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Grecia: Festival del vino in Drama, Nemea e Naoussa
La Grecia è un paese dai due volti: c’è quello turistico fatto di isole da sogno, spiagge idilliache e tanta movida soprattutto nel cuore dell’estate e poi c’è il volto più autentico della terra ellenica, legato alla sua storia millenaria e a tradizioni antichissime che hanno contribuito a plasmare una cultura affascinante e suggestiva. Il modo migliore per conoscere questo prezioso patrimonio culturale è senza dubbio partecipare a quegli eventi e quelle feste che animano centri più o meno noti della Grecia: tra queste certamente le feste del vino sono espressione dell’antichissima tradizione della vinificazione greca, narrata persino da Esiodo e Omero. A Drama, a Naoussa e Nemea si svolgono le celebrazioni più caratteristiche, in regioni vitivinicole più volte riconosciute anche a livello internazionale.
Viaggio dionisiaco in Grecia: la Festa del Vino a Drama
La compagnia marittima Grimaldi Lines mette a disposizione dei turisti una flotta di navi moderne, veloci e soprattutto sicure che, grazie ai servizi e ai comfort presenti quali punti ristoro, centri benessere, aree giochi, piscine e solarium, rende il viaggio una piacevole coccola in attesa di arrivare a destinazione. Partendo dai porti di Ancona o Brindisi si naviga alla volta di Corfù o di Igoumenista, per poi raggiungere le località dove si svolgono le Feste del Vino, a partire da Drama, una regione greca sita ai confini della Tracia e della Macedonia Orientale. Affermatasi nel corso degli anni come vera e propria meta dell’enoturismo greco, Drama ha da tempo sfruttato il terroir e le proprie tecniche di vinificazione per produrre eccellenze vitivinicole tra le più apprezzate di tutto il Paese e non solo, nonostante il suo clima particolarmente fresco che le è valso il soprannome di “Siberia della Grecia”.
L’Agiorgitiko, il Malagouzia e l’Assyrtiko sono solo alcuni dei vini protagonisti del Festival Dramignosia: è uno dei maggiori eventi che celebrano il vino, con tanto di degustazioni, incontri di divulgazione scientifica ed eventi musicali che rendono l’atmosfera frizzantina e allegra. Non manca poi la possibilità di fare una sorta di tour tra le maggiori cantine di Drama, dalla Wine Art Estate alla Pavlidis Estate fino alla Tenuta Manolsaki e a quella Costa Lazaridis: in questi santuari del vino i visitatori potranno apprendere di più sulle caratteristiche dei vari vini e le diverse tipologie di produzione, senza farsi mancare un sorso di queste eccellenze vitivinicole e qualche chiacchiera con gli stessi vignaioli.
Il momento clou della Festa del Vino a Drama è senza dubbio lo stappo della monumentale bottiglia nella piazzetta centrale della cittadina di Drama: 1000 lt di vino prodotto dalle uve del vigneto Dramine verranno distribuiti a tutti i partecipanti di questo evento, con le note suonate dalle incessanti percussioni che risuonano tra i vicoli acciottolati del borgo sito all’ombra del Monte Falakro.
Chiaramente la festa del vino non può non rappresentare anche l’occasione per scoprire questo angolo poco noto della Grecia continentale, circondato da piantagioni di tabacco e dalla splendida foresta secolare di Karantere dove gli alberi sono monumenti naturali che sfiorano i 60 m di altezza. Da non perdere la Grotta di Mara con le lunghe stalattiti che pendono dal soffitto, la foresta di Elatia punteggiata da abeti rossi, faggi e querce e la Gola di Pyrgos Petroussa, lunga ben 12 km e racchiusa tra alte pareti rocciose lambite dalla vegetazione.
