Un mare di idee per il tuo viaggio
Corfù: La principessa dello Ionio
Arrivando con la nave a Corfù, l’immagine che si presenta ai nostri occhi ci dà la sensazione di sognare un paesaggio da favola, mentre ci avviciniamo lentamente al porto. Il sole non è ancora comparso, e le nubi basse creano l’illusione di una scena da film.
Corfù ci si presenta con il suo volto migliore. Sorprendente e unica in modo particolare, è come un pacco a sorpresa che rivela tesori nascosti.
Corfù: ricca di storia, di miti, di tradizioni e di singolari bellezze, alcune naturali e altre create dagli uomini che l’hanno indelebilmente segnata con le proprie tracce dall’antichità fino ad oggi.
Un’isola la cui fama, sin dall’antichità, ha raggiunto ogni angolo del globo.
Un’isola che riesce a commuovere i viaggiatori più esigenti.
Corfù vi incanterà ancora di più non appena inizierete a percorrerla, scoprendone le incomparabili bellezze storiche e culturali. Vi conquisterà con le acque in cui vorrete nuotare. La sua cucina vi farà innamorare, e la sua storia vi affascinerà, presentandovi i personaggi che legarono il proprio nome all’Isola dei Feaci, come racconta la mitologia greca.
I Feaci, popolo mitologico, erano noti a Omero.
Erano amati dagli dèi. Si distinguevano per il grande senso dell’ospitalità, che Omero descrive narrando il salvataggio di Ulisse da parte di Nausicaa nell’“Isola dei Feaci”.
Erano pacifici, laboriosi, allegri, amanti del buon cibo, dei bagni, dell’amore, delle canzoni. Rinomati per le loro pregevoli imbarcazioni.
Le navi non avevano remi né timone, e solcavano i mari come creature alate, privilegiate da Poseidone.
Il 1861 segna l’inizio di una storia associata ad un tragico personaggio che lega il proprio nome all’isola: la principessa Sissi.
Dopo una vita tempestosa, la principessa approda all’isola con lo yacht “Victoria & Albert”, concessole dalla regina Vittoria.
A Corfù la riceve il governatore britannico Sir Henry Strokes, che le mette a disposizione la propria residenza di campagna, la villa “Mon Repos”.
La principessa, la cui vita ha ispirato un film, è colpita da Corfù.
La vita a Corfù la conquista: in seguito acquista la “Villa Vraila” e la fa restaurare.
Il restauro è influenzato da diversi stili, tra cui quello ellenico, romano, ionico ma anche dall’architettura pompeiana. Nei giardini sono collocate molte sculture e statue di eroi della mitologia e della storia greca. Una di esse, quella dell’“Achille morente”, raffigura l’eroe colpito al tallone dalla freccia avvelenata, ed è ancora oggi una delle principali attrazioni dell’isola.
Si tratta dell’“Achilleion”.
La decorazione della villa riflette l’ammirazione e l’amore della principessa per l’antica Grecia.
L’entrata è arricchita da numerose statue, e nel peristilio campeggiano busti di filosofi e di dèi, e un ritratto dell’imperatrice Sissi.
Il soffitto è decorato da un grande affresco del pittore italiano Galloppi, che rappresenta le quattro stagioni. Oggi la villa è stata trasformata in museo, aperto tutti i giorni dalle 8 del mattino fino alle 19:00, e il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 8 alle 14:30.
Partendo dal centro cittadino, la prima passeggiata spetta di diritto alle pittoresche stradine.
Ci si ferma per un caffè al Liston, nel “cuore” della vecchia Corfù.
Passeggiamo sulla Spianada, la più vasta piazza dei Balcani, che ospita anche partite di cricket. A un’estremità della Spianada si trova il Boschetto, un piccolo parco, dove si può ammirare la statua del filelleno Lord Guilford. Ci rimarranno sempre impressi nella memoria gli stretti vicoli del Campiello, e il più antico edificio di Corfù al numero 18 della Via Filellinon. I Palazzi (Anaktora) che visiteremo formano l’imponente edificio sul lato settentrionale della piazza, che ospita il Museo di Arte Asiatica.
Ci dirigiamo verso il mare. La spiaggia di Glyfada “guarda” l’Adriatico. Il percorso è piacevole e la spiaggia ben organizzata, lambita dall’acqua verdeazzurra.
Tra le nostre mete preferite c’è la spiaggia di Paleokastritsa. La zona è famosa per le sue acque profonde, che attirano i subacquei di tutto il mondo.
Sulla strada per Kanoni, dove si trova Pontikonisi, sostiamo al famoso Mon Repos, nome che significa “il mio riposo”.
Prendiamo come punto di riferimento Pontikonisi, vicino all’aeroporto.
Tra le località da visitare, assolutamente è Kassiopi.
La tappa successiva è il monastero di Pantokratoras, costruito nel 1347, che sorge a un’altezza di 914 metri.
A Corfù il viaggio non finisce mai. Si può visitarla quante volte si vuole, scoprendo ogni volta nuove cose che ci conquistano. Anche l’esplorazione gastronomica dell’isola è aff
ascinante.
Il Sofrito e la Pastitsada sono due classici, ma non sono le sole opzioni. Negli ultimi anni, la cucina corfiota ha conosciuto un ulteriore sviluppo, senza però abbandonare la tradizione, ed è quindi in grado di offrire piatti che soddisfano i palati più esigenti. Tra gli eccellenti ristoranti dell’isola, molti sono ubicati in punti di particolare pregio, e fanno viaggiare il visitatore nel tempo e nello spazio. Lo stesso vale per i bar e i caffè.
Sarebbe però una negligenza trascurare i prodotti locali, davvero incomparabili. Vi colmeranno di aromi inconfondibili e stimoleranno i vostri sensi. Cercateli nei negozi della città o nelle escursioni sull’isola.
Se visiterete Corfù durante il periodo della Pasqua greca, vivrete un’esperienza unica, che non vi stancherete di raccontare. Un’immersione incomparabile negli usi e costumi locali.