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Trekking sull‘Olimpo, istruzioni per l’uso!
da/by Konstantinos Syligardos
Fare trekking sulla montagna più alta della Grecia sarà sempre un’esperienza di estremo interesse per gli aspetti naturalistici e al contempo una vera sfida. In particolare, offre un’aura di sacralità, data la storia di questa montagna. Fare trekking sull’Olimpo non è solo una passeggiata, ma molto di più: un viaggio nel tempo e nella mitologia dell’Antica Grecia.
L’Olimpo è il monte più alto della Grecia, noto in tutto il mondo soprattutto per il suo ruolo mitologico, dal momento che sulla sua vetta (Mytikas, 2917 m. s.l.m.) abitavano i dodici dei «dell’Olimpo» secondo la religione degli antichi Greci.
La sua massiccia catena montuosa si trova al confine tra Macedonia e Tessaglia. A tutela dell’area, è stato dichiarato, nel 1938, primo Parco Naturale della Grecia, mentre in seguito il Ministero della Cultura greco ha dichiarato l’Olimpo sito archeologico e storico per la presenza di monumenti sparsi.
Migliaia di amanti della natura visitano ogni anno l’Olimpo, per ammirare da vicino il fascino delle sue bellezze naturali e godersi il tour delle sue piste e, naturalmente, la conquista delle sue vette.
Rifugi di montagna ben organizzati, con una varietà di percorsi alpinistici e di arrampicata, sono a disposizione dei visitatori che desiderano esplorare le sue bellezze.
Consultando le recensioni su TripAdvisor si resta sorpresi dalle valutazioni dei visitatori. Infatti, il 99% dei visitatori, provenienti da tutti i paesi del mondo, valuta l’esperienza come “ECCELLENTE”.
Il punto di partenza tradizionale è la graziosa cittadina di Litochoro (a 100 km da Salonicco), dove all’inizio dell’estate termina la Maratona di Alpinismo sull’Olimpo. A poca distanza si trova la famosissima Meteora, con i suoi unici monasteri della cristianità ortodossa, letteralmente arroccati sull’imponente massa di rocce che domina la zona.
L’Olimpo è una montagna elevata, con tutto ciò che questo comporta per il trekking: una zona alpina, con sole bruciante, salite interminabili, temporali improvvisi e ripide pendenze. Quindi, se si decide di salire sul monte degli Dei, come molti che hanno vissuto quest’esperienza consiglieranno fare, è opportuno che si conoscano alcuni aspetti di base. Questo se non si è specializzati o esperti.
Prima della salita:
- Bisogna essere in buone condizioni fisiche.
- Studiare bene la montagna prima di iniziare, per poterla godere sul campo in relazione alla geografia, clima, storia e flora.
- Raccogliere informazioni sul percorso che si è scelto. Infine, trovare molte informazioni su Internet.
- Guardare le previsioni e i bollettini meteorologici per i giorni successivi. Non affrontare l’impresa col cattivo tempo.
Se si decide di prendere una guida:
- Evitare i vari gruppi e gruppetti di Facebook
- Non basarsi su diciture come “scalatore esperto” o sulla descrizione di escursioni di successo.
Quella di accompagnatore/guida alpina è una professione complessa per la quale l’esperienza alpinistica, per quanto ampia, da sola non basta.
Esiste un’Associazione Guide Alpine e, comunque, occorre accertarsi dei titoli (Accompagnatore Alpino, Guida Alpina).
Esistono anche squadre specializzate che si occupano di trekking a livello professionale, che si possono trovare facilmente su Internet, consultando le loro pagine ufficiali. Lì si leggeranno i commenti di chi ha fatto questa scelta.
Alcune di queste squadre sono gestite da Guide Alpine Professioniste che condividono una visione comune, riassumibile in queste poche, chiare parole: “Sicurezza e fornitura di esperienze autentiche nella natura. Amore per la natura, per l’azione, per i viaggi”. Queste squadre sono all’avanguardia sia in termini di sicurezza e adattamento alle nuove tendenze di mercato, sia nel rinnovo dei programmi, con l’unico scopo di trasmettere a tutti la loro conoscenza, amore e cultura della natura e della montagna.
Se non si è esperti, questa è la scelta più sicura.
Senza guida:
- Mai da solo o soli la prima volta.
- Che sia presente nel gruppo almeno un esperto di trekking, soprattutto su questa particolare montagna.
- Essere preparati in materia di primo soccorso.
- Scegliere solo una delle due salite classiche, considerando che: la salita dal rifugio 1 e da Skala prevede un percorso più breve il primo giorno e un percorso più lungo, ma più sicuro, fino a Mytikas, il secondo.
Attrezzatura per principianti e qualche consiglio utile:
- Indossare stivali da trekking robusti, calzini di lana (mai cotone), maglietta isotermica (mai cotone), pantaloni lunghi, cappello, occhiali e crema solare ad alto grado di protezione.
- Portare, in uno zaino da 30 litri: una maglia di lana, una seconda isotermica, un impermeabile leggero, almeno 1,5 litri d’acqua, torcia elettrica, fischietto (in caso di pericolo), cellulare ben carico e batteria di riserva, farmaci di base, coltello, fiammiferi e, ovviamente, a seconda delle circostanze, uno spuntino.
- Partire lentamente, fino a quando il corpo non trova il proprio ritmo. Lento o veloce, assicurarsi di mantenere tale ritmo costante. Evitare soste lunghe o prolungate perché allungano la salita. Fermarsi ogni ora per 5-10 minuti, bere e mangiare un poco di frutta in guscio.
Tanti, delle migliaia di visitatori di questa montagna, hanno descritto la loro scelta come unica e hanno detto che l’avrebbero ripetuta ancora e ancora. In fondo, come molti commentano, “una volta sull’Olimpo non è mai abbastanza”.
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