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Non la solita Barcellona
tour alla scoperta di luoghi bellissimi ma poco conosciuti
Che Barcellona sia una delle città più affascinanti e visitate d’Europa, è un dato di fatto: ogni anno, milioni di turisti si riversano nelle vie della capitale catalana per ammirare le sue attrazioni e la sua anima cosmopolita. È anche vero, però, che molti visitatori si limitano a seguire i soliti circuiti turistici, finendo per identificare Barcellona esclusivamente con la Sagrada Familia, il Parco Güell e la Rambla.
Stiamo ovviamente parlando di luoghi iconici, giustamente famosi e celebrati, che esaltano la parte più sontuosa e vivace della metropoli. Per chi però predilige percorsi meno scontati e desidera approfondire aspetti diversi di questa sorprendente ed enigmatica città, vogliamo proporre un tour alternativo di Barcellona.
Questa proposta si inoltra in itinerari meno convenzionali e svela luoghi sorprendenti, particolari o semplicemente meno inflazionati, per godere della città da un diverso punto di vista.
1. Sant Pau del Camp: Chiesa ed ex monastero
Situato a circa 1 km dal porto di Barcellona, il complesso di Sant Pau del Camp è un’oasi di tranquillità nel vivace quartiere di Raval. In origine sorgeva in una zona di campagna, appena fuori Barcellona e da qui deriva il suo nome. Successivamente venne inglobato nel conglomerato urbano, grazie a un rifacimento delle mura cittadine.
L’ex monastero, uno dei più antichi della città, risale al X secolo. La Chiesa di Sant Pau del Camp, a croce greca, rappresenta un raro esempio di architettura romanica catalana, con alcune influenze dovute alle diverse fasi di costruzione, come le belle colonne visigote all’ingresso e la sala capitolare in stile gotico.
Il suggestivo chiostro, perfettamente conservato, è la punta di diamante del complesso. Le sue arcate, di chiara derivazione musulmana, lo rendono un esempio unico in Europa. Passeggiare in questo luogo fuori dal tempo, in piacevole contrasto con il trambusto cittadino, è un’esperienza quasi mistica.
2. Mercato de Sant Antoni
Addentrandosi nella città, percorrendo circa 800 m, si entra nel quartiere di Sant Antoni, uno dei più trendy di Barcellona, per visitare il suo caratteristico mercato. Pur essendo il più grande della città, è molto meno turistico del famoso mercato della Boqueria, per tale motivo conserva ancora un’atmosfera autentica.
L’edificio che ospita il mercato di Sant Antoni è una sorprendente e affascinante costruzione in ferro di stile modernista, costruita a fine 800 e recentemente restaurata con ottimi risultati.
Il mercato, prettamente alimentare, è molto vivace e accoglie anche diversi bistrot. In alcuni giorni della settimana è presente il mercato degli Encants che commercia abiti, bigiotteria, oggettistica e souvenir. Di domenica il mercato si trasforma nel paradiso dei collezionisti, con un vivace scambio di libri, vinili, francobolli e fumetti usati.
3. Giardino Botanico Storico
Proseguendo verso la collina di Montjuïc, un’altura di 173 m ricchissima di parchi, musei e altre attrattive, si può incontrare un luogo magico, che per la sua posizione defilata passa quasi inosservato: il Giardino Botanico Storico.
Questa oasi verde ha la particolarità di essere stata realizzata in due conche, originate da una vecchia attività estrattiva. Per tale motivo, oltre che per la presenza di molti alberi secolari, in questo giardino botanico la temperatura è più bassa, anche di 4 gradi, rispetto al clima cittadino.
La possibilità di godere di un po’ di fresco, di ammirare specie botaniche tipiche di climi più freddi e l’oggettiva bellezza di questo parco, lo rendono uno dei luoghi poco conosciuti di Barcellona da visitare assolutamente.
