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La lunga Ruta de Pedra en Sec a Maiorca
Le isole Baleari rappresentano una meta molto frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo, che la scelgono per il mare straordinariamente cristallino, per la natura incontaminata e per il clima soleggiato presente praticamente tutto l’anno.
I viaggiatori più green che amano camminare su sentieri immersi nella vegetazione non possono che scegliere come meta delle loro vacanze primaverili l’isola di Maiorca. Qui infatti si trova uno dei percorsi da trekking più bello e antico di tutta Europa, la Ruta de Pedra en Sec, che si rivela in realtà un viaggio nella storia più antica e nelle tradizioni di un luogo che ha tutto per rimanere nel cuore di chi la visita.
Scoprire Maiorca attraverso la Ruta de Pedra en Sec
Un traghetto per le Baleari è la soluzione perfetta per chi vuole raggiungere Maiorca in modo sicuro e rapido: Trasmed e Grimaldi Lines mettono a disposizione dei passeggeri navi tecnologiche dove non mancano i comfort e l’intrattenimento per adulti e bambini, rendendo il viaggio piacevole e divertente per tutta la famiglia.
Maiorca è la più grande tra le isole delle Baleari e si presenta come un vero tesoro naturalistico, dove spiagge e verdeggianti montagne fanno da cornice a borghi incantevoli ricchi di storia, tradizioni e cultura.
Il modo migliore per conoscerla è senza dubbio percorrere la Ruta de Pedra en Sec, via certamente poco battuta dai turisti più comodi ed esigenti, ma senza dubbio più soddisfacente per tutti coloro che vogliono conoscere la vera anima di Maiorca.
Il cammino è chiamato anche GR221 in riferimento all’apparteneza alla rete sentieristica europea Gran Recorrido, comprendente i cammini principalmente francesi, italiani, olandesi, belgi e appunto spagnoli. Sono accomunati da una lunghezza superiore a 50 km e a una percorrenza di minimo due giorni.
La Ruta de Pedra en Sec attraversa, in circa 200 km e 8 tappe, gran parte della spettacolare catena montuosa della Sierra de Tramuntana, partendo da Port d’Andratx e arrivando a Port de Pollença. Si pensi che queste montagne hanno esercitato il loro innegabile fascino anche su artisti celebri come Camilo Josè Cela, Anglada Camaras e il compositore Chopin.
I sentieri sono in gran parte selciati, quasi totalmente lastricati con pietre e, anche per chi volesse spingersi fino a Cap de Formentor, uno dei luoghi più iconici di tutta Maiorca, dovrà farlo su strade più accidentate e non segnalate.
Per questo motivo, affrontare la Ruta de Pedra en Sec significa partire ben attrezzati ed equipaggiati, con abbigliamento e scarpe adatte a lunghe camminate: è in ogni caso importante sapere che la rete di rifugi di questo cammino è ampia e soddisfacente, offrendo riposo e ristoro a tutti gli escursionisti. Questi sono i luoghi perfetti per degustare le leccornie tipiche dell’isola, dalle frattaglie del frit mallorquì alla zuppa di riso e brodo arroz brut fino alle gustosissime lumache caragols.
La Ruta de Pedra en Sec rappresenta un viaggio nella storia e nelle tradizioni millenarie dell’isola maiorchina, tra pueblos di montagna con sbocchi sul mare, case della neve, scenografici terrazzamenti, carbonaie e soprattutto muretti a secco, semplici opere in muratura che hanno contribuito al riconoscimento della Sierra de Tramuntana come Patrimonio dell’UNESCO.
Il periodo migliore per intraprendere questo cammino è senza dubbio la primavera quando le piogge sono rare e il caldo comincia a caratterizzare le giornate senza però farsi insopportabile. In questa stagione poi la vegetazione appare ancora più rigogliosa, con la macchia mediterranea, il mirto, i pini marittimi, i mandorli, i lentischi e gli ulivi che mostrano il loro volto più bello e florido.
