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Il Pelio, destinazione magica per tutte le stagioni
Villaggi, spiagge, chiese sono le caratteristiche di una penisola che incanta per la sua diversità. Il fascino di un viaggio in treno su una rete di appena 15 chilometri tra le più strette al mondo.
di Xanthi Iliopoulou
Una montagna magica con una “terrazza” che si affaccia sul mare Egeo, un luogo favorito dagli dei dell’Olimpo e un paradiso terrestre per gli amanti della natura: ecco il Pelio.
Si trova in Tessaglia, sopra Volos, in una zona fertile a cui la natura ha elargito i propri doni con generosità: verdi prati con fiori colorati e camelie, boschi rigogliosi di platani, querce, meli e castagni, numerosi corsi d’acqua e gole, spiagge verdi e splendidi villaggi dall’architettura unica.
Il Pelio è uno dei protagonisti della mitologia greca, poiché era il luogo di residenza dei leggendari Centauri (che avevano torso e testa umani, ma erano simili a cavalli dalla vita in giù), con il più famoso, il saggio Chirone, maestro di Ercole, Achille e del padre della medicina, Asclepio.
La prima gara di bellezza tra le dee Afrodite, Hera ed Atena ebbe luogo sul Pelio, col giudizio di Paride, principe di Troia, e fu la causa della guerra di Troia.
I 24 villaggi del Pelio. L’architettura dei villaggi del Pelio è unica e particolare. La maggior parte delle case, edificate nel XVIII secolo, unisce architettura urbana e mantenimento degli elementi di fortificazione dovuta all’occupazione turca. In questo modo è nata l’architettura unica del Pelio, con villaggi come Vizitsa, Makrinitsa, Pinakates e Milies, dichiarati insediamenti protetti, tutelati da rigide norme conservative.
L’insediamento di Chania si trova più in alto di tutti i villaggi, ad un’altitudine di 1.200 metri s.l.m. È un villaggio di montagna che unisce il Pelio orientale e quello occidentale. A due chilometri di distanza si trova la stazione sciistica di Agriolefkes, dotata di cinque piste. È una delle più antiche e famose della Grecia, perché offre allo sciatore l’opportunità di scendere col golfo Pagasitikos da una parte e il mare Egeo dall’altra. Sciare tra la neve con vista sull’Egeo? Eppure, sul Pelio si può!
Altri meravigliosi villaggi del Pelio sono Tsagarada, Kissos, Portaria, Anilio, Argalastis e Zagora.
Un elemento caratteristico dei villaggi del Pelio è la piazza lastricata con i platani centenari, l’orologio e la chiesa. Tutt’intorno, molte piccole caffetterie e trattorie dagli aromi locali.
In piazza Agia Paraskevi a Tsagarada si trova uno degli alberi più antichi della Grecia, il famoso “Platano di Tsagarada”. Secondo gli agenti forestali ha 1.000 anni e il diametro del tronco è di 15 metri.
Cosa sarebbe la Grecia senza le chiese? Le chiese sul Pelio sono state costruite per la maggior parte nel XVII e nel XVIII secolo ed è certo che, qualsiasi villaggio si andrà a visitare, se ne troveranno diverse, molte delle quali durante l’occupazione turca funzionavano come scuole clandestine. Le più famose sono Agia Marina a Kissos, con affreschi stupefacenti, e la chiesa di Taxiarches a Milies, con un’eccezionale acustica dovuta a 48 pithoi invertiti, non visibili, e ai cinque muri sotterranei che comunicano tra loro. Nel 2000, col permesso del Ministero della Cultura Ellenico, si è tenuto al suo interno un Festival di Bach, in cui sono state presentate opere vocali di musica sacra, mentre nel 2015 è stata eseguita qui una delle più importanti composizioni della musica sacra occidentale, il famoso “Stabat Mater” del compositore italiano Giovanni Battista Pergolesi.
Spiagge e villaggi costieri. Scendendo dalle pendici e dai villaggi di montagna si raggiunge l’incantevole mare del golfo Pagasetikos e si comprende immediatamente perché gli dei avessero scelto il Pelio come residenza estiva. Acque verde chiaro, incantevoli, al centro del mar Egeo, con platani e altri alberi a un solo passo dal mare.
Una delle più famose spiagge sabbiose del Pelio, ma anche una delle più belle della Grecia, è Milopotamos. È una spiaggia magnifica, divisa in due da una grande roccia, che crea uno scenario incredibile: forse per questo è una delle spiagge più fotografate della Grecia settentrionale.
Altre spiagge di bellezza incomparabile sono Agii Saranda, con la sua sabbia dorata, la spiaggia di Papa Nero, immersa in un lussureggiante paesaggio verde e Fakistra, che il giornale The Guardian ha inserito nel suo elenco delle spiagge più belle del mondo.
Molti potrebbero non avere mai sentito nominare la spiaggia Damouchari, ma certamente vista e desiderata guardando il film “Mamma Mia!”, perché la scena in cui viene eseguita “Dancing Queen” è stata girata nel suo porticciolo. La bellezza selvaggia del paesaggio ha lasciato tutt’altro che indifferenti i produttori del film, che hanno scelto questo luogo meraviglioso per girare la scena. È l’unico porticciolo naturale del Pelio occidentale.
Vale anche la pena di visitare Mourtias, Chorefto, Limnionas e Agios Ioannis, una delle spiagge più cosmopolite, con acque color smeraldo.
Una delle più affascinanti zone marine è quella chiamata “Grotte di Nettuno”, un insieme di cavità in cui si possono spesso trovare delfini e foche che nuotano nell’acqua verde brillante. Le grotte sono state chiamate così perché si credeva che fossero una delle fortezze di quello che, tra i dodici dei dell’Olimpo degli antichi Greci, era il dio del mare.
“Moutzouris”: il treno del Pelio. La linea ferroviaria “Moutzouris” ha uno scartamento di soli 60 cm. ed è considerata una delle più strette del mondo. La sua costruzione iniziò nel 1892 e venne completata nel 1903. Il trenino storico andava da Volos a Milies, e la costruzione della rete ferroviaria era stata monitorata da Evaristo de Chirico, il padre del famoso pittore Giorgio de Chirico, che era nato a Volos.
La lunghezza complessiva è di 15 km e comporta un viaggio di circa 90 minuti, da Ano Lechonia a Milies. Un percorso pieno di visioni ricche di bellezze naturali e architettoniche, come il ponte in pietra di Kalorema.
Non importa in quale stagione dell’anno si decide di visitare il Pelio: certamente si rimarrà incantati e lo si vorrà vedere di nuovo. Una fuga in montagna e al mare, tra passato e presente, tra mito e realtà.
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