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Ponte dei Morti: un tour a Palermo
Palermo è la massima espressione della Sicilia, delle sue tradizioni e soprattutto della sua storia, fatta di secoli di dominazioni e conquiste da parte di popoli, dai Bizantini agli Arabi fino ai Normanni e ai Borboni. Sul territorio del capoluogo siciliano l’eredità di questo intenso passato è ben visibile a tutti coloro che decidono di immergersi tra le vie di questa splendida città, la cui affascinante atmosfera decadente la rende una meta perfetta anche per una piccola vacanza durante il Ponte dei Morti. Palermo è una città estremamente antica e come tale custodisce moltissime leggende e misteri, che ammantano palazzi, chiese e piazze: per scoprirle tutte, non bisogna fare altro che salire a bordo di uno dei traghetti per la Sicilia della flotta Grimaldi Lines, partendo dai porti di Cagliari, Salerno, Napoli o Livorno. Si viaggia nella più completa comodità, anche in compagnia del proprio animale domestico, in cabina, in poltrona oppure con passaggio ponte, approfittando dei tanti comfort presenti a bordo, dalla zona shopping ai punti ristoro fino alle aree giochi per bambini e alle zone benessere.
Tour dei misteri a Palermo: dalle Catacombe al Teatro Massimo
Il viaggio tra i segreti più reconditi e i misteri palermitani non può non iniziare da uno dei luoghi simbolo della città, ossia le Catacombe dei Cappuccini: si trovano nel quartiere della Zisa, a due passi dalla Chiesa di Santa Maria della Pace, i cui monaci in passato erano soliti seppellire i corpi dei confratelli in cave di tufo. Quando arrivò il momento di trasferire le salme in un cimitero, ci si rese conto che le condizioni climatiche delle gallerie hanno consentito un’ottima conservazione dei corpi, una sorta di incorruttibilità dei corpi. Le catacombe così si estesero, accogliendo anche i corpi di persone comuni, uomini, donne, poveri e nobili, ben distinguibili tra loro da vesti e ornamenti vari. La mummia più antica è di fra Silvestro da Gubbio seppellita qui alla fine del ‘500, mentre la più sconvolgente è quella della piccola Rosalia Lombardo, una bimba che sembra solo addormentata, bella con i suoi capelli biondi e il grande fiocco. Si narra che spesso la salma di Rosalia apra e chiuda gli occhi, nonostante pare che sia solo un fenomeno legato a giochi di luce e all’umidità: un aneddoto che metterà ulteriore pathos a chi si addentrerà in quest’oltretomba, che si dice sia anche infestato dallo spettro di una donna sepolta viva nelle catacombe, palesandosi con inquietanti correnti gelide.
Anche il Teatro Massimo è una delle tappe di un viaggio a Palermo, edificio neoclassico eretto nell’800, bellissimo con la sua scalinata che introduce al pronao con le sue 6 svettanti colonne corinzie. Ebbene proprio questi gradini, in particolare l’ultimo, potrebbero essere infidi e dispettosi per coloro che varcano le porte del teatro più grande d’Italia ma non credono alla storia della Monachella. Si narra infatti che questo tempio della lirica sia infestato dal fantasma di una suora, il cui sepolcro pare sia stato abbattuto, assieme a chiese e monasteri, per permettere proprio la costruzione del teatro. La suora, nota in vita per essere dispettosa e alquanto vivace, si adirò per l’interruzione del suo sonno eterno e prese a infestare palchi e camerini, con i suoi scherzi e maledizioni: ad esempio ci vollero 23 lunghi anni per la conclusione dei lavori del Teatro Massimo e altrettanti per i suoi restauri, ma si dice anche che lo spettro della Monachella apparve agli architetti Basile prima della loro prematura e improvvisa dipartita. Oggi si sussurra che questo spirito si sia placato e che anzi si compiaccia addirittura degli spettacoli a teatro: pare che nel 1997 sia stata vista in platea addirittura mentre applaudiva divertita.
