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Castelsardo
Tra spiagge e storia
Castelsardo è uno tra i borghi più belli della Sardegna. Si trova sul Golfo dell’Asinara, nella parte settentrionale dell’isola, e storicamente è stata oggetto d’interesse da parte di più civiltà.
La città è stata fondata nel 1270 dalla famiglia Doria, di origini genovesi. Circa un secolo dopo passò sotto il dominio Spagnolo col nome di Castillo Aragonés e, solo nel 1720, sotto il regno dei Savoia fu rivendicata dall’Italia con il nome definitivo di Castelsardo.
Cosa vedere a Castelsardo?
Uno dei motivi principali per visitare questa città, sono le spiagge; caratterizzate sia da zone sabbiose che rocciose e, quindi, adatte ad esaurire il desiderio di tutti. Tra le più famose annoveriamo la Spiaggia lu Bagnu e la Cala Ostina; mentre la prima riceve centinaia di turisti per il suo facile accesso, la seconda, è dedicata a chi possiede un elevato spirito avventuriero, perché per avere accesso alla spiaggia bisogna percorrere un lungo e stretto vicolo. Tra le altre spiagge da tenere in considerazione troviamo sicuramente:
- Platamona
- Pedra Ledda
- Portu di La Rena
- Punta La Capra
- Punta Li Paddimi
Castelsardo non è solo spiagge, infatti, offre tantissime attrazioni turistiche come:
- Il Castello dei Doria: attualmente sede del Museo dell’Intreccio Mediterraneo e un tempo edificato a difesa della città, è stato ben conservato nel tempo grazie ai vari interventi di ristrutturazione e dalla distanza dalla spiaggia.
- La Cattedrale di Sant’Antonio Abate: dalla sua terrazza, offre una delle viste più belle della Sardegna, ma oltre al panorama mozzafiato, nei sotterranei, è presente il Museo diocesano dove è possibile ammirare splendide opere di arte sacra.
- Le Domus de Janas: secondo la leggenda, con il termine Janas si fa riferimento a delle piccole fate che abitavano in minuscole case scavate nella roccia, per l’appunto, “Domus de Janas”.
Le casette si presentano sotto forma di roccia con una cavità molto piccola al suo interno. A differenza della leggenda, in realtà, queste casette sono delle tombe prenuragiche risalenti a più di cinquemila anni fa.
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