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Weekend ad Atene: corsa e sport sull’Acropoli
Il patrimonio storico, artistico e soprattutto archeologico di Atene è davvero notevole e può sembrare difficile scoprirlo tutto in pochi giorni. Con un po’ di organizzazione e pianificazione, è però possibile scoprire i luoghi più iconici della capitale greca, coniugandoli magari con le proprie passioni: ad esempio gli sportivi possono svolgere la propria attività preferita nel cuore della città, magari correndo nell’Acropoli, facendo parapendio oppure snorkeling nei pressi delle spiagge più vicine ad Atene.
La compagnia navale Grimaldi Lines permette di raggiungere la Grecia con navi tecnologiche, veloci e sicure, dove la comodità delle sistemazioni a bordo è la regola: in poltrona, con passaggio a ponte o in cabina, il comfort e i servizi non mancano, tra negozi, area fitness, aree ristoro e solarium.
Corsa nel cuore di Atene
Correre ad Atene ha un fascino indubbiamente particolare, in quanto si dice che proprio qui sia nata la maratona: si narra infatti che nel 490 a.C, l’ateniese Filippide raggiunse di corsa Sparta in appena 1 giorno e mezzo, per chiedere aiuto nella guerra contro i terribili persiani.
Il percorso più suggestivo per i corridori, amatoriali o esperti, è quello che si snoda proprio nel cuore di Atene, toccando lungo 10 km alcuni dei monumenti e dei siti storici più importanti della capitale greca.
Si parte dalla centralissima Piazza Syntagma dove, oltre al Palazzo del Parlamento, si trova la toccante orazione funebre pronunciata da Pericle per i caduti della guerra del Peloponneso del 431 a.C.
Salutando le guardie greche con le loro gonnelline fustanelle bianche e le scarpe con i pompon, si inizia a correre attraverso i Giardini Nazionali, la cui costruzione è stata espressamente voluta dalla regina Amalia nel 1839. Progettati da Friedrich Schimdt, i giardini rappresentano l’angolo bucolico più bello di Atene, con piante esotiche, agrumeti, cipressi e pini di Aleppo che fanno da cornice a viottoli lastricati, laghetti popolati da tartarughe e statue in marmo.
Correndo nei Giardini Nazionali si incontrano anche un piccolo Museo Botanico e il neoclassico Zappeion, un edificio semicircolare costruito in occasione dei Giochi Olimpici del 1870.
Proseguendo la corsa con ancora il profumo dei gelsomini nelle narici, si arriva allo stadio Panathinaiko: un vero corridore, anche quello più amatoriale, non potrà esimersi dal percorrere qualche passo lungo la pista di atletica, come se fosse un novello Leonida di Rodi. Costui è stato uno degli atleti più apprezzati dei giochi Panatenaici che si svolgevano proprio ad Atene nel IV a.C.: oggi lo stadio è in marmo bianco, ma in origine era in legno e vi si svolgevano anche le lotte tra gladiatori.
Proseguendo lungo l’Archimidous e superando il cimitero cittadino, si arriva al sito archeologico Olimpeion, dove ci si ritrova a correre al cospetto del Tempio di Zeus, con l’Acropoli ben visibile sullo sfondo. Il tempio risale al IV a.C., anche se a completarlo fu l’imperatore Adriano nel 132 d.C.: in origine era imponente, costruito in candido marmo pentelico con ben 104 colonne (di cui restano solo 15) e, all’interno, ospitava una statua di Zeus in avorio e oro andata perduta.
Non lontano dal tempio si può scorgere l’Arco di Hadrian, che un tempo divideva la nuova città voluta dall’omonimo imperatore romano dalla vecchia (la cosiddetta città di Teseo).
Dalla Collina delle Muse all’Acropoli
Oltrepassando la Porta di Atene e correndo lungo l’area pedonale di Dionysion Areopagiton, il runner ha due alternative: raggiungere l’Acropoli oppure allungare il percorso per deviare verso la Collina di Filopappo o delle Muse. La seconda opzione si fa apprezzare per i sentieri che si snodano sotto le falde dei pini marittimi e per i panorami che abbracciano tutta Atene e il Golfo Saronico.
