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Autunno siciliano: sagre del ficodindia e delle castagne
Chi ama l’autunno attende questa stagione con tanta speranza e aspettativa, immaginandosi giornate trascorse in giro per i boschi avviluppati da una leggera foschia e con le fronde dipinte dei colori caldi del foliage, per poi tornare nel tepore della propria casa con una cioccolata calda davanti al camino. L’autunno è anche la stagione in cui si raccolgono i primi frutti di madre natura, come ad esempio funghi, castagne o anche i fichidindia: questi ultimi due prodotti caratterizzano eventi e sagre anche nella regione Sicilia, molte delle quali sono antichissime, contribuendo a far conoscere le castagne e i fichidindia siciliani anche nel resto d’Italia.
Il modo più facile per raggiungere la Sicilia e partecipare a queste sagre autunnali è imbarcarsi su uno dei traghetti della flotta Grimaldi Lines: si tratta di navi moderne con servizi a bordo che soddisferanno grandi e piccini, tra aree giochi e benessere, punti ristoro e negozi dove poter acquistare prodotti che contribuiranno a rendere il viaggio una vera coccola.
Le più belle sagre del ficodindia in Silicia
Il ficodindia è quel caratteristico frutto con la buccia ricoperta di spine e una polpa gelatinosa agrodolce che tanto stuzzica il palato: di origine messicana, ha trovato in regioni come la Calabria e soprattutto la Sicilia le aree perfette, anche climaticamente, per la sua coltivazione. La leggenda narra che i turchi consideravano questo frutto velenoso e lo importarono sull’isola per avvelenare tutti i suoi abitanti considerati infedeli, ma Dio rese i fichidindia assai dolci e dalle miracolose proprietà benefiche.
San Cono è considerata la patria del ficodindia e qui si produce una varietà DOP chiamata “bastardone”, più grande e di altissima qualità grazie alla tecnica della scozzolatura. La Sagra del ficodindia a San Cono va in scena dal 1984, con stand dove è possibile degustare questi frutti declinati in confetture, rosoli, gelati, mostarde e persino prodotti di cosmetica.
Molto antica è anche l’Opuntia Ficus-Indica Fest, la sagra dedicata a questo frutto nella cittadina di Roccapalumba, nota soprattutto per l’Osservatorio Astromico di Pizzo Suaro. Nel “paese delle stelle” la festa si svolge a fine ottobre, con 3 giorni dedicati a mostre, esibizioni folkloristiche, balli, musica e visite guidate alla scoperta del patrimonio artistico e storico della cittadina. Non mancano ovviamente le occasioni per degustare il ficodindia e in particolare decotti dalle proprietà antinfiammatorie e il liquore.
Nel borgo di Alimena, nel palermitano, l’esaltazione del ficodindia avviene durante la festa dei primi di ottobre, con incontri letterari e stand dedicati all’artigianato con tessili realizzati con la fibra di questa pianta. La sagra di Alimena permette ai visitatori di assaggiare le bucce fritte del ficodindia ma soprattutto una vera leccornia tipica del territorio, ossia il masticuttè: si tratta di una caramella preparata con la mostarda ricavata dal frutto, con aggiunta di pepe, farina e cannella. Alla stessa mostarda è dedicata la sagra di Militello in Val di Catania: due weekend saranno dedicati a questa tipicità del posto, servita ai visitatori in piccole coppette di terracotta, decorate poi con noci o mandorle tostate. A rendere ancora più piacevole l’atmosfera in questo angolo della provincia di Catania ci sono i carretti siciliani che sfilano per le vie del borgo accompagnati dalle bande musicali e da gruppi folkloristici.
Come non citare poi la sagra della castagna a Santa Margerita di Belìce, paese legato al Gattopardo di Tomasi di Lampedusa: si tratta di un evento che permette a tutti i più curiosi di fare tour non solo tra le innumerevoli bellezze della cittadina a partire dal Palazzo Filangeri Cutò, ma anche tra le piantagioni di ficodindia. A Santa Margherita di Belìce se ne producono infatti tre gustosissime varietà: la Muscaredda bianca, la Sanguigna rossa e la Sulfarina più giallastra.
