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Sardegna: l’isola dei centenari
Vivere a lungo è uno dei tanti sogni di noi esseri umani che molto spesso ci chiediamo quale sia il “segreto” per raggiungere questo traguardo.
La maggior parte degli studiosi hanno individuato tra le cause della longevità vari fattori, tra cui genetica, alimentazione, stile di vita, ambiente.
Il segreto quindi della longevità è un insieme di elementi in cui incidono molto l’ambiente, l’alimentazione e le relazioni interpersonali che concorrono a migliorare la qualità della vita, aumentando la possibilità di raggiungere e a volte anche superare i 100 anni.
La Sardegna è proprio una delle terre con il più alto tasso di longevità del mondo. Diverse persone raggiungono e superano i 100 anni, scoprendo così come fare per vivere più a lungo in modo semplice e genuino.
Il mare, la storia, la cultura e la natura della Sardegna la rendono, infatti, una delle mete più amate dai turisti ma anche dagli scienziati che studiano l’eccezionale longevità della sua popolazione.
Cosa sono le blue zone?
Le aree del mondo in cui si vive bene e più a lungo vengono chiamare zone blue, (blue zones).
Il nome proviene dal colore blu con cui il demografo belga Michel Poulain e l’epidemiologo italiano Gianni Pes cerchiavano sulle loro mappe le zone con la più alta presenza di uomini e donne longevi.
I loro studi condotti nel 2000 dimostrarono come in alcune aree del mondo esistessero concentrazioni di centenari e che le aspettative di vita in questi luoghi superassero di gran lunga quelle di altre parti del mondo.
Attraverso gli studi dell’esploratore Dan Buettner e il supporto della National Geographic Society, vennero così individuate 5 aree del pianeta molto speciali, in cui si può vivere bene e a lungo.
Tutte le zone blu, oltre a presentare una alta percentuale di felicità nei suoi abitanti, sono accomunate da una alta presenza di persone che superano i 90 anni e da una bassa incidenza di malattie.
La Sardegna, Nicoya in Costa Rica, l’isola di Ikaria in Grecia, Okinawa in Giappone e il villaggio di Loma Linda in California del sud. Sono queste le zone blu, definite anche le terre degli immortali.
Blue zone in Sardegna
La Sardegna è stata la prima zona blu identificata e comprende l’Ogliastra, l’antica zona in provincia di Nuoro, situata nella parte centro-orientale dell’isola, dove è presente la più alta concentrazione di centenari maschi.
Proprio tra i borghi e le montagne del comune ogliastrino di Perdasdefogu nel 2014 viveva la famiglia più longeva del mondo composta da 8 fratelli per un totale di 828 anni, con una media di 103 anni a persona!
Non ci allontaniamo dalla Sardegna ma ci spostiamo nella zona della Barbagia, quella di Ollolai, costituita dai paesi della provincia di Nuoro in cui abitano i centenari che godono non solo dell’età avanzata ma anche di ottima salute.
Le 5 regole della longevità
Ma perché i Sardi vivono così a lungo?
Scopriamo i 5 fattori alla base della buona salute e della longevità.
- Mangia bene e sano
La dieta dei pastori e dei contadini sardi è molto semplice e magra, ricca di vegetali e di proteine animali derivate dal latte (capra e pecora).
I centenari sardi consumano principalmente prodotti naturali senza conservanti o additivi e bevono molta acqua durante tutto il giorno.
- Muoviti ogni giorno
Un altro fattore determinante per vivere più a lungo è l’attività fisica. Gli anziani longevi coltivano l’orto, accudiscono il gregge, camminano per andare a fare la spesa, per andare a trovare un amico o per passeggiare all’aria aperta. Sono proprio queste attività abitudinarie a rendere gli anziani più longevi.
Il contatto con la natura e il movimento rappresentano il vero e proprio elisir della giovinezza.
- Non fumare e respira aria pulita
Niente fumo per gli anziani e longevi sardi. Tra i centenari delle zone blu quasi nessuno fuma o ha fumato in passato. Come si evince da vari studi, il fumo di tabacco è la principale causa prevedibile di mortalità nel nostro Paese. Inoltre, quasi tutti gli ultracentenari provengono dalla campagna, lontano dalla confusione, dal caos cittadino e dall’aria inquinata, portando grandi benefici alla mente e al corpo.
- Non trascurare famiglia, amici e la fede
I Sardi amano dedicare del tempo agli amici, alla famiglia e alla Chiesa. Trascorrono le loro serate nelle piazze o tra le vie dei loro borghi sempre in compagnia, godendosi la vita senza troppe complicazioni.
Inoltre, dei 263 centenari intervistati da Dan Buettner, solo cinque persone non appartenevano a nessuna religione. Per i Sardi conta tantissimo appartenere a una comunità, agire in maniera attiva, sostenendosi e partecipando ai riti e alle tradizioni del territorio.
- Rallenta ma allena la mente
Gli anziani leggono, cucinano, fanno cruciverba, scrivono, lavorano all’uncinetto. Queste attività aiutano a mantenere un pensiero giovane e vivace.
I Sardi trovano sempre il tempo per riposare e per godersi le piacevolezze della vita. Vivono una vita felice anche nelle piccole cose; si preoccupano il giusto e affrontano le cose con leggerezza, senza troppe complicazioni e senza stress.
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