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Tour del deserto in Tunisia
Quando si pensa a un paesaggio desertico, si fa fatica a credere che in quelle lande apparentemente così inospitali possa esserci vita. Eppure la Tunisia, occupata in gran parte dal deserto del Sahara, dimostra esattamente il contrario: le popolazioni berbere abitano quello che è il Grande Erg, in villaggi e oasi che fanno parte della bellezza e della ricchezza di questo Paese del Maghreb.
Il deserto fa da cornice a luoghi che trasudano una storia antichissima, primo fra tutti la leggendaria Cartagine, ma anche alle pittoresche medine e alle spiagge che si aprono sulla costa tunisina lunga ben 575 km, davanti alla quale sorgono isolotti come la splendida Djerba.
Chi decide di fare un tour nel deserto in Tunisia, raggiungibile comodamente con i traghetti della compagnia Grimaldi Lines, avrà quindi l’opportunità di conoscere buona parte del ricchissimo patrimonio storico, culturale e paesaggistico di questo Paese.
Tour nel deserto della Tunisia
Il Grande Erg è di fatto il cuore del deserto del Sahara e occupa all’incirca 40.000 km² del territorio tunisino: rappresenta quasi una dimensione ultraterrena, lontana dal mondo moderno, dalla sua frenesia e superficialità. Che lo si visiti in groppa a un dromedario oppure a bordo di un fuoristrada 4X4, un tour di più giorni nel deserto del Sahara permette ai turisti di ammirare albe e tramonti dalla bellezza inimmaginabili, i cui riflessi colorano le dune sabbiose plasmate continuamente dai venti. A seconda del momento della giornata, le dune mutano colore, dal giallo all’oro fino al rosso fuoco; i capricci dei venti rivelano inoltre luoghi che fino a poche ore prima non esistevano o erano celati, tra pozzi, laghetti e bacini popolati da uccelli migratori.
È facile poi ritrovarsi davanti ai Ksour, spesso mimetizzati nella roccia desertica: si tratta di alveari, chiamati ghorfas, dove le popolazioni semi-nomadi depositavano il raccolto tenendolo lontano dai saccheggiatori. Bellissimi in particolare i ksour di Douiret e Chenini.
I mesi migliori per raggiungere la Tunisia in traghetto con la compagnia Grimaldi Lines sono quelli tra ottobre e maggio, con le temperature non eccessivamente calde che invece renderebbero arduo un viaggio nel deserto in piena estate. In questo periodo poi le brevi piogge regalano ai turisti la possibilità anche di scorgere magiche fioriture nel deserto, in particolare nell’area di Douz.
Durante un tour nel Sahara tunisino, c’è la probabilità di restare a dormire in tende berbere, saggiando l’ospitalità delle popolazioni nomadi locali, tra datteri, tè e danze tipiche. Per godere della meravigliosa volta stellata che incornicia il deserto notturno, è importante coprirsi molto bene perché al calar del sole le temperature sono decisamente basse. Allo stesso modo bisogna imitare i Berberi e viaggiare di giorno ben vestiti, con abiti in cotone traspirante dai colori chiari che riflettono il sole, cappello, sciarpa contro le eventuali tempeste di sabbia, crema solare e ovviamente occhiali da sole.
Da Tunisi a Tozeur
Il punto di partenza per un tour nel deserto è Tunisi, la capitale famosa per il Museo del Bardo sito all’interno dell’omonimo sfarzoso palazzo, custode di straordinarie e complete collezioni di mosaici romani del II-IV secolo. A Tunisi si trova anche la spettacolare Medina dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, risalente al IX secolo e dominata dalla mole della Grande Moschea di Zitounna: passeggiando tra i labirintici vicoli della Medina si incontrano edifici ottomani, il mausoleo di Aziza Othmana e la médersa Slimeniya. A 80 km circa da Tunisi si stende il Parco Nazionale Ichkeul, prezioso scrigno della biodiversità fatto di paludi popolate da fenicotteri e cicogne, alture come il monte Djebel Ichkeul e l’omonimo lago.
