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Sardegna: sagra dei legumi ad Albagiara
Ci sono molti tipi di viaggiatori: quelli più frugali che si impegnano a visitare più luoghi possibili in poco tempo e quelli che invece sono fautori di un turismo più lento, entrando in contatto con la popolazione locale attraverso feste che immergono totalmente nella cultura e nelle tradizioni locali.
La Sardegna, come ogni regione italiana, ogni anno anima le proprie città e borghi con eventi e sagre che attraggono migliaia di visitatori da tutta l’isola, ma anche dal resto d’Italia. Si tratta di feste legate a santi o a eventi storici oppure a specialità enogastronomiche come ad esempio la festa di Sant’Efisio a Cagliari, la scenografica Cavalcata Sarda a Sassari, la Sagra del Cous Cous nell’incantevole borgo di Carloforte e la Sagra dei Legumi nel paesino di Albagiara. Quest’ultimo evento anima il cuore della Marmilla, una regione storica della Sardegna dove peraltro si trova uno dei siti più famosi dell’isola, ossia il Su Nuraxi di Barumini.
La Sagra dei Legumi ad Albagiara
La prima cosa da fare per scoprire il borgo di Albagiara e vivere di prima persona la giovialità della sua Sagra dei Legumi, è salire a bordo di un traghetto per la Sardegna della compagnia Grimaldi Lines. Sia che si viaggi in poltrona, con passaggio a ponte oppure comodamente in cabina, la tratta si conferma sempre sicura e veloce, su imbarcazioni moderne ricche di ogni servizio utile a grandi e piccini, dai negozi duty-free ai numerosi punti ristoro, discoteche, solarium e piscina.
Arrivare in Sardegna in primavera è la scelta migliore per scoprire l’isola, in particolare l’entroterra, in un clima piacevole e non troppo caldo.
Ad Albagiara, un piccolissimo borgo della provincia di Oristano situata nell’Alta Marmilla, nei giorni 31 maggio e 1 giugno si svolge l’amatissima Sagra dei Legumi, un evento assai atteso che contribuisce ad arricchire la primavera dell’isola, grazie alla proficua collaborazione tra la Fondazione e la regione Sardegna, il Consorzio delle Due Giare, la Pro Loco e ovviamente il comune stesso di Albagiara.
La sagra ruota attorno a prodotti leguminosi che da sempre caratterizzano l’economia della Marmilla, rappresentando una fonte importantissima di sviluppo economico. La loro coltivazione si è diffusa a causa dei sempre più frequenti periodi di siccità e della forte mancanza di impianti di irrigazione: coltivare legumi non richiedeva molta acqua e così la loro produzione si è diffusa in tutta l’isola, soprattutto nella zona di Marmilla.
La sagra di Albagiara ha proprio la funzione di valorizzare queste eccellenze gastronomiche, diffondendo nello stesso tempo le tradizione del luogo facendole così conoscere in tutta l’isola e non solo.
Ad Albagiara la degustazione di fave, ceci, fagioli e lenticchie è alla base della festa di primavera, con piatti cucinati secondo la tradizione sarda e offerti ai visitatori negli stand installati in Via Cagliari, in Piazza Mazzini e in Piazza Mercato. Ovviamente accanto ai legumi non mancheranno altre tipicità sarde come formaggi, salumi, pane, olive e dolcetti di mandorle come i gueffus, i gateau e gli immancabili amaretti.
La sagra è inoltre estremamente immersiva e coinvolgente per i visitatori, grazie alle tante attività alle quali è possibile partecipare: sono infatti organizzate escursioni alla scoperta del vicino Parco della Giara (con raduno presso la Casa Museo di Albagiara e partenza da Casa Murru), tour a piedi alla scoperta del patrimonio artistico e storico del borgo, ma anche mostre ed esposizioni che ogni anno destano molto interesse e curiosità. Lo scorso anno, ad esempio, in occasione di questa festa sono state allestite mostre dedicate al centenario della radio, alla fauna e alla flora locali e soprattutto all’altopiano della Giara popolato da quei cavallini che hanno reso questo luogo tanto famoso quanto prezioso per la biodiversità.
