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Sardegna da mangiare: tour gastronomico tra mare e tradizione
La Sardegna è conosciuta soprattutto per le sue bellezze naturali: mare cristallino, spiagge bianche con suggestive scogliere, clima sempre fresco e una vita notturna molto movimentata soprattutto in estate; eppure questa splendida regione non è solo questo.
Culla di miti e tradizioni, la Sardegna ha una cucina ricchissima di sapori genuini, semplici ma decisi che si è consolidata grazie ai prodotti legati alla terra e al mare. Una cultura enogastronomica in grado di stupire i visitatori che cercano prelibatezze ancora poco conosciute nella stessa penisola.
Per questo l’enogastronomia sarda è un’esperienza che bisogna vivere almeno una volta, iniziando dalla pasta e dal pane fresco e secco, passando ai secondi come l’agnello e il maialetto arrosto fino alla pecora bollita, i formaggi pecorini e i numerosi dolcetti, come le ciambelle, i pabassini, i bianchini e gli amaretti. Non dimentichiamo la ricchezza dei vini, tra i quali spicca il Cagnulari e il Torbato di Alghero, il vermentino di Gallura e il famosissimo Cannonau del nuorese.
Un’avventura da vivere soprattutto in estate, approfittando dei numerosi eventi organizzati dalla regione nelle diverse località https://www.grimaldi-lines.com/it/arabax-music-festival/. Insomma, riuscite a immaginare qualcosa di meglio che un’isola meravigliosa dove trovare mare pulito, relax, divertimento e proposte culinarie esclusive?
I segreti della Sardegna: non solo mare, sole e tanto divertimento per tutti
Quando si atterra in Sardegna si viene catturati dai colori dell’isola, il mare chiarissimo digrada dolcemente verso le profondità assumendo tonalità variegate, la vegetazione è poco folta facendo apparire il territorio ancora più selvaggio e una brezza leggera ma costante rende la permanenza in spiaggia piacevole a qualsiasi ora https://www.grimaldi-lines.com/it/le-spiagge-piu-belle-della-sardegna/ Ma dopo che gli occhi si sono riempiti della bellezza naturale, la vera sorpresa risiede nella cultura enogastronomica, legata alla storia di questo popolo, alle dominazioni subite nel passato e nelle vicissitudini di un territorio così coriaceo e resiliente.
Basti analizzare i piatti tipici della tradizione per capire la personalità dei sardi: materia prima di qualità e prodotta solo a km 0, primi piatti lavorati a mano, carni bianche cucinate in modo semplice per esaltarne i sapori e la qualità dei formaggi che rispecchiano la lunga tradizione casearia dei vecchi contadini dell’isola.
Se state pensando a un tour gastronomico, vi suggeriamo di partire dalla costa, senza trascurare l’entroterra, dove troverete piatti che sapranno emozionare il vostro palato.
Cagliari: piatti di pesce e vino prelibato
Nel caso in cui la prima tappa della vostra vacanza fosse Cagliari, approfittate per fare scorta di pesce fresco, assaggiando le oziadas, anemoni di mare ben fritte da mangiare come antipasto, accompagnati dai molluschi, chiamati bocconi e infine dalla burrida, una portata tipica del cagliaritano che corrisponde al gattuccio di mare.
Tra i primi, invece, Cagliari propone la Fregula, una pasta tipica dell’isola che ha origini antichissime condita con i frutti di mare o con le arselle, oppure semplicemente in brodo. Non possiamo dimenticare la bottarga, ottimo accompagnamento per gli spaghetti e famosa in tutto il mondo per il suo sapore particolare. La bottarga si trova un po’ ovunque perché è uno dei prodotti di punta dell’isola, tanto da essere considerato l’oro del mare, ottenuto dalla lavorazione di uova di tonno e muggine.
E così si passa ai secondi più conosciuti, come il muggine, cucinato alla griglia o impanato, a “scabecciu” come dicono i locali, cioè ripassato nella semola, fritto e poi condito con olio, spezie e pomodorini. Ottime anche le anguille arrostite, servite generalmente con altre tipologie di pesce grigliato oppure come ripieno nella pasta, si tratta della Sa Panada, una deliziosa pasta tonda a forma di cesto farcita di questo pesce e verdure di stagione.