Il Ponte dei Morti tra maghe e chiese infestate
Passeggiando per Palermo, si incontrano molti luoghi, più o meno noti, che sono avvolti dal mistero, omaggiando al meglio il Ponte dei Morti o quella festa di Halloween che ormai ha preso piede in tutto il mondo, Sicilia compresa. Ad esempio a due passi da Porta Nuova si trova la Piazzetta Sette Fate, nel cuore del quartiere di Ballarò. Si tratta di un piccolo slargo poco conosciuto dai turisti, che ruota attorno a una torretta di origine araba, realizzata per incamerare l’acqua e fornirla ai cittadini. Il suo nome è legato a 7 splendide fanciulle che pare si aggirassero di notte per i vicoli oscuri della città, in cerca di donne o uomini per cui danzare e cantare, per poi portarli al mare dove permettevano loro di camminare addirittura sulle acque. La leggenda vuole che siano streghe, le maghe proprie del tipico folklore siciliano, i cui poteri vendicativi e terrificanti potevano tradursi in malattie e morte. Si dice che ancora oggi vivano proprio nella torretta in Piazzetta Sette Fate, vicino al Monastero di Santa Chiara, in attesa di uscire ancora una volta di notte in cerca della loro prossima vittima.
Non lontano, vicino Porta Carini, sorge poi la Chiesa della Mercede dove, secondo la leggenda, si aggirerebbe il fantasma di una suora, la cui storia è davvero struggente. La donna si chiamava ‘Ngela, figlia di un povero artigiano violentata dal signore locale e rimasta incinta. Suo padre allora rinchiuse la fanciulla in un convento, dove partorì una bimba, poi adottata e divenuta cameriera presso il Palazzo Serenario: da allora c’è chi giura di vedere il fantasma della suora (sembra anche immortalato affacciarsi dal campanile della chiesa, volgendo il suo triste sguardo proprio verso il Palazzo Serenario in attesa della sua bimba perduta.
La città dei Beati Paoli
Palermo è una città che si presta molto alla suggestione, alla luce delle tante leggende e dei sinistri racconti che la avvolgono, come quelli che riguardano i Beati Paoli, noti come Vendicosi. Una piazza è dedicata a questa confraternita i cui componenti, tra il ‘600 e il ‘700, uscivano di notte con un saio e un cappuccio in testa, per seminare vendetta e morte contro il ceto più ricco della città accusato di soprusi. Devoti a San Francesco da Paola, i Beati Paoli avevano il loro nascondiglio nei sotterranei di Palermo, nei quali si decideva la vita e la morte: pare che nella cripta della Chiesa di S.Maria di Gesù ci fosse una porticina dalla quale si accedeva al rifugio di questa setta, tanto è vero che alle sue spalle si può scorgere una caverna ipogea con tanto di sedili in pietra alle pareti.
Raggiungere Palermo in traghetto con Grimaldi Lines è facile, sicuro e anche conveniente, viste le tante offerte e sconti previsti dalla compagnia navale in particolare per gli over 60, per i bambini e anche per i residenti in Sicilia. Una volta a terra, ci si può dedicare a conoscere il volto più misterioso della città e dei suoi immediati dintorni, a partire da Mondello, dove si trova Villa Coboto. Nata nella metà del ‘900 come casa del piacere, pare sia stato il luogo dell’assassinio di una fanciulla, uccisa dal padre per essere stata da lui scoperta in atteggiamenti intimi con un soldato tedesco. Un’altra versione narra che la villa sia stata invece un vero luogo di eccidio per mano tedesca: in ogni caso pare che la dimora sia letteralmente infestata, con lo spettro di una donna anziana invitare i passanti a entrare in questo sinistro luogo, luci che si spengono accendono da sole, rubinetti che si aprono all’improvviso, singhiozzi, passi e inquietanti forze misteriose.
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