Il mare, che è una costante nella Ruta de Pedra en Sec osservandosi da ogni punto (in particolare dalla spettacolare vetta del Puig de Galileu) e sentendosi nell’aria salmastra, in primavera regala un refrigerio non indifferente ai camminatori.
Cosa vedere lungo la Ruta de Pedra en Sec
Lungo la Ruta de Pedra en Sec, tra antiche possessiones di origine romana, grotte dal grande valore geologico e celle dei trappisti che qui si trasferirono dopo la Rivoluzione Francese, si incontrano moltissimi graziosi villaggi, a partire da Escorca dove sorge il Monastero di Nostra Signora di LLuc, situato in cima a un altopiano a 400 m di altezza. L’edificio, costruito nel XIII secolo in un luogo considerato sacro, custodisce la statua della Moreneta, la Madonna nera che, secondo la leggenda, fu ritrovata da un pastorello nel 1250 in un boschetto.
C’è poi il paese di Sant Elm, il cui cuore più antico corrisponde proprio nel porticciolo La Palomera, dove pare sostò Giacomo d’Aragona nel 1229 prima di sferrare l’attacco finale agli arabi che occupavano l’isola. Dal porto si può salpare alla volta dell’isolotto selvaggio Dragonera, antico rifugio di pirati del calibro di Dragut e Barbarossa. La Dragonera è un gioiello naturalistico vergine, popolata da lucertole endemiche della specie sargantana e circondate da acque limpide parte di una riserva marina.
Da Sant Elm, passando per la Moleta de s’Esclop dalla cui cima si gode di una vista meravigliosa su tutta la Sierra de Tramuntana, si arriva al villaggio di Estellencs. Il borgo, chiuso al traffico, è un agglomerato di edifici medioevali e torri difensive erette per avvistare i corsari provenienti dal mare: due di queste sono la torre d’en Telm Alemany e il campanile della Chiesa di San Giovanni Battista. Chi decide di percorrere la Ruta de Pedra en Sec a maggio, sappia che il primo giorno del mese a Estellencs si svolge la Fira del Vi i del Formatge, dedicata al formaggio e ai vini locali.
Proseguendo alla volta di Banyalbufar si incontra la Torre des Verger, legata a racconti e suggestive leggende: si dice che un gruppo di soldati, negli anni 30, avvistarono una donna, di bianco vestita, gettarsi in mare proprio dalla torre; un altro racconto invece parla di avvistamenti di bambini spettrali nell’atto di attraversare le mura dell’edificio.
Arrivando a Banyalbufar, si resta colpiti dalla quantità di miradores presenti, terrazze panoramiche un tempo utilizzate per coltivare uva Malvasia. Da non perdere però anche la caletta di Port des Canonge, una baia incantevole circondata da grotte rocciose, perfetta per un tuffo nelle acque di Maiorca.
Il trekking lungo al Ruta de Pedra en Sec porta gli escursionisti ad ammirare uno dei tramonti più belli di Maiorca dal Mirador de Sa Foradada a Deià, un villaggio amato dagli artisti come lo scrittore britannico Graves, per poi raggiungere Valdemossa. Qui sembra che il tempo si sia fermato a epoche antiche, tra case in pietra color ocra, lavatoi pubblici ormai dimenticati e il convento Real Cartuja che, in passato, ha ospitato Chopin e l’amata George Sand.
A due passi da Valdemossa si trova infine Sòller, paesino noto per le sue architetture moderniste, figlie della scuola di Gaudì: da non perdere dunque il palazzo Can Prunera e soprattutto la Chiesa di San Bartolomeo che, con la sua facciata gotica, si affaccia sulla centrale Plazas de la Constitucion.
Per sperimentare di persona la Ruta de Pedra en Sec basta salire su un traghetto Trasmed, viaggiando nella più completa comodità.
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