicembre è perfetto per visitare le Meteore sia perché i turisti sono in numero inferiore rispetto all’alta stagione estiva, sia per questioni climatiche: per raggiungerle comunque bisogna camminare, superare salite e scalinate ed è meglio godere delle fresche temperature piuttosto che di quelle torride.
A differenza di quello che succede sul Monte Athos, le Meteore sono accessibili anche alle donne, purché vestite in maniera decorosa senza scollature e gambe scoperte, nel rispetto della spiritualità del luogo. Per lo stesso motivo le foto sono consentite solo all’esterno e mai all’interno dei luoghi di culto.
Visitare tutti i monasteri richiede tempo ed è consigliato iniziare al mattino presto, godendo delle prime luci dell’alba che rischiarano questo splendido angolo di Grecia, terminando al tramonto, portando con sè una cartolina indimenticabile delle Meteore.
Alla scoperta delle Meteore
Visitare le Meteore nel mese di dicembre può essere un’esperienza davvero unica e imperdibile, per cui si consiglia di salpare subito a bordo di una nave Grimaldi Lines e raggiungere al più presto il territorio ellenico. Molte sono le offerte che permettono di risparmiare sul viaggio, come ad esempio quella che sconta del 20% il biglietto di ritorno per tutti coloro che decidono di partire dal porto di Brindisi.
Dal piccolo villaggio di Kastraki, il primo monastero che si incontra è quello di Agios Nikolaos Anapausas, di solito ignorato da gran parte dei turisti: la strada per raggiungerlo comprende quasi 150 gradini, tra cui alcuni scavati direttamente nella roccia viva. Superata la piccola chiesetta di Sant’Antonio con affreschi risalenti al XIV secolo, procedendo più in alto si incontra la seconda chiesa, che custodisce opere cinquecentesche di Teofano di Creta.
Proseguendo la visita delle meteore, si raggiunge il Monastero Agiàs Varvaras Roussànou, costruito nel XIV secolo e dedicato a Santa Barbara: gestito solo da donne, questa costruzione ha pareti che assecondano la roccia nella quale è incastonato, mentre le vetrate colorate circondano splendidi cicli di affreschi raffiguranti la Resurrezione del Cristo e la sua Trasfigurazione.
Il Monastero di Varlaam risale al 1542 e dal suo sagrato si gode della vista più bella su tutta la Tessaglia: è qui che è custodita una delle funi usate dai monaci per raggiungere il monastero, inutilizzata dagli anni ’30.
Questo eremo ha ospitato in passato uno scriptorium, preservando per secoli la tradizione amanuense dei monaci e ancora oggi sono centinaia i manoscritti qui custoditi.
Visitando il monastero si possono ammirare due opere altamente suggestive: il dipinto di Alessandro il Grande nelle vesti di uno scheletro e gli affreschi tardo-bizantini dedicati alla resurrezione di tutti coloro che sono morti in mare.
A circa 700 m di distanza si trova il Monastero Gran Meteora, il più grande di Meteora: è stato Sant’Attanasio a costruirlo nel 1300, espandendosi successivamente e arricchendosi grazie alle generose donazioni da parte di Symeon Uros, imperatore divenuto poi anche lui monaco.
La chiesa katholikon è impreziosita da affreschi raffiguranti le violente persecuzioni ai danni dei cristiani da parte di Roma e i volti che si osservano trasudano una drammaticità davvero impressionante e sconvolgente.
Visitando le cucine del monastero, così come la carpenteria e la cantina, si può conoscere maggiormente la vita monastica che si svolge a 613 m di altezza.
La vista delle Meteore arriva al Monastero Aghia Triada dedicato alla Santa Trinità: protagonista del film “007 Solo per i tuoi occhi” con Roger Moore, è l’eremo certamente più difficile da raggiungere, ma la vista sulle altre Meteore e la Tessaglia ripaga di tutta la fatica che si compie.
L’ultimo monastero visitabile è quello di Agios Stefanos, dedicato a San Coralampo: è stato costruito nel 1191 ed è considerato il più bello delle Meteore. L’eremo ricalca, dal punto di vista architettonico, i luoghi di culto costruiti in cima al Monte Athos. Ospita anche un piccolo museo con esposti icone e vesti sacerdotali cucite a mano.
Il monastero domina la cittadina di Kalambaka, alla quale tornare dopo la visita alle Meteore, sorseggiando un bicchiere di Tsipouro, squisito distillato di uva al profumo di anice molto diffuso in Tessaglia.
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