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Pasqua in Sardegna: Processione dei Misteri a Cagliari
L’Italia è un paese di navigatori, di poeti e soprattutto di santi: il legame con il cristianesimo è dunque fortissimo e lo dimostrano sia la presenza sul territorio di migliaia di chiese, sia di riti legati alle più disparate festività religiose presenti in calendario. Ebbene la Pasqua è l’evento cristiano che viene celebrato in lungo e in largo, dal nord al sud dell’Italia, con processioni e rituali che coinvolgono tutti i fedeli, in un’atmosfera di forte misticismo che finisce per catturare anche i non credenti. In Sardegna e precisamente a Cagliari, si svolge una delle più belle processioni dei Misteri, con il corteo che si insinua nelle stradine dei quartieri storici della bella città sarda, rievocando origini storiche che affondano nell’epoca della dominazione spagnola.
Le processioni durante la Settimana Santa a Cagliari
Per vivere appieno la Settimana Santa a Cagliari e respirare il misticismo che avvolge la città, basta imbarcarsi su uno dei traghetti per la Sardegna di Grimaldi Lines: la tratta verso Cagliari, uno dei porti di arrivo, si rivela rapida e sicura, grazie a navi tecnologiche e confortevoli dove non manca davvero nulla per trascorrere il tempo senza annoiarsi, tra aree ristoro, centri benessere e zona shopping.
Per comprendere al meglio Sa Pasca Manna, ossia la Santa Pasqua a Cagliari, è importante conoscere l’origine antica di questo momento che coinvolge l’intera cittadinanza, tra lugubri canti funebri e processioni che ricordano i momenti più importanti della Passione e della morte di Gesù Cristo. Sono stati gli spagnoli, durante la loro dominazione in Sardegna nel XVI secolo, a diffondere la tradizione di organizzare le processioni dei Misteri anche grazie alla collaborazione delle confraternite, che hanno assunto carattere prettamente religioso solo dal XVII secolo in poi.
La Settimana Santa a Cagliari prevede un calendario di eventi fittissimo che coinvolge i quartieri più antichi del capoluogo, ossia Marina, Castello, Stampace e Villanova, dove va in scena la prima Processione dei Santi Misteri o Is Misterius, il venerdì di Passione prima della Domenica delle Palme. Il corteo parte precisamente dall’Oratorio del Santissimo Crocifisso in Piazza San Giacomo ed è composto da sette statue realizzate nel ‘700 dall’artista Giuseppe Antonio Lonis: la processione, durante il suo percorso, sosta presso sette chiese, nelle quali le stesse statue fanno il loro ingresso, una per volta, tra preghiere e inni sacri. Alla testa del corteo si trova il messo della confraternita che organizza questo rito, il s’andandori, accompagnato da un gruppo di tamburini, seguito poi da vari simulacri e dalla Croce degli Attrezzi.
Un’altra Processione dei Misteri si svolge il Martedì Santo nel quartiere di Stampace e risale al 1670, affermandosi così come l’evento pasquale più antico di tutta Cagliari: non si conosce il motivo per il quale si svolge di martedì e probabilmente è legato non solo all’istituzione di questa processione per mano dei Gesuiti, ma anche a una probabile interpretazione sbagliata dei Vangeli.
Anche in questo caso sono sette le statue che formano il corteo, che parte dalla chiesa di San Michele, realizzate in legno nel ‘700 dal Lonis e raffiguranti la Passione del Cristo, dalla sua agonia nell’orto fino alla morte e comprensive della Madonna Addolorata.
Il Mercoledì Santo seguente, nell’Oratorio del Santo Cristo, in presenza delle consorelle ha luogo la vestizione a lutto della statua della Vergine Maria (anche nella Chiesa di Sant’Efisio a Stampace avviene in contemporanea un rito similare).
