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I castelli medievali della Sardegna. Le fortezze antiche da visitare
La Sardegna è ormai famosa in tutto il mondo per le sue meravigliose spiagge e le acque cristalline.
Quest’ isola, però, conserva anche un ricco patrimonio storico, che testimonia le culture e le dominazioni che si sono susseguite nel passare del tempo.
In Sardegna furono costruiti diversi castelli in epoca medievale; si tratta di fortificazioni nate nel periodo signorile per ragioni strategiche. Ogni castello era, infatti, sede di difesa e di guardia delle principali città e delle sue vie di comunicazione.
La maggior parte di queste strutture furono però poi abbandonate nel corso dei secoli successivi.
Inizialmente vennero costruiti circa 88 castelli durante tutto il periodo medievale; di alcuni restano solo le rovine, mentre altri sono fortunatamente rimasti intatti e rappresentano i più importanti siti fortificati dell’isola.
Scopriamo insieme i castelli più belli della Sardegna che meritano assolutamente una visita.
Castelsardo – Castello dei Doria
Questa fortezza domina il promontorio di Castelsardo; è un castello collinare situato a nord della Sardegna che si presenta ancora in ottimo stato.
Denominato anche Castello Bellavista, fu fatto costruire dalla potente famiglia Doria che, da questa posizione strategica, poteva controllare il commercio e gli scambi marittimi.
Il castello era strutturato su più livelli: la cinta delle muraglie, il quartiere, il palazzo di città, il palazzo di Nicolò, la chiesa di Santa Maria e le torri difensive.
Nel 1448 il castello venne espugnato dagli Aragonesi diventando “Castel Aragonese” e una delle tre principali roccaforti difensive della Sardegna. L’attenzione degli Aragonesi nei confronti di questo edificio fu sempre molto alta da ristrutturarlo costantemente sia per garantire la struttura difensiva dell’edificio ma soprattutto per affermare la loro supremazia.
Oggi le sale del castello sono state rinnovate e ospitano il Museo dell’Intreccio del Mediterraneo, uno dei più importanti della Sardegna, in cui ritroviamo varie esposizioni temporanee di artisti locali e nazionali.
E’ possibile raggiungere Castelsardo con le rotte Grimaldi Lines da Livorno e Civitavecchia per Porto Torres e Olbia.
Posada – Castello della Fava
Addentrandoci nella costa orientale, si arriva al borgo di Posada, uno dei più antichi paesi della Sardegna, capoluogo storico della Baronia.
Posada è sede di una delle fortezze medievali meglio conservate dell’isola: il Castello della Fava, costruito intorno al XIII secolo che prende il nome da una antica leggenda.
Si narra che una flotta di Saraceni sbarcò sul litorale di Posada cercando di impossessarsi della zona e di sfinire la popolazione in assenza di cibo.
Gli abitanti pensarono quindi a un piano per ingannare i nemici: fecero mangiare a un piccione alcune fave, per poi ferirlo, inviarlo ai nemici e far pensare loro che nel castello ci fosse così tanto cibo da poter rimanere chiusi e vivi per molto tempo.
Il piano funzionò: i Saraceni sfiduciati dalla presenza di cibo nella pancia del piccione, abbandonarono le coste, lasciando libero il paese.
Gli abitanti di Posada, salvi e fieri della loro vittoria, festeggiarono per molto tempo e rinominarono l’edificio Castello della Fava, in onore di questa conquista.
Cagliari – Castello di San Michele
Salendo su uno dei colli più alti della città di Cagliari, troviamo il Castello di San Michele.
L’edificio che risale al periodo giudicale, presenta tre torri e un ampio fossato che circonda la fortificazione.
Venne abitato dalla Famiglia Carroz, nobile casata spagnola, fino a XVI secolo. Il castello è stato costruito nel XII secolo e potenziato successivamente per difendere la capitale dell’isola: Santa Igia.
Intorno al 1325 il castello fu dato in feudo a Berengaria Carroz, diventando una delle dimore più ricche e rinomate della Sardegna.
L’ultima erede della famiglia Carroz che visse nel Castello di San Michele fu violante Carroz, detta anche la Sanguinaria a causa di alcune storie violente che la vedevano protagonista.
Subito dopo il castello venne abbandonato, iniziando un lento declino fino al 1895 quando venne nominato monumento nazionale.
I lavori di restauro iniziarono però solo nel 1991 e riportarono alla luce molte zone. Oggi l’interno del castello è stato modificato e adibito a Centro d’Arte e Cultura, ospitando mostre e varie eventi.
Cagliari – Castello di Acquafredda
A circa tre chilometri dal villaggio di Siliqua, sono presenti i ruderi del Castello di Acquafredda.
La fortezza, costruita tra il 1200 e il 1215, è di proprietà del celebre nobile pisano Ugolino della Gherardesca Conte di Donoratico.
Le vicende del conte Ugolino sono diventate famose grazie alla Divina Commedia e al canto della Cantica dell’inferno di Dante Alighieri.
La fortificazione si suddivide su vari livelli difensivi differenti: il mastio, la torre cisterna e il borgo.
Il mastio corrisponde alla abitazione del castellano. In alcune zone persistono ancora alcuni elementi decorativi, come i merli guelfi sui prospetti e i cinque stemmi presenti sulla scaletta che dava accesso al pianerottolo principale. Di fronte al mastio si innalza la Torre di Guardia, denominata dagli abitanti torre de s’impicadroxiu (torre dell’impicco) dove venivano rinchiusi i traditori del Conte Ugolino.
La torre cisterna aveva un ruolo fondamentale nella architettura del castello essendo fonte delle scorte di acqua indispensabili per gli abitanti.
Infine, la terza linea difensiva si compone di una cinta muraria costituita da tre torri. Il suo scopo era quello di proteggere il borgo vero e proprio dove si trovavano i magazzini per le scorte di cibo, gli alloggi, armi e attrezzi vari.
Il castello di Acquafredda è stato soggetto a cinque interventi di restauro; durante l’ultimo sono stati recuperati vari elementi, tra cui anche i resti di tre individui di sesso maschile tra i 35 e i 45 anni.
Con le linee dei traghetti per Cagliari da Civitavecchia e Napoli potrai raggiungere questa splendida città e visitare i suoi castelli.
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