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Sicilia: le colonie più famose della Magna Grecia tra miti e leggende
Nell’antichità era conosciuta come Μεγάλη Ἑλλάς (magna Grecia), la Sicilia è la culla di un’antica storia che parte dalla dominazione dei Greci.
Definita dallo scrittore francese Guy de Maupassant come “uno strano e divino museo di architettura”, la Sicilia custodisce vari siti archeologici, che testimoniano l’antica magnificenza delle sue colonie.
I segni del passaggio dei Greci risale al 756 a. C. e sono ancora visibili nelle tradizioni, nei templi e nei teatri che, nonostante il passare dei secoli, il tempo non è riuscito a cancellare, rievocando la grandezza e la cultura di questa meravigliosa terra.
Le colonie greche in Sicilia in ordine cronologico di fondazione
Messina (Zankle)
Messina è stata la prima città dell’isola ad essere conquistata tra il 756 e 720 a.C. dai Calcidesi provenienti dall’Eubea. Nacque con il nome di Zancle in siculo “zanclo”, che deriva dalla forma della penisola di San Ranieri somigliante ad una falce. Zancle, fondata sullo stretto tra la Sicilia e la Calabria, venne successivamente rinominata “Messene”, da cui deriva il nome odierno di Messina.
L’associazione con la falce, per i Greci di Zancle, aveva un particolare significato. Quell’oggetto, infatti, aveva un ruolo decisivo in uno dei miti più famosi dell’immaginario antico: Crono. Quest’ultimo, infatti, secondo la mitologia antica, assalì nel sonno il padre Urano, lo ferì gravemente con una falce che, cadendo sulle rive del braccio di mare e ancorandosi con la terra, formò una bellissima città che per questo fu chiamata Zancle (falce).
Taormina (Tauromenion) e Giardini Naxos (Naxos)
Taormina, l’antica Tauromenion, nasce ai piedi del Monte Tauro e, secondo la tradizione, fu fondata intorno al 358 a.C. per mano degli uomini scampati alla distruzione di Naxos.
A Taormina venne costruito uno dei monumenti più incantevoli della Magna Grecia: il Teatro di Taormina.
L’edificio è posizionato su una collina; si affaccia sul mar Jonio e sull’Etna, regalando uno dei panorami più suggestivi ed emozionanti dell’isola.
Pochi anni più tardi, i Greci provenienti dalla greca Naxos, fondarono Giardini Naxos, donando alla nuova colonia siciliana un nome che ricordasse le loro origini, ad oggi maggiormente marcate dalla presenza della Nike di Kalkis, una magnifica opera presente sia a Giardini Naxos che in Grecia.
Tra le leggende più famose sulla nascita di Giardini Naxos, come non ricordare quella legata a Nettuno, Dio del Mare. Si racconta che un’imbarcazione dei Greci naufragò nel territorio di Giardini Naxos. Da questo forte naufragio sopravvisse solo Teocle, il quale, rimanendo colpito dall’incantevole paesaggio che si presentò davanti ai suoi occhi, scelse questa terra come sua dimora, dando vita a quella che poi sarebbe diventata la splendida Giardini Naxos conosciuta oggi.
Siracusa (Syrákousai)
Nota per le sue bellezze artistiche ed architettoniche, Siracusa sorse come polis per opera di coloni corinzi nel 734-733 a.C.
Dal suo meraviglioso centro storico nell’isolotto di Ortigia fino alla terraferma, l’attuale Siracusa è testimone di cultura, di arte e di storia.
Il più antico tempio della Sicilia venne, infatti, costruito proprio a Siracusa: il Tempio di Apollo.
A poca distanza, ritroviamo il Tempio Ionico, rinvenuto nei sotterranei del Palazzo del Senato, che mostra le strutture di fondazione originarie. Non molto lontano segue il Tempio di Giove Olimpico, che dominava il Porto Grande, affacciandosi anche su Ortigia, Plemmirio e Saline.
Infine, la più grande testimonianza del patrimonio culturale greco è rappresentata dal Teatro Greco, interamente scavato nella roccia.