4. Cimitero di Montjuïc e Museo dei Carri Funebri
Questa meta, probabilmente non per tutti, è un must per chi apprezza l’anima più gotica e misteriosa di Barcellona, celebrata da scrittori come Carlos Ruiz Zafón. Il cimitero di Montjuïc, inaugurato nel 1883, si trova sul versante meridionale dell’omonima altura. Gode di una bella vista sul mare ed è un autentico scrigno di arte modernista e neogotica.
Le sue tombe storiche e i suoi solenni mausolei sono stati realizzati dai più illustri architetti dell’epoca per accogliere gli esponenti dell’alta borghesia catalana. In questo luogo, tra gli altri, riposa anche il pittore Joan Miró.
È possibile passeggiare da soli in questo splendido camposanto, riflettendo e godendo della pace, del mare, del verde e delle splendide architetture funebri, oppure partecipare a tour guidati in lingua catalana e spagnola.
Per chi visita il cimitero di sabato o domenica, è possibile accedere anche al Museo dei Carri Funebri. Si tratta di un’esposizione, più unica che rara, di 22 carri e vetture funebri d’epoca che, attraverso la storia funeraria di Barcellona, racconta uno spaccato molto particolare della vita cittadina tra il XIX e il XX secolo. Davvero da non perdere per gli amanti del genere.
5. Monastero di Pedralbes
Lasciandosi alle spalle il mare e risalendo la città verso nord, si può incontrare un luogo poco conosciuto ma davvero notevole: il Monastero Reale di Santa Maria di Pedralbes.
Fondato dalla regina Elisenda de Montcada nel 1326 e realizzato in puro stile gotico catalano, accoglieva un ordine di monache clarisse che vissero lì fino al 1983, anno in cui il monastero divenne proprietà demaniale e trasformato in museo.
L’impressione, entrando in questo luogo mistico, è di venire catapultati in epoca medioevale. Il grandioso e bellissimo chiostro, le varie sale nelle quali si ha la sensazione di assistere alla vita quotidiana delle monache di clausura, la chiesa dalle linee pulite: tutto concorre a rendere questa visita un’esperienza unica.
Degna di particolare nota è la tomba a due facce della fondatrice del monastero che, rimasta vedova, visse fino alla sua morte nello stesso: sulla parete della chiesa, giace la statua di Elisenda adornata da regina, mentre dalla parte del chiostro la defunta appare scolpita in una semplice veste monacale.
6. Recinto Modernista di Sant Pau
A poche centinaia di metri della Sagrada Familia, sorge un particolarissimo complesso in stile modernista, un tempo utilizzato come ospedale cittadino. Il Recinto Modernista di Sant Pau è formato da una trentina di padiglioni e da una costruzione principale, tutti coloratissimi e immersi nel verde.
L’idea del suo creatore, l’architetto Domènech i Montaner, fu quella di realizzare un ospedale concepito come una piccola città-giardino, nella quale i pazienti potevano sentirsi accolti in strutture gradevoli e realizzate in modo razionale. il risultato fu questo straordinario complesso, dichiarato nel 1997 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
L’ospedale venne più tardi trasferito in una struttura più moderna, così il Recinto Modernista è ora in parte un museo, con gli antichi padiglioni sanitari ricostruiti, mentre i restanti edifici sono stati trasformati in centro culturale e in sede di varie associazioni.
7. Bar Marsella
Terminiamo il nostro tour, che ci riporta verso il porto di Barcellona, visitando un locale molto particolare, il Bar Marsella. Questo locale, aperto nel 1820, viene considerato uno dei più antichi di Barcellona ancora in attività. Entrando nello stesso non si può che concordare, visto il suo aspetto un po’ fatiscente ma dall’atmosfera affascinante e retrò.
Il Bar Marsella è famoso per essere stato frequentato da personaggi del calibro di Hemingway, Picasso e Dalí attratti dal suo assenzio, il mitico liquore verde dall’aroma di anice, che qui viene tutt’oggi offerto agli avventori.
In questo locale aleggia lo spirito di una Barcellona ormai lontana, ma allo stesso tempo ancora ben presente nell’anima eterna dell’intrigante città catalana.
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