Ad animare le strade del borgo sardo il 31 maggio e il 1 giugno ci saranno le musiche tradizionali dei sonos e dei cantos, ma anche gli spettacoli suggestivi messi in scena dagli artisti della compagnia Girogirando e soprattutto dei tamburinos provenienti dal borgo di Gavoi.
Anche l’artigianato ha un ruolo importante nella Sagra dei Legumi di Albagiara: si tratta principalmente di manufatti prodotti nella regione storica della Marmilla, in particolare tappeti, ceramiche e pregevoli manufatti lignei.
Cosa vedere ad Albagiara e dintorni
La Sagra dei Legumi di Albagiara è l’occasione perfetta per conoscere un angolo ancora poco conosciuto della Sardegna, ma non meno affascinante e interessante. Il borgo sorge proprio all’ombra dell’altopiano della Giara di Gesturi e il suo nome rimanda al sorgere del sole su questo promontorio dell’Alta Marmilla.
Albagiara, che conta poche centinaia di abitanti, sorge su un territorio popolato dall’uomo sin da epoche ancestrali, come è dimostrato dalla presenza in loco di moltissimi siti nuragici, a partire da quello di San Lussario: qui, tra la pianura e i monti, si trovano i resti di un villaggio nuragico composto da una torre centrale costruita in basalto, torrette angolari e capanne immerse nella folta vegetazione. Il sito però comprende vestigia anche di epoca romana, con tombe nelle quali sono state rinvenute ceramiche e corredi funerari.
A poco più di 18 km si trova poi il Su Nuraxe a Barumini, un sito dichiarato Patrimonio dell’UNESCO situato nella florida valle del fiume Mannu e risalente al 1500 a.C. Ci sono dubbi sull’effettiva destinazione di questo nuraghe, ma si tratta certamente del sito archeologico tra i più antichi di tutta la Sardegna.
Tornando al borgo di Albagiara, in occasione della Sagra dei Legumi si ha l’opportunità di visitare i suoi luoghi simbolo, a partire dalla Chiesa di San Sebastiano, eretta tra il ‘600 e il ‘700 su resti medioevali. All’interno sono conservati un’antichissima meridiana dipinta su una parete, un altare ligneo settecentesco e un’acquasantiera risalente al ‘600.
Il tour non può non passare anche per le chiese di San Pietro, edificio del ‘500 ricco di elementi architettonici tipici dello stile gotico sardo e di San Gavino, al cui interno sono conservati reperti archeologici di epoche nuragica e romana.
Poco fuori dal centro di Albagiara si trova invece una chiesetta campestre intitolata a Santa Barbara, ricostruita nel 1954 vicino a una fonte cinquecentesca, dopo essere stata abbandonata nel ‘400 in seguito a un’epidemia di peste.
Se si è arrivati in Sardegna imbarcando un minibus oppure un camper, approfittando dello sconto del 30% su alcuni servzi presenti a bordo nell’ambito della promozione “Camper & Meals” di Grimaldi Lines, si può facilmente raggiungere in piena autonomia il Parco della Giara. Si tratta di un luogo dove a dominare sono la natura, la pace e il silenzio, con i cavalli selvatici che si aggirano allo stato brado tra i corbezzoli, i lecci e i querceti di questo altopiano ricchissimo di biodiversità. È possibile poi avvistarli anche nei pressi degli stagni di Pauli Piccia e Pauli Maiori che peraltro, proprio durante la stagione primaverile, si colorano di romantici ranuncoli bianchi, i quali ricoprono la superficie di questi laghetti popolati da una tipologia antichissima di crostacei.
Molti sentieri dell’altopiano della Giara portano al Bosco Su Padenti, situato proprio vicino al paese di Albagiara: è un’altra meta perfetta per tutti coloro che vogliono rilassarsi all’ombra dei sughereti, delle roverelle e dei lecci.
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