Tra le principali attrazioni presenti a Siracusa troviamo l’Orecchio di Dionisio, la caratteristica grotta soprannominata così da Caravaggio. La leggenda narra che il tiranno Dionisio sfruttasse gli effetti acustici della grotta per ascoltare i discorsi dei prigionieri che rinchiudeva nelle cave.
Catania (Katáne)
Secondo gli scritti di Tucidide Catania venne fondata nel 729 a.C. da coloni Greci.
Dopo la fondazione, in poco tempo i Greci riorganizzarono la nuova polis e la chiamarono Katane.
La città aveva una posizione strategica: era protetta dal porto e bagnata dal fiume Amenano. In quel territorio, i conquistatori continuarono a onorare le divinità dell’Olimpo e realizzare altari in cui venerare le proprie divinità.
Si narra, inoltre, che la città ospitasse figure illustri e uomini di cultura come il legislatore Caronda, che diede alla città delle leggi scritte o poeti come Ibico e Stesicoro.
Oggi Catania sopravvive all’antichità, mantenendo immutato il nome della colonia greca e preservando al meglio le tracce e le testimonianze del passato, mantenendo viva la sua identità.
Augusta (Megara Hyblaea)
Il termine Megara è stato scelto dai greci come tributo alla loro città di provenienza.
La prima colonia greca di Megara Hyblaea è stata fondata nel 728 a.C. da alcuni coloni che ricevettero il territorio su concessione di un importante sovrano della popolazione dei Siculi, Re Iblone.
Inizialmente la città di Augusta ha avuto un vissuto molto travagliato in cui si sono susseguite varie guerre; successivamente riuscì a riorganizzarsi, allargandosi e a vivere un lungo periodo fiorente.
Ancora oggi sono presenti i reperti dell’antica Megara Hyblaea, presenti all’interno dell’area archeologica, in cui è possibile ammirare alcune strade antiche che collegavano case e luoghi d’incontro dei cittadini. Con il tempo gli scavi hanno portato alla luce varie strutture, tra cui l’agorà, parte della cinta muraria, i bagni, la grande necropoli e un tempio greco,
Secondo alcuni studiosi, inoltre, è qui che nacque il famoso commediografo greco Epicarmo che iniziò a diffondere la commedia greca.
Milazzo (Mylae)
L’espansione dei Greci prosegue con la fondazione di Mylae. Mylae, l’odierna Milazzo, fu inizialmente sub-colonia di Zankle.
Fu teatro di varie guerre che la devastarono ma con il passare del tempo è riuscita a riprendersi, conquistando così nel 550 a.C la sua indipendenza.
Milazzo, chiamata dagli antichi “Aurea Chersoneso” (Penisola d’oro), era una terra ricca di vegetazione; acque e verde riempivano le pianure ed un clima mitissimo sulle sponde del Tirreno favoriva, secondo le leggende, il soggiorno degli dèi dell’Olimpo.
Gela (Gelas) e Agrigento (Akragas)
Gela ha origine intorno al 688-689 a.C. dai Rodii di Antifemo e dai Cretesi di Eurimo.
Prende il nome dal vicino fiume sul quale sorge ed è stata una delle più grandi e ricche poleis della Sicilia.
Sono numerosi i monumenti legati alla Magna Grecia presenti in questa terra: le Mura Timoleontee, dedicate allo stratega Timoleonte, che contribuì moltissimo allo sviluppo urbano della città, i Bagni Ellenistici e l’arena archeologica.
Definita dal poeta greco Pindaro come la “più̀ bella città abitata dai mortali”, Agrigento nasce con il nome di Akragas, intorno al 581 a.C. da coloni provenienti da Gela.
Così come Siracusa, anche Agrigento ha ospitato molti tiranni, dal leggendario Falaride fino a Terone che riceveva a corte artisti e poeti che celebravano le imprese e le sue gesta.
La città è ricca di monumenti nella zona che sovrasta Agrigento, dove sorgono numerosi templi che ancora oggi costituiscono uno dei più straordinari tesori della civiltà greca d’Occidente.
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