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Pasqua e Pasquetta a Enna: Processione delle Confraternite
Come avviene in gran parte d’Italia, anche in Sicilia la Settimana Santa che introduce alla Pasqua è vissuta molto intensamente, tra rituali religiosi che avvolgono l’isola in un’atmosfera profondamente mistica che coinvolge non solo i fedeli cristiani ma anche i non credenti. Gli eventi pasquali in Sicilia entrano di diritto nel patrimonio culturale dell’isola, essendo carichi di significati ancestrali e tradizioni dalle radici antichissime. Si pensi ad esempio alla visita ai Sepolcri a Palermo, alla processione della Madonna “vasa vasa” a Modica, al ballo dei diavoli nel comune di Prizzi e alla Processione delle Confraternite di Enna. Proprio presso il capoluogo di provincia più alto di tutta Italia si svolge uno dei più suggestivi e antichi riti pasquali di tutta la Sicilia, le cui origini spagnole prorompono al cospetto delle tante confraternite che organizzano questo evento che richiama a Enna fedeli e turisti da tutta l’isola e non solo.
Come si svolge la Processione delle Confraternite a Enna
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Durante il periodo pasquale, Enna si anima di riti e processioni che hanno come unico scopo quello di rievocare tutti i momenti salienti della Passione del Cristo: si tratta di eventi che hanno un forte simbolismo, la cui origine spagnola ha permesso loro di essere spettacolari e molto suggestivi.
La dominazione spagnola in Sicilia non è stata breve, ma è durata ben 2 secoli, dal 1400 al 1700 circa e questo ha permesso una commistione culturale che si riflette nella lingua, nelle architetture, nella cucina e anche nelle tradizioni pasquali.
Ad esempio, l’introduzione delle confraternite si deve proprio agli spagnoli: in passato a Enna esistevano scorporazioni, ma erano per lo più legate ai mestieri e alle arti; col passare del tempo queste associazioni hanno cominciato a dedicarsi alla carità e all’assistenza dei bisognosi in ricoveri, negli ospedali e anche nelle carceri. Dal 1600 in poi le confraternite acquisiscono definitivamente una connotazione prettamente religiosa, proponendosi di diffondere i valori cristiani, non senza però godere di particolari privilegi.
Le confraternite di Enna sono sedici oggi e sono loro che organizzano una delle più emozionanti Processioni dei Misteri di tutta la Sicilia: sfilano con la loro divisa, composta da una tunica bianca, legata alla vita da una cordicella, che copre anche il volto e la testa coronata da rami di vite intrecciati tra loro; la mantellina ha un colore diverso per ciascuna delle confraternite, mentre scarpe e pantaloni neri completano il vestiario dei confrati.
Alla processione del Venerdì Santo partecipano circa 3000 componenti delle confraternite, di ogni ceto sociale ed età, distinte tra loro da bandiere e croci: l’ordine di sfilata dipende solo dall’anno di nascita delle stesse associazioni, le quali in ogni caso accompagnano le vare ossia i gruppi scultorei raffiguranti il Gesù morto e la Vergine Maria Addolorata.
Oltre all’impatto scenografico della Via Crucis di Enna, illuminata dalla luce soffusa di ceri e tenui lampioni, a colpire chi assiste a questa marcia funebre è proprio il passo molto cadenzato, come se i portatori volessero supportare la Madonna sofferente per la morte del suo unico figlio.
La Processione delle Confraternite si svolge secondo rituali molto precisi, parte dal Duomo di Enna (dove le confraternite giungono dopo aver fatto una sosta nella Chiesa dell’Addolorata al cospetto del fercolo della Madonna Addolorata) e vi ritorna alla sua conclusione, con i confrati che poi tornano alle chiese di appartenenza, dove si rifocillano con fave bollite, biscotti e un bicchiere di vino.
Alla testa della processione c’è la Confraternita della SS Passione, fondata nel 1660 grazie a una bolla emessa dal Vicerè di Sicilia: è facile individurane i componenti dalla mantellina scarlatta e dai vassoi che recano in mano, contenenti i Misteri legati alla vita e alla morte del Cristo.
Tra i 25 simboli, compaiono ad esempio il gallo legato al rinnegamento di Pietro, la corona di spine posta sul capo del Cristo flagellato, il velo utilizzato dalla Veronica per asciugare il volto santo, la croce, i chiodi della crocifissione e ovviamente la sindone con la quale il corpo di Gesù morto è stato deposto nel sepolcro.
Pasqua e Pasquetta a Enna, tra confraternite e pic-nic
La più antica tra le confraternite di Enna è quella del Santissimo Salvatore, essendo stata fondata nel lontano 1261, quando era una semplice associazione che riuniva agricoltori, gabellieri e contadini: i suoi componenti indossano la mantellina gialla decorata dalla croce di Malta rossa e, dal 1672, hanno l’onore di trasportare la teca con all’interno la statua del Cristo morto. La Domenica in Albis, ovvero la domenica successiva alla Pasqua, questa confraternita trasporta il simulacro di Gesù Risorto.
L’Arciconfraternita delle Anime Sante del Purgatorio è stata invece fondata nel 1615, quando a comporla erano soprattutto speziali, medici e nobili: si riconoscono dalla mantellina nera propria della Compagnia della Morte, decorata con un lugubre teschio posto su femori incrociati.
Il simulacro della Madonna dei 7 Dolori è trasportato dai componenti della Confraternita di Maria SS Addolorata, formatasi nel 1875 e riconoscibile dalla mantella viola.
Ben più recenti sono la Confraternita del SS Crocifisso di Pergusa (l’unica che veste i suoi membri di una divisa similare a quella delle confradias tipicamente spagnole con tanto di cappello a punta) e quella di Sant’Anna, fondata sostanzialmente da laici e contraddistinta dalla mantellina marrone.
Discorso leggermente diverso vale per la Confraternita di Maria SS della Visitazione risalente al 1874, a differenza delle altre congregazioni, non sfila durante la Via Crucis del Venerdì Santo ma attende il corteo in Duomo, per assistere così ai rituali dello svelamento della croce e del suo scoprimento.
Dopo la Processione delle Confraternite e la veglia pasquale durante il Sabato Santo, arriva uno dei momenti clou della Settimana Santa di Enna, ossia l’incontro la domenica di Pasqua tra il Salvatore Risorto e la Vergine Maria, il cui simulacro parte dal Santuario di San Giuseppe: l’evento carico di gioia e di emozione si svolge sul sagrato del Duomo, con le due statue che, grazie ai portatori, corrono l’una verso l’altra, con la Madonna che perde il suo velo nero luttuoso, al suono delle campane che inondano l’aria con le sue note di festa.
Una volta trascorsa la Pasqua, arriva il Lunedì dell’Angelo o Pasquetta, da trascorrere magari presso la Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa, che tanto ha ispirato scrittori come Cicerone e Ovidio, oppure nella Selva Pergusina, organizzando nel bosco lussureggiante pic-nic durante i quali sbocconcellare cibi tipici del periodo come le pecorelle di pasta reale “Pupi cull’ovu” e l’agnello con le patate.
Chi ha intenzione di vivere la Settimana Santa a Enna e godersi la Pasquetta nei suoi dintorni, esplorando le bellezze naturalistiche circostanti, potrà raggiungere la Sicilia imbarcando il proprio camper o un minibus sul traghetto Grimaldi Lines: non solo viaggerà comodo anche una volta sbarcato a terra, ma potrà usufruire anche di uno sconto del 30% su alcuni servizi a bordo (consumazione presso il self-service o il ristorante à la carte).
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