Se amate il pane, vi consigliamo di assaggiare il Mustazzeddu, conosciuto anche come Pratzira o Prazzida: una morbida focaccia preparata con farina di semola nata nell’area del Sulcis Iglesiente e farcita in modo variegato. Può essere consumata come accompagnamento alla cena o come pasto veloce se si è impegnati a visitare la città o ci si vuole trattenere in spiaggia tutta la giornata.
Tour nel cuore dell’isola: dolci a base di miele e specialità di carne
Lasciando la costa con il suo mare cristallino e le alte scogliere, l’entroterra offre altrettanti scorci meravigliosi e aree archeologiche degne di una visita. La Sardegna, infatti, offre diversi siti storici di grande interesse come i Nuraghe, segno della presenza dell’antica civiltà nuragica. Dopo una mattinata in spiaggia e una visita pomeridiana a qualche nuraghe, la serata è perfetta per una degustazione della cucina locale, complice la possibilità di spostarsi facilmente da una località all’altra con l’auto o il camper https://www.grimaldi-lines.com/it/sardegna-in-camper/
Nell’interland, infatti, è possibile trovare ristoranti che propongono menù di carne come il famoso maialino da latte cotto lentamente alla brace e meglio conosciuto come porceddu. Si tratta della portata più rinomata perché oltre a essere molto gustosa è anche particolare da vedere: un maialino cotto per intero aromatizzato con mirto e altre spezie, poi tagliato a fette e servito con patate al forno.
Anche l’agnello è molto buono, preparato alla griglia o al forno con carciofi o patate, un’alternativa alla carne di pecora, considerato un piatto tradizionale cucinato lentamente in umido per ammorbidirne la consistenza.
Tra le carni rosse, invece, ci sono tagli pregiati come lo scamone di bovino e il codino da abbinare a vino rosso locale come il Cannonau dal carattere deciso o il Carignano del Sulcis DOC, dal retrogusto lievemente fruttato. Per i più coraggiosi, infine, l’isola propone alcuni piatti a base di interiora come la trattalia, cucinata con la coratella di capretto o agnello e la cordedda, o cordula, ricavata dalle budella intrecciate di ovini, fritte e insaporite con sale, vino e spezie locali.
Un prodotto immancabile in Sardegna: il pane Carasau, pane Guttiau e tanti dessert
Su qualsiasi tavola imbandita sarda, non mancherà mai il pane locale nelle due varianti: il Carasau e il pane Guttiau. Il primo è sottilissimo e croccante, perfetto per spalmarci formaggio fresco o per accompagnare i pasti, perfetto per diventare pani frattau, una serie d strati di pane carasau farciti con uovo, sugo e formaggio. Il pane Guttiau, invece, è altrettanto sottile e croccante ma viene servito con sale e olio extravergine dopo essere stato ripassato sulla griglia.
Sappiamo bene che ogni pasto che si rispetti deve concludersi con un dessert e del buon digestivo; e la Sardegna è ricca di dolciumi tipici, come la famosa Seadas: una deliziosa piadina fritta ripiena di formaggio salato e ricoperta di miele, tutto rigorosamente prodotto sull’isola. Ottime anche le formaggelle, piccoli cesti di impasto a base di farina e acqua farciti con ricotta e miele, o le Pabassinas, biscotti ripieni di uvetta, noci e mandorle da consumare con un caffè a fine pranzo o per merenda.
Altri dessert sono le Tricche e i Gueffus, gustosa pasta di mandorle guarnita con fiori d’arancio dalle forme più variegate. Infine, nelle zone più rurali è possibile ancora assaggiare i culingionis de sambene dulche, dolcetti legati all’antica tradizione e cultura agropastorale ripieni di sanguinaccio.
La Sardegna è un’isola dai mille volti, adatta a famiglie, senior e comitive di giovani in cerca di bellezza, avventura e tradizione, si tratta di una destinazione che non delude mai e che si raggiunge facilmente in nave, grazie al servizio offerto da Grimaldi Lines https://www.grimaldi-lines.com/it/blog-traghetti-grimaldi-lines/ che ha navi all’avanguardia e dotate di ogni servizio, con offerte e sconti per i più giovani https://www.grimaldi-lines.com/it/offerte/offerta-young/ da sfruttare soprattutto in estate.
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