Un mare di idee per il tuo viaggio
Per il Ponte di Ognissanti vai in Grecia
Ognissanti è il giorno in cui, secondo la tradizione cristiana, si celebrano tutti i santi e in tutto il mondo per l’occasione si svolgono riti tradizionali e consuetudini che fanno parte del patrimonio culturale locale. Eppure in Grecia, Paese ortodosso, Ognissanti si celebra non a novembre ma dopo la Pentecoste e dunque alle porte dell’estate. In ogni caso si può approfittare dei giorni di festa per recarsi nel Paese ellenico per trascorrere una piccola vacanza alla scoperta in particolare del Peloponneso e di Delfi, approfittando di una calma che difficilmente si trova in estate quando i turisti che affollano città e siti archeologici sono tantissimi.
Il modo più veloce e sicuro per raggiungere la Grecia in traghetto è affidarsi a Grimaldi Lines: che si viaggi con passaggio ponte, in poltrona oppure in cabina, la comodità è assicurata, con la possibilità anche di dedicarsi a qualche svago presso le aree benessere, la piscina con solarium, i negozi e le occasioni di svago tra casinò e discoteche.
Viaggio in Peloponneso: da Corinto a Micene
Il Peloponneso è la terra delle dodici fatiche di Ercole, quella in cui Elena di Troia fu portata da Paride scatenando la guerra contro Sparta e dove il dio Pan, con le ninfe e driadi, si aggirava tra i boschi di Arcadia.
Per raggiungere questo leggendario territorio che è di fatto una penisola, bisogna superare il canale di Corinto, i cui lunghissimi lavori di costruzione terminarono nel 1893: è lungo 6 km e porta in Argolide, dove si trova Corinto, la città in cui, secondo la mitologia greca, è stata costruita Argo, la nave che ha portato gli Argonauti e Giasone alla ricerca del famigerato vello d’oro.
Il sito archeologico dell’antica polis sorge all’ombra del monte Acrocorinto, dove si venerava Afrodite: si possono ancora oggi distinguere l’agorà e il tempio di Apollo, oltre a vestigia romane figlie della conquista di Corinto da parte di Roma.
Chi ama la cultura della Grecia Antica troverà la sua soddisfazione in Peloponneso, che custodisce anche i resti di Sparta, Micene ed Epidauro. Di Sparta resta ben poco, se non qualche pietra e l’idea della sua grandezza ai tempi delle guerre con Atene: bisogna infatti sottolineare che a differenza della capitale greca, Sparta aveva una cultura militare poco dedita alle arti e alla filosofia, con pochissimi templi e siti monumentali in ogni caso scomparsi.
Il sito archeologico di Epidauro, tra i più importanti di tutto il Peloponneso, sorge tra boschi lussureggianti e ha nell’antico teatro il proprio luogo simbolo: si è ottimamente conservato e, grazie all’acustica straordinaria dovuta paradossalmente anche all’usura del tempo sul marmo, ospita oggi il Festival di Epidauro. Vi sono poi resti del tempio di Asclepio, il famoso dio della medicina, raggiunto dai fedeli per ottenere la guarigione di corpo e mente.
Epidauro è un sito UNESCO come lo è Micene, antica dimora del potente re Agamennone, costruita in cima a una collina: quella che Omero definiva “città ricca d’oro”, pare sia stata fondata da Perseo che, per renderla inespugnabile, chiese aiuto ai Ciclopi per erigere le mura che, ancora oggi, appaiono assai possenti. Tra i resti di sepolture ritrovate nell’antica Micene vi sono anche quelle di Agamennone e di sua moglie, a quanto pare assassina, Clitennestra.
Da Olimpia a Elafonisi
Il viaggio in Peloponneso in occasione del ponte di Ognissanti non può non portare nel luogo esatto dove, nel 776 a.C., sono nate le Olimpiadi: si tratta del sito archeologico di Olimpia, dove restano i monumentali resti dello stadio, della pista di atletica, del villaggio olimpico con tanto di alloggi e terme, il gymnasium e poi i templi. Tra i santuari più importanti c’è quello dedicato a Zeus, che scelse l’antica Olimpia per promuovere il suo stesso culto.