Scendendo dalla Collina di Filopappo, dopo aver dato un’occhaitra al monumento a Filopappo e alla prigione del grande filosofo classico Socrate, si può correre alla volta dell’Acropoli. Questo sito dichiarato Patrimonio dell’UNESCO racchiude la memoria della grandezza di Atene nel periodo classico, con le vestigia del Partenone, voluto nel V a.C. da Pericle, visibili distintamente da tutta la città.
Ci si ritrova a correre costeggiando le cariatidi dell’Eretteo e i resti del tempio di Atena Nike, dell’Odeon di Erode Attico e del teatro: una volta terminata l’attività sportiva, conviene tornare all’Acropoli anche per visitare il museo omonimo e concedersi una cena ristoratrice con vista spettacolare sulle vestigia dell’antica Atene.
La corsa termina ai Giardini Nazionali, passando per il Monumento Coregico commissionato dal corego Lisicrate, per esporre il tripode da lui vinto nel 335 a.C. circa.
Altri sport vista mare da fare ad Atene
La corsa non è l’unica attività sportiva da svolgere ad Atene, in quanto la città, dal punto di vista naturalistico, offre una serie di opportunità da non perdere.
Ad esempio, il modo migliore per godere della vista più bella della capitale greca e del Mar Egeo è armarsi di coraggio e sorvolarla con il parapendio: i punti di lancio migliori si trovano a Kopaida e a Megara, distanti appena 40 km da Atene. Se si è arrivati in Grecia con un traghetto Grimaldi Lines, imbarcando un camper e approfittando così degli sconti legati alla promozione “Camper & Meals”, è più facile muoversi in autonomia per esplorare i dintorni di Atene.
A Capo Sounio, una delle località più suggestive e leggendarie di tutta la Grecia, si può invece praticare coasteering, un’attività sportiva che coniuga nuoto, arrampicata e tuffi. Non c’è luogo migliore per cimentarsi in questa emozionante esperienza perché su questo promontorio a meno di 70 km da Atene, si trova il Tempio di Poseidone, che dal 600 a.C. guarda il Mar Egeo.
È possibile costeggiare Capo Sounio anche in kayak, sostando qualche tempo ai piedi delle scogliere, con il profilo del tempio che si fa ancora più spettacolare al calare del sole. A suggestionare ancora di più lo sportivo è poi la leggenda di Egeo, il padre di Teseo che, credendo fallita la missione del figlio partito in cerca del Minotauro, si tolse la vita gettandosi proprio dalle scogliere di Capo Sounio, dando così il nome a questo mare.
Lungo la Riviera di Atene, così come a Maratona e nelle aree antistanti il Golfo di Corinto, non mancano le spiagge e le calette dove godersi qualche ora di relax, tra bagni in un mare limpido e snorkeling. I luoghi migliori dove immergersi sono le spiagge di Schinias immersa in una incontaminata area naturale e quella di Varkiza, spesso tanto sferzata dai venti da essere perfetta anche per svolgere kitesurf e windsurf.
All’estremità dell’Attica, quasi alle falde di Capo Sounio, si trova la spiaggia di Pountazeza, con la disabitata isola di Makronissos sullo sfondo: ebbene facendo snorkeling nel mare che bagna questo angolo della Grecia, si ha la possibilità di scorgere i resti di una città del IV a.C., oggi completamente sommersa.
Dal porto del Pireo, situato a meno di 10 km dal centro di Atene, si possono infine raggiungere le isole Saroniche e in particolare la remota Spetses, raggiungibile in circa 1 oretta di navigazione. Qui, dove ad agosto va in scena il suggestivo Festival Anargyria, si trova uno dei più bei siti di immersioni della Grecia, la Grotta di Bekiris, dove il mare pullula di una vivacissima fauna marina.
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