Nemea e il “Sangue di Ercole”
In Grecia il vino è associato a Dionisio che secondo la leggenda è sceso dal Monte Olimpo per donare le proprie conoscenze agli uomini, insegnandogli così l’arte della vinificazione: indottrinò Oreste, il figlio di Clitennestra e Agamennone, ma anche l’intera cittadinanza di Nemea, alla quale donò la vite dell’Agiortiko. Quest’ultimo è uno dei vini più pregiati e apprezzati della Grecia ed è prodotto principalmente nella zona di Nemea, cittadina situata ai margini del Peloponneso definita dallo stesso Omero come Ampelòessa, che significa “colma di vini”. Oggi nell’area di Nemea sorgono ben 40 cantine e il vino protagonista è l’Agiortiko, il cui nome rimanda ai monaci del Monastero di San Giorgio, i quali furono i primi a cimentarsi nella coltivazione di questa vite. Il vino, dal colore rosso violaceo, è chiamato in Grecia anche “Sangue di Ercole”, in riferimento all’eroe mitologico che proprio nell’antica Nemea compì le leggendarie dodici fatiche, tra le quali la sconfitta di un feroce leone che spaventava la cittadinanza.
Per conoscere il vino Agiortiko, così come altre eccellenze come il Moschoflero e l’autoctono Malagouzia, non c’è occasione migliore che partecipare al settembrino Festival del Vino del Peloponneso: degustazioni e tour tra le cantine vitivinicole accompagnano il visitatore in un’incredibile esperienza sensoriale tutta da vivere.
Non si può ovviamente non cogliere l’occasione di visitare, tra un calice e l’altro, le bellezze dell’antica città di Nemea dove si svolgevano, ogni 2 anni, i Giochi Nemeani: si possono ancora oggi scorgere le vestigia del Tempio di Zeus, tra i più grandi dell’intero Peloponneso e, soprattutto dello stadio ellenistico che, all’epoca, poteva ospitare fino a 50.000 persone.
Non si dimentichi inoltre che Nemea si trova a due passi dalla celebre Corinto, la città legata alle lettere dell’Apostolo Paolo, alla Lega Achea e soprattutto il luogo dove si accese la ribellione contro gli invasori Romani.
Viaggio nella “Città del vino”: Naoussa
Raggiungere la Grecia per partecipare alle feste del vino locali è facile con le navi Grimaldi Lines: visitando il sito della compagnia marittima ( https://www.grimaldi-lines.com/it/destinazioni/traghetti-grecia/ ) è possibile acquistare i biglietti a tariffe contenute, con l’opportunità di approfittare di offerte speciali dedicate ad esempio agli over 60, ai minori di 12 anni e agli abitanti della Sicilia e della Sardegna. Con Grimaldi Lines si può viaggiare con i propri animali da compagnia e anche con l’automobile, un mezzo certamente utile per raggiungere quei luoghi meno turistici della Grecia come ad esempio Naoussa, località della Macedonia Centrale situata alle falde dei Monti Vermion. Naoussa è una cittadina nota soprattutto ai greci che la scelgono come meta per le vacanze invernali, vista la presenza delle piste da sci della stazione di Seli: l’intera area nel 1971 è stata dichiarata Regione di Origine Controllata dove, grazie alla particolare orografia, alle caratteristiche del terreno e al clima, si producono vini eccellenti come il Xinomavro, uno dei rossi più pregiati dell’intero panorama vitivinicolo greco che, al palato, svela note terrose, fruttate e perfino di cioccolato.
Naoussa, secondo la mitologia greca, è considerata addirittura la dimora dei vigneti del dio Dionisio e non stupisce che proprio qui a settembre si svolga un festival del vino che coinvolge i partecipanti con ogni sorta di evento: si organizzano infatti workshop con gli esperti del settore e gli enologi del posto, degustazioni di vini rossi e bianchi ed esibizioni artistiche e musicali di gruppi folkloristici che contribuiscono ad allietare le giornate.
Naoussa è certamente definita la “città del vino”, ma ha anche molto altro da offrire in termini di patrimonio storico-artistico: si pensi ad esempio al Castello del XV secolo di stampo veneziano, alla Chiesa di Agios Antonios che domina il lungomare con il suo colore bianco accecante e all’Acropoli Micenea risalente al 1200 a.C. che, dall’alto della collina Koukounaries, domina la sottostante Naoussa e l’omonima baia.
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