Prima tappa del viaggio è Bulla Regia, antica città romana famosa per l’ipogeo complesso abitativo di età adrianea: da qui si procede verso Thugga, Patrimonio UNESCO di origine cartaginese sito su un altopiano, poi conquistata dai romani, che qui hanno lasciato quelle che ora sono le vestigia del Capitolium voluto da Marco Aurelio e di una sepoltura di origine numidica.
Il deserto accompagna i viaggiatori alla volta di Kairouan, la cui medina è un altro dei Patrimoni dell’Umanità della Tunisia. La sua Grande Moschea accoglie i visitatori nella sala di preghiera, tripudio di colonne e archi, ma anche in cima al minareto del IX secolo che tanto ricorda l’antica meraviglia del Faro di Alessandria. Da visitare poi la “Moschea del Barbiere” con ceramiche colorate che ne decorano le pareti e il Museo di Raqqada dove è conservato il prezioso Corano Blu.
Il tour nel deserto del Sahara in Tunisia prosegue fino al cuore della regione di Douz, la porta di accesso al vero e proprio deserto con le sue dune, palmeti e villaggi popolati da Mrazig. Dal villaggio di Douz, non senza aver visitato il suo coloratissimo mercatino dove ad abbondare sono i datteri, si può raggiungere Chott el Djerid, una vasta distesa salata dove è facile sperimentare i famosi miraggi, quelle figure indefinite che si creano con la combinazione tra l’aria desertica e i riflessi del sole sulle acque minerali. Gli amanti dei film di Star Wars non potranno non riconoscere in Chott el Djerid il fantastico pianeta di Tatooine e l’igloo di un certo Skywalker. Spostandosi nel villaggio color ocra di Tozeur, immerso in un’oasi di palme, si trova la formazione rocciosa di Ong Jmal, anch’esso set della saga di Star Wars, ma pure della pellicola “Il paziente inglese”.
Da Ksar Ghilane a Tunisi
Da Douz il tour nel deserto procede alla volta di Ksar Ghilane, il luogo perfetto dove potersi rilassare in calde piscine termali all’ombra delle palme da dattero, con vicini i resti di un forte romano a guardia del Limes Tripolitanus, una linea di confine del II d.C..
Il viaggio prosegue verso i villaggi berberi di Tamezret e di Matmata, famoso per la presenza di case troglodite scavate completamente nella roccia, con stanze sotterranee costruite attorno a un cortile per ripararsi dalla calura estiva. Il museo di Matmata è imperdibile per coloro che vogliono conoscere in maniera più approfondita la cultura berbera, tra monili, abiti tradizionali, oggetti di uso quotidiano e agricolo e perfino, nello spazio esterno, un forno e un pozzo d’acqua.
Passando per il vecchio mercato di Jara, dove si possono acquistare spezie e la polvere colorante di henna, si arriva a El Jem, centro che raggiunse il suo massimo splendore nel III secolo con l’arrivo dei Romani, che qui costruirono un grande teatro, ancora oggi ottimamente conservato, dove combattevano i gladiatori al cospetto di ben 35.000 spettatori.
Prima di terminare il tour nel deserto tunisino a Tunisi, si consiglia di visitare la roccaforte islamica di Ribat del VIII secolo, dove sono state girate scene del film di Zeffirelli “Gesù di Nazareth”, ma soprattutto la Medina di Sousse, sito UNESCO prospiciente il mare, cinto da mura medioevali che racchiudono la kasbah e la Grande Moschea.
Vale dunque la pena raggiungere la Tunisia per un tour nel deserto, utilizzando i traghetti di Grimaldi Lines in partenza da Palermo, Salerno e Civitavecchia e approfittando delle offerte a tempo e delle tariffe speciali sempre presenti sul sito.
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