Il Museo Archeologico di Olimpia custodisce resti delle decorazioni di questo tempio, oltre a meravigliose sculture come la Nike di Peonio e l’Hermes di Prassitele. Non tutti sanno che a Olimpia si trovava anche l’officina di Fidia, uno dei più grandi scultori della Grecia Antica che realizzò, ad esempio, la statua di Zeus considerata una delle meraviglie del mondo antico.
Il tour nel Peloponneso prosegue alla volta della prima capitale della Grecia, Nafplio, graziosa località balneare che si stende all’ombra della Fortezza di Palamidi, costruita tra il ‘600 e il ‘700 sul fianco della collina di Acronauplia.
Per raggiungere questa roccaforte voluta dai veneziani e visitare i suoi otto bastioni che recano i nomi di eroi mitologici, bisogna salire più di 800 gradini: una volta in cima si può ammirare il bellissimo Golfo dell’Argolide e il Castello di Bourtzi, costruito nel ‘400 su un piccolissimo isolotto roccioso.
Più a sud si trova invece la pittoresca Malvasia, un borgo-fortezza nato sull’isola di Laconia, collegata con una diga alla terraferma: è difficile da vedere essendo nascosta dalle colline, ma l’impatto scenografico è davvero notevole, con il mare azzurro da un lato, le mura prospicienti le acque e il kastro che domina la città bassa.
A largo della costa meridionale del Peloponneso si trova Elafonisi, nota come “isola dei cervi”: non c’è luogo migliore per rilassarsi nel più classico dei paesaggi greci, con spiagge da sogno come quella di Simos e di Kalogeras, bagnate da acque che, anche a novembre, consentono qualche fugace bagno rigenerante. Chi ama lo snorkeling potrà scoprire, nelle acque di Elafonisi, anche i resti di Pavlopetri, una città sommersa risalente al 3000 a.C..
Da Mistra a Delfi
Risalendo il Peloponneso nell’entroterra più a nord, si trova la cittadina di Mistra, nata alle falde di quel monte Taigeto dove gli antichi spartani abbandonavano i bambini non ritenuti sani.
L’antica capitale bizantina, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, incanta con la sua duecentesca Fortezza di Villehardouin, col Palazzo del Despota con vista sulla Valle dell’Eurota e con la bellissima Chiesa di Agia Sofia, di cui si possono apprezzare il pavimento in mosaico e la cupola decorata. La città bassa invece custodisce i monasteri di Pantanassa, di Vrontochion e di Perivleptos, la cui cupola mostra affreschi che rappresentano al meglio l’arte medioevale.
Sono davvero moltissime le cose da vedere nel Peloponneso e con Grimaldi Lines si può raggiungere la Grecia approfittando di offerte e sostanziosi sconti, come quelli previsti sul viaggio di ritorno, prenotando dunque andata e ritorno.
Dal Peloponneso è facile raggiungere, superando il ponte di Antirrio, l’antica città di Delfi, ai piedi del monte Parnasso: è qui che re, uomini comuni ed eruditi come Pitagora, si recavano per avere risposte alle proprie domande dall’Oracolo di Delfi. Era la sacerdotessa Pizia a comunicare i responsi, seduta su uno scranno, con in mano corone d’alloro e piatti ricolmi di acqua: per raggiungerla bisognava percorrere una via sacra, lungo la quale vi sono ancora i resti di templi (thesauroi).
Visitando il sito archeologico di Delfi si distinguono i resti del Tempio di Apollo, del gymnasium, della fonte Castalia dove si purificavano i fedeli, del santuario dedicato ad Atena Promaia e dello stadio, dove si svolgevano le Soterie Delfiche e i Giochi Pitici, entrambi indetti per onorare il dio Apollo.
Nel Museo di Delfi sono custoditi reperti rivenuti tra le vestigia della città, dai Gemelli di Argo alle Tre Danzatrici fino all’Auriga in bronzo e alla pietra omphalòs che segnava il centro del mondo.
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