La Processione dei Sepolcri si svolge invece il Giovedì Santo e parte dalla chiesa di Sant’Efisio di Stampace di sera, alle ore 20:00: a trasportare la statua di Sant’Efisio listata a lutto sono i Confratelli del Gonfalone, che fanno così visita a sette chiese.
Il Giovedì Santo è anche il giorno del de S’Incravamentu: si tratta di un rito che si svolge nell’Oratorio del Santissimo Crocifisso, durante il quale nel primo pomeriggio prima si pone al centro della stanza lo scuro crocifisso ligneo e poi si apre la teca e si estrae la statua del Cristo morto per deporlo sulla croce, rivestendolo di panni in cotone profumato che verranno in seguito distribuiti ai fedeli. Dopo aver posto sul capo del Cristo una corona di spine, inizia così la veglia funebre tra lumi accesi e nenniri (vasetti dove hanno germogliato legumi e chicchi di grano).
Dal Venerdì Santo al s’incontru pasquale
L’arrivo del Venerdì Santo coincide a Cagliari con la suggestiva e commovente Processione del Cristo Morto che, partendo dalla chiesa di San Giovanni, arriva fino alla Cattedrale nel quartiere Castello.
I fedeli e i visitatori potranno ammirare la statua del Cristo Crocifisso posto al di sotto di un grande e candido baldacchino, seguito dalla Madonna che, col pugnale che trafigge il suo petto, trasmette tutto il suo dolore e la sofferenza per la morte di suo figlio.
Ad aprire il corteo ci sono gli stendardi risalenti al XVIII secolo e soprattutto i simboli principali della Passione, ossia i chiodi, il gallo, il mantello, la spada e i dadi utilizzati dai soldati romani.
Una processione simile si svolge nel quartiere Villanova di sera, con la lettiga che reca il corpo morto di Gesù, trasportata dai confratelli del Gonfalone tra tremolanti fiaccole accese, in un silenzio emozionante che assiste anche al passaggio di Maria Addolorata.
I riti della Settimana Santa a Cagliari proseguono il Sabato Santo con il rito Su Scravamentu, ossia la deposizione del Cristo dalla croce alla teca o lettiga, rivestito di pizzi e di veli. Questa giornata coincide anche con la vestizione della statua della Madonna, non più a lutto ma a festa, in attesa dell’attesissimo incontro (S’Incontru) con Gesù risorto nella mattina della Domenica di Pasqua. Il rito emozionante avviene solitamente in via Garibaldi, con il simulacro del Cristo vestito con una fascia rossa e quello della Madonna in abito azzurro e bianco: l’incontro è il simbolo massimo della Resurrezione avvenuta ed è seguito dall’ingresso delle due statue nella chiesa di San Giacomo per lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche.
La Pasquetta è solitamente il momento in cui tutti, tempo permettendo, organizzano qualche pic-nic per trascorrere la conclusione della festa all’aria aperta circondati dalla natura. A Cagliari però i fedeli attendono prima l’ennesima processione, quella di Sant’Efisio, celebrato sia per aver salvato la città nel ‘600 dall’avvelenamento di tutti i pozzi della città, sia per aver aiutato i sardi nella vittoria sui francesi nel 1793.
Chi decide di vivere la Settimana Santa a Cagliari avrà certamente la possibilità anche di visitare le bellezze di questa città affacciata sul Golfo degli Angeli, tra la Sella del Diavolo e lo Stagno di Molentargius. Basta passeggiare nel quartiere Castello per ammirare i monumenti simbolo di Cagliari, dalle torri dell’Elefante e di San Pancrazio alla Cattedrale con il Santuario dei Martiri sotterraneo, fino ad arrivare al Bastione di Saint Remy che porta alla panoramica terrazza Umberto I.
Da non perdere infine una visita alla Cittadella dei Musei, comprensiva dell’imperdibile Museo Archeologico dove sono conservati reperti come le statue di Mont’e Prama e quella della divinità egizia Bes.
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