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La Festa di Mori e Cristiani di Bocairent a Valencia
La Spagna e l’Italia sono due paesi molto simili dal punto di vista culturale: entrambi infatti custodiscono gelosamente tradizioni molto sentite dalla popolazione, spesso legate alla devozione per un santo, a eventi religiosi (si pensi ad esempio alla Semana Santa di Siviglia) oppure a episodi storici che hanno segnato una città o borgo. A due passi da Valencia, una città espressione massima del modernismo grazie all’opera ingegneristica di Santiago Calatrava, si trova il borgo di Bocairent: è qui che si svolge la folkloristica Festa dei Mori e Cristiani, che però coincide anche con i festeggiamenti in onore di San Biagio. Bocairent dal 7 all’11 febbraio vive, dunque, momenti di festa, divertimento e misticismo, in un connubio tra sacro e profano che rende questa festa uno degli eventi imperdibili per chi decide di visitare la Spagna in pieno inverno.
Alla scoperta della Festa di Mori e Cristiani di Bocairent
Bocairent è un borgo scenografico situato a 129 km da Valencia e nel cuore dell’omonima comunità autonoma: è un piccolo gioiello di pietra, circondato dai monti della Sierra de Mariola che gli fanno da cornice naturalistica.
Chiunque voglia raggiungere questo borgo medioevale dalle origini arabe, potrà imbarcarsi su uno dei traghetti per la Spagna della compagnia navale Grimaldi Lines: i porti di partenza sono Porto Torres e Civitavecchia, mentre quello di arrivo è Barcellona. È possibile prenotare online e approfittare delle molte offerte presenti sul sito, con sconti dedicati a bambini di età inferiore a 12 anni e over 60.
Ebbene, la Festa dei Mori e Cristiani di Bocarent non è un unicum in Spagna, essendo un evento comune ad altre città del Paese e soprattutto a quelle della comunità valenciana. Certamente la celebrazione di Bocairent è considerata non solo la più intensa e suggestiva, ma anche una delle più antiche: per 5 giorni ogni strada e piazzetta della cittadina si anima di parate, danze in paso doble, fuochi pirotecnici e anche processioni in onore di San Blas (San Biagio da Sebaste).
L’evento storico rievocato per l’occasione è la cacciata dei Mori da Bocairent e le sue origini pare siano legate alla Festa del Soldato dei primi anni del ‘700, con Filippo V che autorizza l’uso della polvere da sparo nel corso dei festeggiamenti. La decisione di unire la festa storica a quella religiosa in onore del patrono è stata presa nella metà dell’800, probabilmente per imitare una festa similare che si svolgeva in quegli anni ad Alcoy.
Durante il primo giorno di festa, venerdì 7 febbraio, si organizza la Nit de Caixes dopo il vespro, con il corteo in abiti d’epoca, lampade e tamburelli: i figuranti, che indossano lo scialle tipico di Bocairent, annunciano alla cittadinanza che San Biagio è il loro patrono. Questa proclamazione è avvenuta storicamente nel 1632, dopo che il santo ha miracolosamente salvato la cittadina dall’epidemia di difterite che si stava diffondendosi a macchia d’olio in Spagna.
Il giorno seguente inizia la entrada degli eserciti a Bocairent, articolata però in due momenti: dopo l’azabandiera e l’inno cantato in onore della città, c’è la presentazione delle bande musicali che accompagneranno il corteo composto da più di 2000 persone; segue la piccola sfilata delle fanciulle di re Jaume I, le quali nel 1245 fecero il loro ingresso a Bocairent, in quel momento dominata dai Mori, al seguito del cavaliere d’Oriz.
Dopo le ancelle, arriva il momento dell’entrata in città delle due schiere di eserciti, cristiano e ottomano, tra cavalli, stendardi issati al cielo, schiere di schiavi, danze allegre e musica suonata da dolçainas (simili a flauti) e timpani. Il corteo si ferma in Plaza del Ayuntamiento.
Il terzo giorno di festa è dedicata interamente alla devozione per San Biagio, con la ofrenda prima e la processione poi: la statua del santo, accompagnato dalla reliquia e la scritta Sant Blai, raggiunge la piazza centrale di Bocairent tra campane in festa e candele tenute in alto al grido “vitols al patrò sant Blai”. Questo è uno dei momenti più suggestivi della festa religiosa ed esprime al meglio quanto i cittadini di Bocairent amino il proprio patrono, celebrandolo degnamente con fede e gratitudine.
Bocairent: cosa vedere in città durante la Festa dei Mori e Cristiani
Il momento più scenografico della Festa dei Mori e Cristiani è la rievocazione vera e propria della battaglia, preceduta però dall’incontro dialettico tra le due ambasciate, cristiana e moresca. Il dialogo, prima civile, prende presto toni accesi fino ad arrivare alla dichiarazione di guerra: i due eserciti quindi si sfidano nella conquista del castello di Bocairent, con scoppi di polvere da sparo che rimbombano nella città, colpi di moschetti e archibugi. A prevalere saranno i cristiani alla guida di Don Giovanni d’Austria.
L’ultimo giorno delle celebrazioni è dedicato a Gesù Cristo e si svolge essenzialmente presso l’Eremo di Sant Crist del XVI secolo, con la Strada del Calvario, solitamente austera e semplice, vestita letteralmente a festa. In questa giornata si svolge in particolare l’Esproprio del Moro, con l’amabsciatore nemico e sconfitto che si spoglia di ogni bene materiale e veste regale, per abbracciare la fede cristiana.
Trovarsi a Bocairent in occasione della Festa dei Mori e Cristiani e delle celebrazioni in onore di San Biagio, permette ai visitatori di visitare il borgo, a partire ovviamente dal Museo dedicato a questo evento, nel quale sono conservati abiti tradizionali, spartiti e vecchi programmi legati alle 9 compagnie che partecipano attivamente alle celebrazioni.
Il modo migliore per visitare Bocairent è percorrere la Ruta Magica, una strada che parte da Plaza del Ayuntamiento e, costeggiando edifici del XVII e del XVIII secolo, porta al Mirador de les Covetes dels Moros. Si tratta di un balcone panoramico con vista su queste grotte scavate nelle nuda roccia e utilizzate, tra il X e l’XI secolo, come granai.
La strada prosegue e, superando il ponte Darrere la Vila sul fiume Calrià, raggiunge le Covetes del Colomer, per poi portare i visitatori alle case sospese affacciate a precipizio su un burrone. La Ruta Magica porta infine alla grotta en Gomar, all’interno della quale sono stati rinvenuti reperti preistorici.
Aggirandosi per le vie di Bocairent, magari dopo aver sorseggiato un goccio di liquore herbero tipico del posto, si incontrano edifici di grande interesse storico, dalla Plaza de Toros in passato frequentata da famosi toreri, alla Chiesa Parrocchiale costruita nel 1516 in stile gotico, dentro la quale sono conservate numerose opere d’arte tra le quali un magnifico El Salvador del Segrelles e la Cappella di San Biagio in ricchissimo stile churrigueresco.
Sono molti gli eremi presenti a Bocairent (bellissimo l’Ermita de Sant’Joan del XIII secolo costruito in malta e pietra ), così come sono tanti i musei, a dispetto delle piccole dimensioni del borgo: da non perdere il Museo Archeologico “Vincent Casanova” ricco di reperti dell’Eneolitico e del Neolitico, il Museo Parocchiale con una delle più ricche collezioni di arte sacra di Spagna e il Museo Paleontologico, che racconta l’evoluzione della storia dell’uomo anche attraverso preziosi resti fossili.
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