Le sagre delle castagne da non perdere in Sicilia
In Sicilia l’albero di castagno è una specie autoctona e ci sono zone dove ve ne sono in abbondanza, come ad esempio il bosco di Piano Pomo in cui spiccano anche maestosi agrifogli, il Bosco della Ficuzza e l’area di Castelbuono nelle Madonie.
La patria indiscussa delle castagne in Sicilia è senza dubbio Mezzojuso, in provincia di Palermo, paesino nato all’ombra della rocca di Busambra. A fine ottobre qui si svolge una frequentatissima sagra dedicata alle castagne con gli immancabili stand dove degustare questi frutti, soprattutto le caldarroste, con balli in piazza, esibizioni degli sbandieratori ed escursioni nei castagneti limitrofi al borgo. Mezzojuso ospita anche interessantissimi laboratori sul restauro dei volumi antichi, mostre sulle origini albanesi della cittadina attraverso splendide icone e imperdibili spettacoli dei caratteristici pupi siciliani.
La sagra di Montagnareale, nel messinese, viene organizzata dal 1974: la castagna viene offerta ai visitatori cruda oppure arrostita, assieme ad altre preparazioni che non mancheranno di stuzzicare i palati, anche quelli più esigenti, dalle torte, al miele fino al pane e alla gustosa crema di castagne. Una sosta a Montagnareale permette anche di immergersi nella natura incontaminata circostante, con escursioni verso il vicino fiumiciattolo tra antichi palmenti, frantoi e soprattutto un vecchio mulino.
Nel cuore del Parco Nazionale dell’Etna sorge il borgo di Trecastagni. Molti potranno pensare che il riferimento all’albero di castagno sia palese, ma in realtà il nome del paesino rimanda a tre martiri, appunto tres casti agni. In ogni caso anche qui si svolge a ottobre la Festa del Castagno, con il suo fulcro nella centralissima Piazza Marconi. La particolarità di questa sagra autunnale è quella di focalizzare l’attenzione non solo sulla castagna, ma anche sull’albero, il cui prezioso legno viene finemente lavorato dagli artigiani, i quali creano manufatti di grande bellezza, esposti sulle bancarelle del mercatino installato nel cuore del borgo. Durante la sagra non mancherà l’occasione di organizzare una gita alla scoperta del territorio, tra i coni vulcanici di Gorna e Ilice, ma anche nei boschi di castagni e querce, tra i quali si cela la suggestiva Cappela dei Martiri.
Ci sono località in Sicilia dove il mese di ottobre è dedicato proprio alla valorizzazione dei frutti del territorio: si pensi ad esempio a Floresta, dove nell’ambito dell’evento Ottobrando si celebrano una serie di prodotti, come ad esempio il suino nero dei Nebrodi, la provola delle Nebrodi e anche le castagne, in una sagra che vede questi frutti protagonisti assieme alle mele.
Stesso discorso vale per Zafferana Etnea, nota come la “perla dell’Etna”, borgo letteralmente immerso nella natura selvaggia e incontaminata del Parco Nazionale dell’Etna: la sagra delle castagne e del vino si inserisce in un fitto calendario di eventi noto come “Ottobrata Zafferanese”, con manifestazioni gastronomiche, musicali e artistiche che hanno il proprio punto focale in Piazza della Ragione, Piazza Belvedere e Piazza Umberto I.
Per partecipare a queste sagre dedicate alla castagna o al ficodindia, conoscendo dunque la Sicilia anche dal punto vista gastronomico, non serve altro che acquistare un biglietto sul sito Grimaldi Lines e approfittare delle tante offerte per traghetti verso l’isola, con tariffe convenienti e sconti per gli over 60, per i minori di 12 anni e per i residenti della Sardegna e della stessa Sicilia.
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