Un mare di idee per il tuo viaggio
Roma vintage, in Vespa con Audrey Hepburn
Percorriamo la Capitale sul mitico “Vespino”, d’epoca o moderno, tra centro storico, luoghi famosi, monumenti e quartieri pittoreschi.
di Roberta Rianna
Non è la Roma decadente della Grande Bellezza. Né quella onirica di “Marcello, come here” nella Dolce Vita. Tantomeno Suburra. La città che raccontiamo è aria friccicarella, foulard al vento, una Vespa che sfreccia tra i vicoli e scompiglia i capelli. È quella di Vacanze Romane, leggera e libera, che riavvolge il nastro sulle insegne “drogheria” e angurie a 300 lire al chilo, bancarelle e barbieri piacioni. La capitale in bianco e nero che nulla c’entra – e forse nulla sa – di Giunte, governi e periferie. Che se ne infischia di sampietrini divelti, Ztl e imbuti all’ora di punta sul Raccordo Anulare.
«Ami davvero Roma? Allora salta giù dal mio taxi». Mai incitazione fu più opportuna di quella di un tassista a Laura Magni, autrice di Clup Guide. Perché solo così, dal suo ventre, puoi comprendere questa città “materna, sorniona, sdrucita, regale”. Metropoli di obelischi e immense chiese, ancora oggi accarezzata dal Ponentino, con le lucciole d’estate a Villa Borghese; romantica fino allo sfinimento sulle sponde del Tevere, che poco importa non sia più biondo.
E li vedi gli americani puntare il Cupolone oltre il fiume. «That’s amazing», è incredibile, li senti dire. E giù di Instagram Stories con l’hashtag #vacanzeromane, intramontabile come il film di William Wyler. La pellicola che nel 1953 narrò le gesta della principessa Anna e del giornalista Joe Bradley, facendo impennare le vendite della Piaggio.
Allora, forza, inforca il Vespino e “daje er gas”. Ma senza superare i trenta, perché a sgommare dev’essere il cuore. Ora sì che sei dentro il film. Tu Gregory Peck, lei Audrey Hepburn. Avvinghiati come se non ci fosse un domani nella Città Eterna.
Si parte da Via delle Quattro Fontane, un tempo la “Strada Felice” costruita da Papa Sisto V per collegare le basiliche e orientare i pellegrini. Inizia da Palazzo Barberini – dimora regale di Anna che oggi ospita la Galleria Nazionale di Arte Antica – la visita vintage di Roma su una Vespa d’epoca organizzata da HR Tours (info www.hrtours.com). Sosta successiva in Piazza della Repubblica con le Terme di Diocleziano e poi, giù lungo Via dei Fori imperiali, fino all’Arco di Settimio Severo, dove i protagonisti di Roman Holidays si incontrano per la prima volta. Pochi chilometri per raggiungere Via Margutta 51, la leggendaria casa del giornalista nella “via degli artisti”. Ancora oggi, in questa strada di pittori e scultori, il tempo pare essersi fermato agli anni Cinquanta. E sembra di vederlo passeggiare Joe.
Si prosegue per Fontana di Trevi. Ma mica per tagliare i capelli come la principessa. Piuttosto per lanciare una monetina ed esprimere un desiderio: quello di “tornare a Roma”, che puoi star certo si avvererà. E tornerai anche in Piazza di Spagna, la regina della Capitale, per gustare un gelato ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti. Proprio come Audrey nel film. E come la principessa, perché non sederti in un bar in Piazza della Rotonda? E poi, magari, visitare il Pantheon con il suo “occhio di luce”, il foro centrale che illumina le tombe dei re d’Italia: Vittorio Emanuele II, Umberto I e la regina Margherita.
La fuga in Vespa è lungo via del Teatro Marcello con due soste d’obbligo: la prima al Colosseo, dove oggi è consentito l’accesso al Belvedere (per visite guidate www.coopculture.it); la seconda in Piazza Venezia con il Complesso del Vittoriano e la tomba del Milite Ignoto, sorvegliata giorno e notte dalle guardie di Stato.
Il viaggio termina a Castel Sant’Angelo, a pochi passi da San Pietro, ma non prima di aver fatto un salto alla Bocca della Verità. Mettiti in fila, porgi la mano e occhio a non farti mordere: la leggenda narra che, se menti, non hai scampo. E guai a tradirla Roma.