Un mare di idee per il tuo viaggio
Foliage e natura in Sardegna
L’autunno porta con sè le prime giornate fredde, i camini accesi nelle case di campagne, il sapore delle prime castagne e il profumo inconfondibile di boschi, che in questa stagione dell’anno diventano una tavolozza di colori nelle mani di Madre Natura, con le querce, i larici, gli aceri e i castagni che si colorano di giallo, rosso, arancio e marrone.
La Sardegna in autunno rivela un volto diverso ma non meno affascinante: nell’entroterra di questa regione, in gran parte aspra e selvaggia, si celano scorci paesaggistici che in autunno prendono vita, incantando tutti coloro che scelgono di visitarla in questo periodo, scoprendo storia, folklore e foliage.
Alla scoperta del foliage in Barbagia con il trenino verde
Per ammirare il foliage più bello in Sardegna, si consiglia di dirigersi verso la regione montuosa della Barbagia e salire a bordo del “Barbagia Express”: è il modo migliore e più divertente, ideale per tutta la famiglia, per poter scoprire il cuore dell’isola. Il percorso rievoca il viaggio compiuto dallo scrittore britannico D.H.Lawrence nel 1921: definì questa locomotiva una “strana ferrovia”, tra curve tortuose, valli e colline.
Con questo mezzo è possibile godersi con tranquillità i paesaggi circostanti, dalle colorate Foreste di Uatzu al lago di Is Barrocus con il delizioso isolotto di San Sebastiano al centro, sul quale sorge l’omonima chiesetta. Intorno a questo bacino lacustre artificiale si ergono maestose le pareti rocciose di su Pizzu ‘e Nedda, meta dei più arditi appassionati di arrampicate.
Alcune fermate del “Barbagia Express” corrispondono a luoghi da visitare assolutamente, primo fra i quali il sito nuragico di Barumini, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Su Nuraxi si trova nella Valle del fiume Mannu e, risalendo al 1500 a.C. circa, rappresenta uno dei siti archeologici più antichi della Sardegna, forse un presidio militare o centro religioso.
Un’altra delle fermate del trenino è la Giara del Gesturi, un luogo ancestrale ricco di biodiversità dove la natura è incontaminata e i cavallini selvatici, chiamati giarini, pascolano e corrono liberi tra corbezzoli, querce e lecci a cui il foliage autunnale ha regalato calde tonalità aranciate.
Passando per Laconi si incontra poi la Foresta Funtanamela, tra i cui lecceti e macchia mediterranea si aggirano i cavalli del Sarcidano. Una visita al Parco Aymerich, famoso anche per i tartufi, si possono visitare il diroccato Castello di Laconi risalente al 1053, menhir e il “Menhir Museum” dove sono conservate anche antichissime carte da parati Dufour.
Il panorama più bello sulla Barbagia e le sue foreste si ha dal paesino di Aritzo, dove sopravvivono le prigioni spagnoli Bovida, oggi sede di un inquietante museo dedicato alle streghe sarde, chiamate bruxas. Molto interessante è anche il Museo delle Cassapanche Aritzesi, situato all’interno della Casa Devilla del ‘700: questi pregevoli contenitori sono fatti in legno di castagno, poi intagliato dagli artigiani del borgo. A ottobre a Aritzo si svolge l’imperdibile Sagra delle Castagna, occasione unica per degustare le caldarroste ascoltando il tradizionale coro Bachius Sulis.
L’evento “Autunno in Barbagia” è occasione del quale Grimaldi Lines sconta del 20% (eclusi diritti fissi, costi EU ETS e servizi di bordo) il costo del biglietto su determinate tratte (tratte Civitavecchia-Olbia, Livorno-Olbia, Civitavecchia-Porto Torres e Porto Torres-Barcellona). Si tratta di un’occasione in più per viaggiare in Sardegna fuori stagione, così da poter ammirare non solo il foliage del territorio, ma anche scoprire l’anima culturale, folkloristica, storica ed enogastronomica di uno dei territori sardi più affascinanti, la Barbagia appunto. Si tratta di una manifestazione che coinvolge molti borghi della zona, da Oliena a Dorgali fino a Mamoiada e Fonni, da settembre fino a metà dicembre.
L’autunno in Sardegna trova la sua esplosione di profumi e colori nella Foresta di Ortuabis, che si sviluppa lungo il placido fiume Su Fossu de is Cannonis: l’atmosfera in questo eremo naturale è cristallizzata, con il gorgoglio dell’acqua, le essenze del sottobosco che si librano nell’aria e il fruscio delle foglie dei lecci e dei lentischi. Esplorando a piedi la foresta si ha modo di scoprire anche tracce delle fornaci della calce, dove in passato venivano a lavorare i carbonai.
Dal Cammino Santu Jacu al vino Cannonau
Chi ama camminare, può intraprendere il facile Cammino Santu Jacu, partendo dal grazioso borgo di Noragugume nella piana di Ottana, a due passi dal mastodontico nuraghe Tolinu e dai menhir Pedra e’ Taleri risalente al periodo 3300-2500 a.C.
Si inizia camminando lungo un’antica strada romana nella Piana di Ottana, magari scorgendo qua e là qualche fuggevole gallina prataiola, fino ad arrivare a Bolotana, paesino famoso per la sua tradizionale arte tessile con modelli di telai orizzontali. Vale la pena fermarsi nel borgo per visitare la cinquecentesca chiesetta di Bachisio, costruita nel mezzo di un prato con i monti Marghine sullo sfondo.
Proseguendo l’escursione autunnale lungo la via della transumanza tra boschetti e colline, circoli megalitici risalenti a più di 5000 anni fa situati a 1100 m di altezza e carbonaie abbandonate, si arriva a Villa Piercy. La dimora campestre, eretta alla fine dell’800 dall’ingegnere gallese Benjamin Piercy (al quale si deve la progettazione della linea ferroviaria sarda), è circondata dal Badde Salighes, spettacolare gioiello naturalistico.
Si tratta di una foresta fitta, dove ci si ritrova a camminare tra cedri, altissime sequoie, lecci secolari e un sottobosco fatto di muschio e felci. Qui si trova anche un delizioso giardino botanico realizzato dal Piercy: qui trovano spazio un maestoso abete di Spagna e un galleria formata da bossi.
Proseguendo l’escursione nella Piana di Santa Lucia, i turisti possono riposare nell’albero diffuso nato nel paese fantasma di Rebeccu: un’oscura leggenda avvolge questo luogo e narra della principessa Donoria che, cacciata dai cittadini del borgo che la reputavano una strega, lanciò la “maledizione delle trenta case” sul borgo, che infatti da allora non ha mai avuto più di 30 piccole abitazioni.
Non c’è occasione migliore di questa sosta per organizzare una passeggiata sotto le stelle alla volta del nuraghe Su Lumarzu e della Valle dei Nuraghi nella Piana di Cabu Abbas, tra crateri vulcanici ormai spenti.
Passando per il famoso sito archeologico di Sa Pedra Longa a Torralba, si termina l’escursione a Ittireddu, borgo situato non lontano dalla caldera del Monte Lisiri. Una sosta nel paese permette ai visitatori di scoprire luoghi come la Chiesa di San Giacomo costruita nel ‘200 in stile romanico sardo e il Museo Civico Archeologico ed Etnografico.
Prima di lasciare la Sardegna, non si può non omaggiare la stagione della vendemmia con un assaggio di Cannonau, vino rosso dal sentore di lampone e fragola da accompagnare con formaggi stagionati o il porceddu.
Le città simbolo di questa eccellenza vitivinicola sono Jerzu, con le colline ricoperte da vigneti dalle sfumature dorate e Oliena, bellissimo paesino situato ai piedi del Monte Corrasi dove, oltre all’artigianato locale come ricami ed eleganti gioielli in filigrana, si produce la varietà pregiata Nepente DOC, citato persino da Omero.
Con i traghetti Grimaldi Lines per la Sardegna, raggiungere l’isola è facile, comodo e sicuro, grazie a mezzi tecnologici, personale di bordo altamente qualificato, servizi eccellenti e un’attenzione massima alla sicurezza dei passeggeri.
Prenota online il tuo prossimo viaggio!






